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Il conformismo, una malattia pericolosa

Conformismo: la condotta tipica del conformista, ovvero di chi accetta gli usi e le opinioni prevalenti di un determinato gruppo o periodo. Si adegua in modo servile e senza convinzione per i più svariati motivi: interesse economico, convenienza di carriera, timore dell’opinione altrui, o semplicemente perché "così fanno tutti".conformista milanofree ai

Possiamo affermare che il conformista è colui che di solito sta sempre dalla "parte giusta", che nella sua testa ha tutte le risposte molto chiare, che, da buon opportunista, si adegua e segue il gregge. La pecca peggiore del conformista è quella di non farsi domande, e non lo fa perché ha paura di destabilizzarsi. Quando trova sul suo cammino qualcuno che ha il coraggio di porsi delle domande, di chiedersi il perché, di ragionare con la propria testa, il conformista si scandalizza. Ecco allora che emerge la scomunica verso chi non la pensa come lui, l’ostilità: l’altro viene identificato come un nemico che, se insiste nelle sue opinioni, bisogna emarginare o zittire, in qualsiasi modo.

Di conformisti, a mio avviso, ne esistono di due tipi: il conformista “gregario” e il conformista “rampante”. Il primo è piuttosto innocuo, limitandosi a seguire il gregge, mentre il secondo è più aggressivo e battagliero. Il conformista fa anche riferimento ai “dizionari politicamente corretti” che pretendono di indottrinare e addormentare le menti. Il conformismo non è solo espressione dei regimi totalitari ma anche, nel nostro Occidente, si respira un'atmosfera di pensiero unico obbligato; e i giganti del web e i media – non tutti per fortuna – ne diventano i propagatori. Uniformarsi per quieto vivere o per viltà al conformismo è tradire la Verità, che è l'unica via che conduce alla libertà.

Voglio concludere l’articolo citando il testo della canzone di Giorgio Gaber, dal titolo, guarda caso, “Il Conformista”.

Io sono
un uomo nuovo
talmente nuovo che è da tempo che non sono neanche più fascista
sono sensibile e altruista
orientalista
ed in passato sono stato
un po' sessantottista
da un po' di tempo ambientalista
qualche anno fa nell'euforia mi son sentito
come un po' tutti socialista.


Io sono
un uomo nuovo
per carità lo dico in senso letterale sono progressista
al tempo stesso liberista
antirazzista
e sono molto buono
sono animalista
non sono più assistenzialista
ultimamente sono un po' controcorrente
son federalista. Il conformista
è uno che di solito sta sempre dalla parte giusta,
il conformista ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa
è un concentrato di opinioni
che tiene sotto il braccio due o tre quotidiani
e quando ha voglia di pensare pensa per sentito dire
forse da buon opportunista
si adegua senza farci caso e vive nel suo paradiso.


Il conformista
è un uomo a tutto tondo che si muove senza consistenza,
il conformista s'allena a scivolare dentro il mare della maggioranza
è un animale assai comune
che vive di parole da conversazione
di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori
il giorno esplode la sua festa
che è stare in pace con il mondo
e farsi largo galleggiando
il conformista
il conformista. Io sono
un uomo nuovo
e con le donne c'ho un rapporto straordinario sono femminista
son disponibile e ottimista
europeista
non alzo mai la voce
sono pacifista
ero marxista-leninista
e dopo un po' non so perché mi son trovato
cattocomunista. Il conformista
non ha capito bene che rimbalza meglio di un pallone
il conformista aerostato evoluto
che è gonfiato dall'informazione
è il risultato di una specie
che vola sempre a bassa quota in superficie
poi sfiora il mondo con un dito e si sente realizzato,
vive e questo già gli basta
e devo dire che oramai
somiglia molto a tutti noi
il conformista
il conformista. Io sono
un uomo nuovo
talmente nuovo che si vede a prima vista sono il nuovo conformista.

Le parole di questa canzone del grande Gaber evidenziano molto bene la figura di un conformista. Tuttavia, a questo punto la domanda bisogna porsela: io sono un conformista?

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