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Musica e Muse, la forza delle donne sul palcoscenico a Leno

Parole e note scelte ed assemblate con cura per raccontare la musica al femminile: nasce così “Musica e Muse”, il raffinato progetto ideato e realizzato da Marialaura Vanini per portare in scena un’originale raccolta di voci di donne che si fondono, brano dopo brano ed accordo dopo accordo, in un’unica espressione lirica e vocale.

Un modo nuovo di raccontare la voce femminile che si fa tenacemente spazio nel fluire del tempo.

L’evento patrocinato dal Comune di Leno si terrà sabato 25 novembre alle ore 21.00 presso il Teatro Oratorio S. Luigi in via Re Desiderio, con ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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L’evento nato nel 2018, ha alle spalle numerose repliche in diversi teatri di Brescia e provincia e vede la partecipazione della regista e performer Marialaura Vanini, della cantautrice e performer Greta Cominelli, della cantante e performer Anna Brontesi e della ballerina e narratrice in chiave rap Chiara Petrone.

Lo spettacolo racconta l’evoluzione della donna dalla fine dell’800 ad oggi, attraverso le voci femminili più importanti del panorama internazionale. Mina è l’esponente di spicco per la musica italiana assieme ai grandi nomi che spaziano dal blues al jazz, dal rock al pop.

Sul palcoscenico si alternano le quattro voci, diverse per timbro, influenza musicale e personalità interpretando alcuni dei più importanti brani che hanno scandito le varie epoche storiche, attraverso arrangiamenti nuovi e originali.

L’atmosfera diventa suggestiva grazie alla presenza della ballerina che coordinata con immagini, fotografie e video sullo sfondo, narra l'evolversi della storia.

La cornice della serata si completa con una band composta da batteria (Devis Tarolli), basso (Fabio Dattilo), tastiera (Daniele Piovani), chitarra (Oscar Conti), sax (Marco Orrù) e dall'operatrice video (Alice Luterotti).

La voce delle donne ci racconta le particolarità di questo spettacolo.

Nel live, proponete l’evoluzione dalla donna dall’800 ad oggi: è un viaggio a tappe verso la conquista dei diritti con dei brani che ne segnano il cammino o una fotografia della sua bellezza nel corso del tempo?

Il viaggio che proponiamo mette in luce da una parte l’evoluzione della musica e dei generi dagli anni Trenta ad oggi, sottolineando le mode e il pensiero nei decenni, ma soprattutto le difficoltà e la fatica delle donne nel farsi strada nel mondo musicale e discografico esattamente come in ogni altro campo professionale e nella vita quotidiana, spiega Greta in rappresentanza delle voci.

Chiara, la tua narrazione in chiave rap vuole dare un contributo musicale di arricchimento ai generi proposti o portare la sofferenza delle donne nel linguaggio del rap?

Penso entrambe le cose. Premettendo che nasco come ballerina, il ruolo di narratrice moderna, mi verrebbe da dire, è stato un approccio totalmente diverso dal mio lavoro abituale, una scoperta. È la figura di passaggio tra ogni epoca, colei che delinea ciò che ha caratterizzato ogni tappa di questo viaggio nella musica.

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Durante tutto lo spettacolo il filo conduttore è un baule che viene trasportato con fatica da un lato all'altro del palco, quasi come a scandire il passare del tempo. La mia figura è quella di portatrice del peso del baule, associato alla difficoltà della lotta che ha caratterizzato la nostra storia come donne.

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