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Il Santuario di San Camillo De Lellis a Milano: storia, architettura e info utili

Milano, tra le molte chiese vede la presenza di diversi Santuari, tra cui quello dedicato a San Camillo de Lellis, detto anche della Madonna della Salute. Un bellissimo santuario che vale la pena visitare, non solo come turisti, ma anche, se credenti, per chiedere l'intercessione di san Camillo e della Madonna della Salute. Detto questo, ora ve ne racconto la sua storia.

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Storia della chiesa di San Camillo de Lellis

Il Santuario si trova nell'omonima piazza all'angolo tra via Boscovich e via Lepetit, ed è affidato ai Chierici Regolari Ministri degli Infermi.

Nel 1594 giunsero a Milano i Camilliani accompagnati dallo stesso de Lellis, il quale decise di aprire in città una Casa, la terza, dell'Ordine da lui istituito a servizio dei malati all'Ospedale della Ca' Granda, sede dell'Ospedale Maggiore. Con l'arrivo in città della peste, i Camilliani si distinsero prestando la loro opera agli appestati, e dove vi morirono sedici religiosi. Passata la peste i Religiosi si stabilirono in via Cantarana di Porta Tosa, oggi divenuta via Durini, dove fu edificata la bella chiesa in stile barocco di Santa Maria della Sanità.

L'avvento della rivoluzione francese obbligò i Camilliani ad abbandonare la città, ritornandovi 97 anni dopo, dove presero definitiva dimora nella nuova casa di via Boscovich, che allora era periferia. Nel 1908 ebbe inizio la costruzione del Santuario in stile gotico fiorito, e nel 1912 fu solennemente inaugurato e consacrato nel 1937 dal cardinale Ildefonso Schuster. Una pergamena, a perenne ricordo, venne murata nella pietra insieme a una medaglia donata e benedetta da papa Leone XIII e un medaglione in bronzo con l'effige del cardinal Ferrari.

Chiesa di San Camillo de Lellis: architettura e info utili

Nella Piazza si trova, al suo centro, un bel monumento in bronzo di San Camillo de Lellis, di cui invito a leggere la storia di questo uomo, avventuriero e dissoluto, divenuto santo. La statua, alta due metri, è collocata su un elevato piedestallo, ed è rappresentato con il malato tra le braccia, mentre ai suoi piedi, su tre lati della base marmorea, si leggono delle scritte che fanno riferimenti all'attività milanese del Santo e dei suoi religiosi e dicono: " San Camillo De Lellis Patrono dei malati, ospedali e operatori sanitari".

La chiesa è in stile neogotico eclettico. La facciata è stata inaugurata nel febbraio del 1965 dall'Arcivescovo di Milano, Cardinale Giovanni Colombo. Al centro della facciata si staglia un'agile guglia a campanile alta m. 28,44. Spiccano nel loro candore il portale del pronao, cioè il portico anteriore, e i grandi finestroni a trifora con colonnine e rosoni in marmo botticino. Sei statue in marmo di Carrara sono poste sulle mensole esterne.

Sulla destra in basso possiamo notare la statua di San Camillo che srotola una pergamena con la scritta latina che dice " curate gli infermi"; sulla sinistra vi è quella di San Francesco d'Assisi, in ricordo della scelta del De Lellis di divenire francescano. Sullo sfondo appaiono statue di due santi della carità: San Giovanni di Dio e San Vincenzo de Paoli. Più in alto si trovano le statue di San Carlo Borromeo e San Pio X. All'interno del pronao troviamo altre quattro statue dedicate a: Madonna di Fatina, San Giuseppe, San Pietro e San Paolo.

La navata centrale è molto ampia, più strette le due laterali. A destra sorge l'altare dedicato alla Madonna del Carmelo, mentre di fronte vede San Giuda Taddeo. Nel centro vi è l'altare di San Camillo, alla sua sinistra quello del Sacro Cuore di Gesù. Da un'ampia apertura dell'abside centrale si scorge l'altare della Madonna della Salute, mentre al centro uno splendido rosone sempre della Madonna della Salute. Al centro del pavimento, in mosaico, si trova un grandioso stemma dell'Ordine Camilliano.

Riporto brevemente ciò che rimane da ammirare:

  • Il Presbiterio.
  • L'altare di San Camillo De Lellis.
  • Il Sacello della Madonna della Salute.
  • L'Abside delle Beatitudini.
  • L'artistica Via Crucis.
  • L'organo a canne del 1952.

Un santuario che merita sicuramente una visita, non solo per la bellezza artistica, ma anche per rivolgere al Santo dei malati, che dia una mano a fare tramontare l'era Covid. 

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