Riflettere sul tempo CONTEMPORANEO con l'arte CONTEMPORANEA: Michael E.Smith & Ian Cheng
Alla Triennale di Milano lo spazio espositivo diventa il luogo d'incontro di due giovani artisti americani. Per la prima volta in un istituzione italiana Michael E. Smith (Detroit, 1977) e Ian Cheng (Los Angeles, 1984) dialogano armoniosamente con opere che analizzano le tensioni del mondo contemporaneo.
Dal 5 marzo al 30 marzo 2014 sarà possibile, all'interno di una mostra, avere una quadro unitario di due visioni artistiche, tentando di capire l'approcio di Micheal E. Smith e Ian Cheng nei confronti della realtà. I confini, le logiche, i limiti e le infinite possibilità di analisi dello spazio e del tempo grazie all'uso di due diversi linguaggi tecnici ed espressivi.
La personale di Micheal E. Smith a cura di Simone Menegoi e Alexis Vaillant, in collaborazione con il CAPC - Musée d'Art Contemporain de Bordeaux, è stata creata appositamente per gli spazi della Triennale di Milano. In particolare se si pensa alla grande installazione, mai creata prima dall'artista di queste enormi dimensioni, composta tra l'altro con una saracinesca da garage.
Le origini di Smith emergono dalle sue opere e sono quelle di un America suburbana e provinciale, Detroit sua città natale ne rappresenta il punto focale.
E' da questo paesaggio deindustrializzato fatto di fabbriche in rovina e case abbandonate che nascono quelle ansie e preoccupazioni della nostra epoca caratteristiche della sua arte. Fatta di piccoli dipinti dalla materia lacerata, video che descrivono il deterioramento del paesaggio, gesti, animali rinchiusi e sculture.
Quest'ultime sono le protagoniste indiscusse della mostra, spesso di piccole dimesioni sono cariche di significati. Quello che stupisce è la cura di Smith nel lavoro di allestimento delle opere, nel disporle nello spazio quasi nascondendole, isolandole, lasciandole sole... Altro punto fondamentale, che l'artista di Detroit sottolinea, è il rapporto tra la luce naturale e l'illuminazione artificiale. Smith cerca, in ogni mostra, le condizioni ambientali e atmosferiche perfette per le sue creazioni.
Nella mostra di Ian Cheng a cura di Filipa Ramos, ci troviamo catapultati in una grande video installazione ambientale composta da una serie di simulazioni animate al computer. La partecipazione a quest'pera è totale, ci sentiamo coinvolti dalla vitalità che ne emerge ma allo stesso tempo siamo sconcertati da ciò che vediamo. La dimesione spazio-temporale creata da Cheng è nuova, improvvisa, è un flusso ininterrotto di relazioni tra corpi virtuali e reali e stati percettivi.
Grazie alla supervisione di Edoardo Bonaspetti curatore Arti Visive e Nuovi Media della Triennale di Milano, abbiamo l'occasione per metterci nuovamente alla prova. Questa mostra diventa l'occasione per approfondire le tematiche dell'arte contemporanea attraverso lo sguardo e il confronto di due giovani artisti emergenti.
Michael E. Smith e Ian Cheng
Fino al 20 marzo 2014
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