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UNICAmente MILANO: nel 2020 la moda parla di cibo a suon di musica

Tendenze, creatività e sostenibilità a portata di stand!
Milano Unica è tendenza, luogo di incontro, di contaminazioni.
Un vero e proprio crogiolo di innovazioni, trends, anticipazioni, stili e tutto ciò che può avere a che fare con l’immenso mondo che è quello della moda. E’ soprattutto un polo di riferimento di eccezionale valore per il settore tessile e accessori, un appuntamento semestrale esclusivo a cui partecipano i maggiori e più significativi produttori italiani ed europei, affiancati da qualche anno dai produttori degli Osservatori Giappone e Corea.
Come ogni anno e ad ogni stagione, non va dimenticato l’enorme importanza e rilievo dato al fattore “sostenibilità”. Difatti la manifestazione punta alla stimolazione di innovazioni creative in chiave sostenibile e valorizza le aziende e qualsiasi start-up che miri a questa evoluzione. Oltre alla stimolazione imprescindibile , figlia di questa proficua ed annale manifestazione, ogni evento è corredato dal Trend Book: la guida completa che anticipa le tendenze della stagione a venire, con le linee estetiche, materiche e cromatiche derivate dai temi presentati.
Imperdibile e di passaggio obbligato ed immediato è l’area Tendenze: ad ogni semestrale manifestazione rappresentata il luogo che funge da portavoce indiscusso e da incomparabile anticipatore di news e trends. Si è avanti quasi sempre di un anno e al 99 % le tendenze preannunciate, spaccano!
Se alla scorsa edizione tenutasi a luglio 2018, il tema previsto per il 2019 era l’incontro culturale fra le nazioni secondo le nozioni di tradizionalità tessili, know how locale, pattern e grafiche ricchi di colorazioni sapientemente rubati ai paesi presi in esame , questa stagione le previsioni in fatto di trends hanno tutta un’altra musica! details fashionIn effetti è proprio di musica che Milano Unica ha dettato note, appunti, storie e ha lanciato idee per farne una nuova ed appetitosa moda! Appetitosa , già. Altro aggettivo da tenere a mente per i trends previsti per la primavera/estate 2020. Music Menu è il titolo completo del macro tema modaiolo del prossimo anno. Un’unica macro tematica, suddivisa in tre corposi tre macro trend, frutto di un sinergico incontro tra cibo e musica. In un’era dove la cucina sta esplorando nuovi orizzonti ed oltrepassa inaspettati confini ecco che prende forma un perfetto dualismo tra cibo e musica. La musica, che da generazioni accompagna e fa da sfondo ad eventi, rivoluzioni e cambiamenti, anch’essa ha subito innovazioni, contaminazioni e rigenerazioni. Il rap incontra le socio culture araba e le sottoculture dal sapore etnico, le note tenoriche sposano le melodie del pop e dei testi moderni. Perché allora non far convergere le energie culinarie innovative con le spinte musicali dal sapore neo – gourmet
The Music Menu Theme propone tre piatti …ops.. tendenze, specifiche e ben mirate: CousCous Rap, Funky Tabbouleh e Bon bon Jazz. Ecco, qualcuno dirà “ Quindi l’anno prossimo magliette con le note musicali sopra e pantaloni al gusto di cous cous?”. Non proprio.
L’intento è quello di portare oltre i limiti la sperimentazione artistico-creativo della moda, “rubando” ai colori dei piatti gourmet ricchi di cous cous ai colori dei vestiti anni ’70 dei ballerini del Funk.
l rap, simbolo degli anni ‘80 e della cultura giovanile dell’epoca ma ritornato da poco in auge , incontra il cous cous, piatto principe della tradizione nordafricana. Lo Street Style colorato ed sprint dei rapper si contamina con i colori e i profumi del Maghreb puntando all’eccesso e all’oversize, nelle misure e nei dettagli.
from street copy
Nel secondo tema, il funky anni ‘70 si innamora creativamente del tabbouleh, che contraddistingue fortemente il medio oriente. Funky fa tanto Hippie, ma anche Donna Summer e Barry White. C’è l’immaginario jungle, il ritmo sensuale della disco Seventy, situazioni da club, toni squillanti e vivaci, tessuti impalpabili e leggeri. forme ondulate, morbide e sinuose, stampe 3D e fuori dalle righe , dettagli laccati e multicolori all’insegna dell’eccesso sensoriale.
Infine il jazz anni ‘50, patinato, lussuoso, frizzante ed elegante, trova la sua dolce metà nella pasticceria più raffinata e glam, fatta di bon bon, appunto come enuncia il titolo e sontuosi dolci glassati. I colori sono soffici, le texture sono molto creamy quasi “gelatose” e quasi sempre i toni sono pastello. I tessuti? Sempre impreziositi, sofisticati, i dettagli sono ricercati : si va dai bottoni gioiello, delle vere e proprie chicche, fiocchi, ricami e allacciature ricercate. hat fashion
Ciascun genere sposa il suo miglior e perfetto decennio. Ma non si tratta di un semplice accostamento e cibo e note musicale : la commissione va oltre e si supera, fino a porre un quesito artistico. E se questi stili novecenteschi si proiettassero nel futuro? Nei nostri duemila ad esempio. Il 2050, il 2070 o il 2080. Stili del passato si rievocano in chiave futuristica, intraprendono strade innovative abbracciando , nel viaggio spazio temporale, gusti e temi culinari e paesaggistici di paesi medio orientali o africani. I tre percorsi tematici tra musica e cibo si trovano descritti nel dettaglio all’interno del Trend Book, la dettagliata pubblicazione che Milano Unica offre ai suoi visitatori ad ogni edizione di Tendenze e che raccoglie gli spunti tematici, le suggestioni.
Come già anticipato, per la Commissione di Milano Unica, molto importante è la tematica della sostenibilità, affrontata ed approfondita in tutte le edizioni e secondo tutti i trend e i temi rappresentati negli anni. Rappresenta il filo conduttore della produttività artistica del settore moda. In tutte le proposte di Music Menu sono presenti fibre naturali e tessuti bio, materie prime provenienti da riciclo e una generale attenzione a una produzione rispettosa dell’ambiente.

Sebbene sia stata una grandiosa edizione quella da poco presenziata, va fatto un appunto, non per forza negativo. Milano Unica quest’anno si è fortemente distinta rispetto alle scorse edizioni per una forte, se non eccessiva, presenza dello stile maschile. Moltissimi, infatti, gli espositori tessili e degli accessori da uomo. Grande il numero degli stand che si occupavano esclusivamente del “Man’s style “.
Che sia la previsione di un futuro tutta “alla garçonne”? O si tratta semplicemente di un trend in espansione e di maggior riguardo per questa edizione? Staremo a vedere. In ogni caso, i trend allert per la prossima stagione 2020 si prospettano di forte impatto culturale e sicuramente cattureranno l’attenzione sia del pubblico maschile che di quello femminile. Insomma, stay tuned guys fashion addicted!

Angelica Rossi

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