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I disegni della collezione Sozzani al Museo Diocesano

Dal 24 gennaio 2014, il Museo Diocesano di Milano ospita una nuova sezione della sua collezione permanente. Si tratta della collezione Antonio Sozzani, costituita da 104 disegni.

L’acquisizione è avvenuta nel 2008 grazie al lascito testamentario di Antonio Sozzani (1910-2007), uomo influente nel mondo della finanza milanese, che gestì diversi importanti istituti di credito tra gli anni '60 e '70. Amante dell’arte e già collezionista di dipinti, il suo gusto venne guidato anche dall'amico e critico Giovanni Testori, che gli consigliò l’acquisizione di questi splendidi disegni. La predilezione per l’Ottocento francese è ben evidente sia nei dipinti raccolti che nella collezione donata al Museo.

I disegni che possiamo ammirare vanno dal XV al XX secolo, di artisti stranieri, sempre in predominanza francesi, e italiani. La parte più antica comprende Jacopo da Empoli, Luca Cambiaso, Matteo Rosselli, Bartolomeo Passarotti, Ludovico Carracci, Guercino, Elisabetta Sirani, Gian Lorenzo Bernini, Carlo Francesco Nuvolone, Francisco Goya, e altri ancora. Per lottocento francese Jacques Louis David, Jean-Auguste-Dominique Ingres, Camille Corot, Eugène Delacroix, Théodore Gericault, Gustave Courbet, Édouard Manet, Auguste Rodin, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Camille Pisarro, Paul Gauguin, Vincent van Gogh.

Troviamo anche capolavori del XX secolo di autori come Lucio Fontana, Jean Cocteau, Marcello Dudovich Jaques Lipchitz, Balthus, Toti Scialoja e Graham Sutherland.

Indice del gusto ricercato di Sozzani è la scelta del disegno: esso ha in sé quell'idea di perfezione che non tutti capiscono, e che è sicuramente desueto per una collezione. Come teorizzava anche Testori l’idea è che si collochi all'interno di un progetto artistico nel suo evolversi, è l’intuizione che contiene tutti gli sviluppi futuri del capolavoro. Interessante notare che le cornici sono state realizzate appositamente per ogni disegno, armonizzandosi nello stile.

Per l’allestimento è stato privilegiato il criterio di suddivisione per aree geografiche e non di tipo cronologico, data l’incredibile varietà di scuole interessate.

Un importante intervento di restauro ha restituito la piena leggibilità delle opere. E’ stato affidato a Lucia Tarantola per i disegni ed a Mariangela Sacchi per le cornici; diretto dal direttore del museo Paolo Biscottini, con la supervisione della Soprintendenza per i BSAE della Lombardia.

In occasione dell’inaugurazione si è tenuta una conferenza di presentazione della collezione e del catalogo, edito da Sassi e contenente saggi introduttivi alla storia e allo studio della raccolta. Per ogni disegno si  presenta la documentazione fotografica corredata di scheda scientifica che illustra la storia del pezzo e della sua acquisizione, informazioni stilistiche e notizie sullo stato di conservazione. In appendice sono altre sì spiegate le problematiche, e relative risoluzioni, riguardanti l’opera complessiva di restauro. La collezione è visitabile al Museo Diocesano, inaugurato nel 2001 dal cardinal Martini nel suggestivo complesso architettonico dei Chostri di Sant'Eustorgio. Possiede una collezione permanente formata da più di 700 opere databili tra i secoli IV e il XXI, anch'esse giunte sotto forma di lasciti testamentari, donazioni e depositi che rappresentano il gusto del collezionismo milanese nel tempo.

Museo Diocesano

Corso di Porta Ticinese 95, 20123 Milano

Orari: martedì - domenica ore 10.00 - 18.00 (biglietteria chiude ore 17.30). Lunedì chiuso

Biglietti : martedì € 4; tutti gli altri giorni intero € 8, ridotto € 5.

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