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Lo sguardo su Milano di Carlo Orsi in mostra a Palazzo Morando

Il profondo legame tra fotografia e Milano è il cuore pulsante della nuova mostra ospitata a Palazzo Morando, dedicata al grande fotografo Carlo Orsi (1941-2021).

Con la sua inseparabile Leica, Orsi ha immortalato le mille sfaccettature della città, narrandone lo sviluppo e i mutamenti nel corso di decenni. Attraverso uno sguardo poetico e realistico, che spazia dalla denuncia sociale alla moda, Orsi ha raccontato la trasformazione di Milano: da città operaia e polo d’immigrazione negli anni ’60, alla "Milano da bere" degli anni ’80, fino a diventare una metropoli internazionale nel XXI secolo.

La Mostra: uno sguardo sulla Milano di Carlo Orsi 🏙️

Curata da Giangiacomo Schiavi e Giorgio Terruzzi, la mostra vuole essere uno sguardo non solo sulla vasta produzione fotografica di Carlo Orsi, ma anche un racconto di come Milano, dagli anni ‘60 a oggi, sia cambiata, sia come struttura che come vocazione, e come sia diventata una città mondiale, una metropoli che attira turisti al pari di Roma, Firenze e Venezia, proprio per le sue mille sfaccettature, da quelle culturali ai grandi brand di Moda. La collaborazione con l’Archivio Carlo Orsi ci permette di osservare da vicino lo stile e l’evoluzione della sua fotografia, che comprende più ambiti d’azione e di ricerca personale e stilistica, attraverso circa centoquaranta fotografie del maestro.

Carlo Orsi: una vita dietro l’obiettivo 🎞️

Carlo Orsi nasce a Milano nel 1941 e cresce frequentando il fermento artistico di Brera e del celebre caffè Jamaica, luoghi che ispirano i suoi primi passi nel mondo della fotografia. I suoi esordi sono come fotoreporter per Il Corriere della Sera e come assistente del grande Ugo Mulas, mentre, dagli anni ‘60, inizia lavorare a servizi dall’Italia e dall’Estero sia per la stampa che per grandi brand di Moda. Dagli anni ‘70 fino alla morte, avvenuta a Bergamo nel 2021, alterna servizi per il settore Fashion e per la pubblicità a lavori, confluiti in libri fotografici, dedicati a Milano e ai suoi personaggi più celebri ma anche a ritratti di giornalisti, stilisti, cantanti, attori e sportivi. Dopo aver illustrato i lavori dell’artista Arnaldo Pomodoro, seguendolo nell’installazione di mostre e opere site-specific, nel 1997, insieme alla moglie Silvana Beretta e ad alcuni cari amici, come Emilio Tadini e Guido Vergani, fonda la rivista Città, con cui racconta, attraverso l’obiettivo fotografico, la Milano che cambia.

carlo orsi mostra2024

Carlo Orsi, Milano, 1965. Metropolitana in bianco e nero © Archivio Carlo Orsi

 

Miracoli a Milano: il titolo e il suo significato 🎥

Il titolo della mostra, "Miracoli a Milano", richiama il celebre film neorealista di Vittorio De Sica (1951), con la celebre scena delle scope volanti su Piazza Duomo, ma, dall’altro, questa scelta è dettata dalla volontà di rappresentare la trasformazione radicale di una città che, in sessant’anni, ha cambiato completamente sia il suo aspetto che la sua vocazione. I due poli di questo cambiamento sono due foto esposte in mostra: da un lato la scena dell’assalto al treno per Reggio Calabria in Stazione Centrale, del 1962, in cui una miriade di immigrati meridionali, giunti a Milano per lavoro nelle sue fabbriche, ai primi di agosto, cerca di trovare un posto per tornare nei paesi di origine per le ferie estive. Dall’altro, la raffigurazione dell’Albero della Vita all’interno dell’area di Rho-Pero che, nel 2015, ha ospitato l’Esposizione Internazionale, che è un simbolo del cambiamento della città, in quanto quella zona, in origine, era occupata da una raffineria che, una volta chiusa, ha visto i suoi spazi riqualificati, sottratti al degrado, e trasformati nella sede del più grande evento che Milano abbia mai visto e che ne ha definitivamente trasformato l’immagine a livello mondiale.

Le Quattro sezioni della mostra 📚

La mostra si articola in quattro sezioni tematiche, corrispondenti ai principali ambiti d’azione e ricerca stilistica di Carlo Orsi.

1. Milano: Dagli Anni ’60 al Post-Expo 🏙️

La sezione più rappresentativa, dedicata agli scatti che raccontano Milano, dal vigore operaio alla sua evoluzione cosmopolita. La prima è interamente dedicata agli scatti su Milano, che vanno, per l’appunto, dagli anni ‘60 al post-Expo. Le immagini su Milano vogliono essere non tanto una celebrazione della città, ma, più che altro, un racconto della sua quotidianità, vista in chiave realistica. Per usare le parole di Roberto Mutti, si potrebbe affermare che “la Milano di Carlo Orsi, come ha sempre fatto lui stesso, guarda il passato senza nostalgia e scruta il futuro con curiosità”. Ne nascono immagini iconiche, come la celebre Metropolitana in bianco e nero, del 1965, in cui un vigile urbano, nel suo, tipicamente milanese, aspetto di “ghisa”, attende il treno della neonata M1 alla fermata di Duomo, accanto a una famiglia popolare. Iconiche, però, sono anche altre fotografie, come quella che raffigura Salvatore Quasimodo al Jamaica oppure l’immagine dei Beatles sul palco del Vigorelli nel 1965. Tra le più recenti, oltre a quella raffigurante l’Albero della Vita, degna di nota è anche la raffigurazione, molto intima, di un nonno che accompagna la nipotina all’interno delle sale museali di Brera e si sofferma a osservare con lei la Predica di San Marco ad Alessandria di Giovanni Bellini: quest’opera, non a caso, si intitola L’iniziazione.04 carlo orsiCarlo Orsi, Milano, 2013. L’iniziazione. Pinacoteca di Brera © Archivio Carlo Orsi

2. Moda e Pubblicità ✨

Segue una parte dedicata agli scatti di Orsi per la Pubblicità e per la Moda, in cui dà molto spazio al nudo, ma trattandolo sempre come un soggetto autonomo, a sé stante, simbolo del suo stile anticonformista e irriverente, contro ogni moralismo. La fotografia di Moda, per Orsi, è un modo di promuovere un prodotto staccando, però, il modello/a da esso e conferendo, alla figura umana, un ruolo autonomo e marcatamente artistico ed estetico. Prova ne è la celebre immagine per Krizia, in cui una modella in primo piano si staglia sullo sfondo di una Torre Velasca colta di sotto in su: il soggetto si emancipa dal brand e configura l’immagine con un tocco artistico, palese omaggio al soggetto futurista della Città che sale di Antonio Sant’Elia.

3. Reportage e Denuncia Sociale 🌍

La terza sezione è dedicata ai grandi reportage per la stampa condotti da Orsi in giro per il Mondo. Qui, la sua fotografia è denuncia sociale, delle condizioni di miseria in cui versano i Paesi poveri, ma anche voler cogliere, con un tocco poetico, i momenti più intimi e, in generale, le piccole cose: questo è il senso delle foto che raffigurano il Bangladesh, la Bolivia o il Tibet, dove Orsi lavora accanto a medici, infermieri e volontari dell’associazione umanitaria Interplast. Proprio dalla campagna tibetana, arriva la foto più rappresentativa, raffigurante una dottoressa, probabilmente una chirurga, che sorride accanto a un bambino dal volto sfigurato da una cicatrice, il quale, a sua volta, nonostante il suo sguardo triste, cerca di sforzarsi di abbozzare un sorriso.

4. Ritratti di Celebrità 🎭

L’ultima parte è interamente dedicata ai ritratti delle celebrità, eseguiti dagli anni ‘80 al 2017, in cui la capacità di caratterizzazione del personaggio, da parte di Orsi, diventa suo marchio di fabbrica. Il ritratto, per lui, come nelle foto su Milano, non è celebrazione del personaggio, ma semplice volontà di raffigurarlo in un momento di svago. Non è pura posa e ufficialità, ma, casomai, momento buffo, a riprova del suo essere anticonformista. Sarebbe inutile, e controproducente, elencare tutti i grandi, perlopiù milanesi, ma non solo, da lui immortalati, ma basti sottolineare che il suo campo d’azione si estende dagli artisti agli attori teatrali e cinematografici, dai cantanti agli sportivi. E tutto ciò è uno sprone a visitare la mostra, per scoprire chi sono questi uomini e donne ma anche per compiere un viaggio, quasi immersivo, nei cambiamenti della nostra amata Milano degli ultimi sessant’anni.

Informazioni sulla Mostra 📍

  • Titolo: Miracoli a Milano. Carlo Orsi fotografo
  • Luogo: Palazzo Morando. Costume, Moda, Immagine, Via Sant’Andrea 6, Milano
  • Orari:
    • Lunedì chiuso
    • Martedì-Venerdì: 10.00-19.00
    • Sabato, Domenica e Festivi: 10.00-20.00
  • Biglietti:
    • Intero: €12,00
    • Ridotto: €10,00
  • Info: www.miracoliamilano.it