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Un altro sguardo: la Collezione Gemma De Angelis Testa in mostra a Villa Panza

un altro sguardo varese

A Varese, negli spazi di Villa e Collezione Panza, è da non perdere la mostra “Un altro sguardo. Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa”, con il progetto espositivo a cura di Gabriella Belli, Gemma De Angelis Testa e Marta Spanevello, visitabile fino al 12 ottobre.

La mostra, promossa dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, fa parte di un ciclo dedicato al collezionismo come chiave di lettura del presente e strumento di educazione culturale, con l’obiettivo di affiancare alla visione spirituale di Giuseppe Panza di Biumo – il collezionista ideatore della celebre raccolta permanente della Villa – nuovi modi di concepire la pratica del collezionare.

Gemma De Angelis Testa, fondatrice dell’Associazione ACACIA, ha portato a Varese una selezione di 39 opere dalla collezione privata iniziata insieme al marito, il celebre pubblicitario e artista Armando Testa, e poi proseguita dopo la sua scomparsa. La raccolta comprende lavori di Cy Twombly, Ai Weiwei, Cecily Brown, Marina Abramović, Andres Serrano, Shirin Neshat, William Kentridge, Bill Viola e molti altri.

La raccolta, come lei stessa afferma, «è frutto di un lungo cammino interiore, iniziato negli anni Novanta dopo la scomparsa di mio marito», in cui l’arte è diventata rifugio, strumento di indagine e dialogo con il mondo.


Il percorso della mostra

Il percorso espositivo, articolato in undici sezioni tematiche, affronta temi come l’identità femminile, la memoria, la censura, la migrazione e il sublime, comprendendo non solo opere dei già citati artisti tra i più noti degli ultimi decenni, ma anche lavori di Testa, tra cui il manifesto realizzato in occasione del referendum sul divorzio.

L’accostamento tra la collezione Panza e quella di Gemma Testa mira a creare un dialogo tra due sguardi diversi e complementari sull’arte contemporanea: da un lato, la ricerca introspettiva e spirituale di Panza; dall’altro, l’attenzione di Testa verso le dinamiche del presente, i diritti civili e la condizione dell’essere umano.

Tra i lavori selezionati, all’ingresso del primo piano della villa, si incontrano opere di Cy Twombly, Robert Rauschenberg e Mario Merz, che testimoniano l’inizio dell’attività di ricerca di Gemma Testa.

Il percorso prosegue con lavori di Francesco Lo Savio, Gianni Piacentino e Joseph Kosuth, artisti tra minimalismo e concettuale, che riflettono la sintonia della collezionista con le tendenze artistiche del tempo. Segue un momento di svolta nel suo percorso, in cui, affrancandosi dalle correnti consolidate, sceglie di seguire una visione personale, tra i lavori di Elizabeth Neel, Andreas Breunig, Cecily Brown, Anselm Reyle, Gregor Schneider e Oscar Murillo, che esplorano la pittura come linguaggio in sé, nelle sue molteplici declinazioni.

La narrazione continua con opere di Francesco Vezzoli e Vanessa Beecroft, concentrate sulla figura della donna-icona, e una selezione di artiste e artisti che riflettono sul concetto di identità di genere.

Scendendo al piano terra, nell’Ala dei Rustici, si incontra una selezione di video installazioni con due lavori di Sabrina Mezzaqui e tre opere di Adrian Paci dedicate al tema della patria.

Nella Scuderia Grande, si approfondisce il tema delle persecuzioni politiche, culturali o religiose e delle conseguenti diaspore, attraverso i lavori di Yan Pei-Ming, Ai Weiwei e William Kentridge, come veicoli di riflessione sui meccanismi di potere che condizionano identità e libertà di espressione.

Il percorso termina con i lavori di Grazia Toderi e Thomas Ruff, che si confrontano con il concetto di infinito e sublime, e con un’opera di Peter Fischli & David Weiss installata nel parco della villa.


Orari e biglietti

La mostra, che si sviluppa al primo piano della villa e nelle scuderie in una splendida fusione con le opere della collezione permanente, è aperta dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:15).

Il biglietto intero costa 15 euro, con riduzioni previste per studenti, famiglie e iscritti FAI.

L’evento gode del patrocinio di Regione Lombardia, in collaborazione con il Comune di Varese e con il sostegno di Ferrarelle, Pirelli e BRT.

Gemma De Angelis Testa, fondatrice dell’Associazione ACACIA, ha portato a Varese una selezione di 39 opere della collezione privata che ha cominciato insieme a suo marito, il celebre pubblicitario e artista Armando Testa e poi proseguita dopo la sua morte, con  lavori di Cy Twombly, Ai Weiwei, Cecily Brown, Marina Abramović, Andres Serrano, Shirin Neshat, William Kentridge, Bill Viola e molti altri.

La raccolta, come lei stessa dice «È frutto di un lungo cammino interiore, iniziato negli anni Novanta dopo la scomparsa di mio marito» dove l’arte si è fatta rifugio, strumento di indagine e dialogo con il mondo.

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