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Al Teatro Menotti in diretta streaming Mattatoio numero 5 testo di condanna contro tutte le guerre

mattatoio n.5 photo maria luiza fontana atelier produzioni1

Noi di Milanofree abbiamo assolutamente voluto provare l'esperienza del teatro in diretta streaming, così come è stato proposto dal Teatro Menotti che, rifiutando di arrendersi all'assenza del teatro a cui saremo condannati non si sa ancora quanto dall'emergenza Covid, ha cercato una nuova via per proporre gli spettacoli in programma per questa stagione. La via appunto della diretta streaming. 

Mattatoio numero 5 è solo uno, infatti, dei lavori che il Menotti proporrà in questa modalità, appoggiandosi alla piattaforma xarena (per le modalità di accesso consultare direttamente il sito del teatro). A tal proposito, prima di parlare dello spettacolo che ho visionato personalmente per i nostri lettori, due parole sull'esperienza.

Di certo per chi è abituato ad andare a teatro regolarmente, assistere a uno spettacolo in diretta streaming appare quantomeno atipico. Detto questo, si tratta senz'altro di un buon surrogato, in attesa (speriamo non troppo lunga) di tempi migliori. In particolare va sottolineata la cura che il Teatro Menotti ha posto nel garantire la massima qualità dell'esperienza. Per quello che posso dire, la diretta a cui ho assistito si è infatti svolta senza problemi, con audio e riprese di ottimo livello. Anche l'accesso alla piattaforma è semplice e intuitivo. E vale il prezzo del biglietto.

Il teatro vero, si sa è un'altra cosa. Mancano infatti, ed è inevitabile, le sensazioni fisiche connesse all'esperienza della fruizione di un'esperienza teatrale in presenza, ma forse è stata proprio la loro assenza a farmene sentire la mancanza. Mi spiego: vedere il teatro in streaming mi ha fatto crescere la voglia di rivedere quello tradizionale e se questo modo inusuale di proporre il teatro ha un merito è proprio quello di mantenere vivo il desiderio di tornare presto in sala.

Ciò che mi ha fatto salire la voglia di teatro, in particolare, è stato il momento degli applausi in cui gli attori, al termine dello spettacolo sono usciti sul palco e hanno solo potuto immaginare la reazione del pubblico. Quando si applaude ci si ritrova tutti assieme, si certifica la presenza di una comunità in sala in quel momento, in quella circostanza. Non sentire le persone che applaudono poco o tanto intorno a me mi ha fatto sentire solo (e penso che sia stato così anche per gli attori). Per questo molto bene al teatro in diretta streaming, ma solo come antipasto per il teatro in senso pieno che speriamo si possa tornare ad abitare quanto prima!

Ma adesso parliamo dello spettacolo. Mattatoio numero 5 con la regia di Emilio Russo autore anche dell'adattamento teatrale, si ispira al celebre libro di Kurt Vonnegut, considerato non a torto un manifesto pacifista, sebbene tale semplificazione non renda pienamente giustizia a un lavoro ricco di sfaccettature e carico di complessità.

Il cast composto da Jacopo Sobrini, Giuditta Costantini, Nicolas Errico e Chiara Tomei cerca di rendere tale complessità in una struttura drammaturgica che prevede l'alternanza di monologhi dei vari personaggi dell'opera, tutti a parlare di Billy Pilgrim, il vero protagonista della storia che ha avuto la sfortunata possibilità di assistere al bombardamento di Dresda il 13 febbraio del 1945, ma soprattutto di sopravvivervi per poterlo raccontare.

In un'intervista Vonnegut, parlando di tale episodio ebbe modo di sottolineare, col disincanto tipico che lo ha sempre contraddistinto, che il bombardamento alleato della città tedesca dal punto di vista militare è stato del tutto inutile (la guerra per la Germania ormai era perduta) ed ha provocato la morte di decine di migliaia di esseri umani a vantaggio di una sola persona. Quando l'intervistatore gli chiese chi fosse questa persona, Vonnegut rispose: Io, perché ho guadagnato tre dollari in diritti d'autore per ogni persona ammazzata.

Così è per lo stesso Billy Pilgrim diviso tra il racconto di quel massacro e le sue esperienze fantascientifiche di viaggi nel tempo (o forse sarebbe meglio dire fughe) che guarda con ironico e amaro distacco alle vicende di un universo che appare al di là di ogni possibilità di controllo o anche solo di attribuzione di senso da parte degli esseri umani. Tanto che forse, anche la guerra, atto tragico estremo di ogni civiltà di senso non ne ha. Ciò che solo ha significato per Vonnegut è l'esistenza, il presente, ciò che abbiamo qui e ora e che dobbiamo apprezzare al di là di ogni sterile speculazione metafisica. Perché, come recita il leit-motiv, presente costantemente nel corso dell'opera: Così va la vita.

Teatro Menotti

Via Ciro Menotti, 11 Milano

Mattatoio n.5

Dal 10 al 13 dicembre in diretta streaming accessibile tramite la piattaforma teatromenotti.xarena.it

Orario: 20.30

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