Amalia e basta
“Quello che ho voluto sottolineare è il valore dell’unicità della persona, che non è riducibile ad un solo ‘aggettivo’ “.
In una società dove etichettare tutto e tutti rappresenta l’unica vera certezza, Silvia Zoffoli pensa, produce e interpreta Amalia, voce e portavoce della propria posizione critica nei confronti del paradigma sociale moderno.
Amalia è sorda, sorda dalla nascita, ma questa sordità non rappresenta un vincolo quanto invece uno stimolo che porta la protagonista ad esplorare l’ambiente che la circonda e a confrontarsi sia con la realtà degli udenti che dei non udenti.
Il vero percorso della protagonista non si risolve però all’esterno, per così dire, trova invece pieno compimento in quanto percorso di conoscenza dei propri limiti, delle proprie qualità e di un’emotività sotterranea contesa tra forza e fragilità.
Per quello che concerne la sceneggiatura, Silvia Zoffoli ci spiega: «Ho voluto giocare su una messa in scena basata sui colori e sulla loro combinazione, sia per l’ambientazione del testo (un museo) e le passioni della protagonista (l’arte e la pittura), sia per dare un’idea visivo-simbolica di una realtà complessa com’è quella dei sordi »
“Amalia e basta” s’inserisce nella stagione del Teatro Sala Fontana come uno degli spettacoli partecipanti al Premio Sonia Bonacina 2014, volto a promuovere il lavoro delle donne all’interno del teatro e la drammaturgia al femminile.
Lo spettacolo debutta a Milano il 5 e 6 marzo, già vincitore di OFFerta Creativa 2014, ha ottenuto il 1° premio Monologhi al concorso Sipario Autori Italiani 2012, indetto dalla Fondazione Carlo Terron in collaborazione con la rivista Sipario, il 1°premio Testo Teatrale” InediTO Colline di Torino”2012 e il 2° premio al concorso di drammaturgia “Teatro e disabilità”2011.
Teatro sala Fontana,
Via G.A.Boltraffio, 21
il 5 e 6 marzo h.20,30
Biglietti
Intero - € 18,00
Ridotto - € 14,00 (Studenti universitari / convenzionati)
Ridotto - € 9,00 (Under 14 / over sessantacinque)
Gruppi scuola - € 9,00