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Biglietti da Camere Separate: recensione dello spettacolo

  • Ilaria Senati

biglietti da camere separateAdriatico in “corsia di sorpasso” al teatro Litta di Milano

Giovedì 28 febbraio, ore 21.00. La sala La Cavallerizza del Teatro Litta di Milano si apre davanti agli spettatori, meglio li avvolge, li ingloba.

All’ingresso i due protagonisti, Maurizio Patella e Mariano Arenella, ci consegnano un Biglietto; il mio, numero 23, lo leggerò solo alla fine della rappresentazione.

Da una delle due Camere il primo interprete ci travolge portandoci in medias res nel racconto. La voce calma, controllata contrasta vivamente con il contenuto delle sue parole che, subito, ci descrivono il drammatico “presente stato di questo sogno”.

Leo, scrittore omosessuale, si trova a fronteggiare la morte di Thomas, amico, amante, compagno di Camere Separate.

Il grande male che affligge gli anni Ottanta, l’AIDS, si porta via questo ragazzo nel fiore degli anni lasciando Leo nudo, nella sua umanità, esposto alla vita, alle sue crudeltà e alla malattia stessa.

Prima la percezione della bellezza e dell’amore, poi della morte e della malattia sono congiunte in frammenti contigui, disorientando gli spettatori e trasportandoli in una danza vorticosa sulle note di Massimo Zamboni, con il proprio battito cardiaco cadenzato dalle parole di Angela Baraldi.

Leo, grazie a Thomas, affronta la forza del sentimento: l’amore, la morte, la solitudine. Lo scrittore cresce davanti ai nostri occhi prendendo coscienza di sé e dell’altro, per poi schiantarsi negli abissi dell’animo umano esperendo rabbia, odio, paura e finalmente sollievo in un percorso di annichilimento che Tondelli descrive con disincanto, come se verbalizzare il sentimento, in tutta la sua aggressiva prepotenza, aiutasse ad alleggerirne la percezione.

Sul corridoio tra le Camere ascoltiamo i grandi temi sociali stesi come “panni” a prender aria: i diritti delle coppie di fatto, il ruolo della famiglia, la fedeltà, il ruolo sociale dello scrittore, la solitudine dell’uomo, la paura della malattia, il desiderio di fuga.

Gli attori ci guardano impassibili. Commossi da questo sguardo vuoto attraverso cui ci viene svelato l’intricato mondo emozionale di Leo, di Thomas, dell’autore stesso, gli spettatori sono trasportati nelle due Camere. Nudi, siamo nudi tutti noi che ascoltiamo un Tondelli sfacciato e irruento, siamo nudi forse più degli attori stessi.

Dopo poco più di un’ora un applauso intenso e sincero circonda gli attori a tributo dell’intensa interpretazione e dello splendido lavoro del regista, Andrea Adriatico, che sceglie coraggiosamente una rappresentazione veritiera e incensurata del Tondelli degli ultimi anni.

Biglietti da Camere Separate di Andrea Adriatico è una rappresentazione forte, forte come il testo di Tondelli, forte come l’efficace interpretazione dei suoi protagonisti, forte come sono forti i sentimenti umani.

Maurizio Patella e Mariano Arenella vengono applauditi a lungo, in un lungo applauso catartico che restituisce ai presenti il possesso della propria dimensione.

“Le volte che mi sei mancato…oh, non per la lontananza, ma proprio per la diversità del sentire, le volte che mi sei mancato sono esattamente questi minuti di attesa e di angoscia e di terribile lucidità aspettando un treno a Santa Maria Novella alle due e trentacinque del mattino. Ma le volte che mi sei mancato, oh, non per la lontananza, ma per quella diversità dello sguardo sono i miei occhi che tesi non vedono quasi più.”

Pier Vittorio Tondelli, Biglietti agli amici, biglietto n. 23

BIGLIETTI DA CAMERE SEPARATE

UNO SGUARDO DI ANDREA ADRIATICO SU PIER VITTORIO TONDELLI

Teatro Litta, Milano

ORARIO Dal 28/02 al 10/03

martedì-sabato ore 21.00; domenica ore 17.00

PREZZI € 13 / 9

BIGLIETTERIA informazioni e prenotazioni (da lunedì a sabato dalle 14.30 alle 19.30): tel 02 86 45 45 45  email: promozione@teatrolitta.it ritiro e acquisto biglietti (da lunedì a sabato dalle 18:00 alle 20:00): Corso Magenta 24

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