Teatro Fontana, Requiem for Pinocchio: la storia del burattino offre spunti di riflessione
C’era una volta un pezzo di legno. E dico c’era perchè adesso non c’è più.
E’ così che lo spettacolo Requiem for Pinocchio - la scoperta dell’esistenza, in scena il 18 e il 19 ottobre alle 20.30 al Teatro Fontana di Milano, si apre a una riflessione trasgressiva, ironica e brillante sulla storia di Pinocchio.
Un solo attore sul palcoscenico nei panni di un pinocchio ormai cresciuto che, davanti a un giudice invisibile, chiede di voler tornare ad essere un burattino, essendosi reso conto degli inconvenienti della vita.
La sua udienza, è solo il punto di partenza per una confessione, sviluppata a mo' di flusso di coscienza, in cui il protagonista, a una velocità che fa perdere il senso dell’orientamento, apre squarci di ironia e sarcasmo sul binario lineare della storia di Pinocchio rivelandone le mille sfaccettature in un continuo andirivieni di tonalità, atmosfere e colori che trasformano le vibrazioni dell’aria circostante con la rapidità innaturale dello zapping televisivo.
Tutto col solo ausilio della musica e una scenografia composta da un semplice tavolo di legno e un microfono a lato.
L’attore infatti, in maniera estremamente versatile, mette il suo corpo e la sua voce a servizio della forza centrifuga di questo testo e, con uno stile pop urbano, riesce a catturarci e coinvolgerci, senza rinunciare a trovate creative ed esilaranti, permettendoci di seguire il filo ingarbugliato della storia e trasportandoci in una dimensione alienante che, con un sorriso amaro, non possiamo fare a meno di riconoscere, fino ad ammettere a noi stessi che questo pinocchio siamo tutti noi, è il percorso della vita.
La storia del burattino viene quindi usata come un pretesto da Simone Petronelli, protagonista e regista dello spettacolo, per intavolare un discorso ricco di stimoli, spunti di riflessione e critica mai banale, sarcastica e impertinente sulla condizione esistenziale dell’uomo contemporaneo soffermandosi su tematiche come la precarietà del lavoro, la mercificazione del tempo, il consumismo e la meschinità che anestetizzano i sogni.
Lo spettacolo, vincitore del premio anteprima 2012, è solo uno dei quattro appuntamenti previsti dal progetto ITACA - Teatro A Comunicazione Avanzata- una rassegna che, per l’intero mese di ottobre, vede protagoniste altre tre giovani compagnie con drammaturgie originali e attuali:
Il 20 e il 21 The hard way to understand each other affronta il tema della solitudine e dell’incomprensione, mettendo in scena i mondi interiori dei suoi cinque protagonisti.
Il 25 e il 26 Fiammetta Perugi, in collaborazione con il Laboratorio 121 dell’accademia Paolo Grassi, dirige Muratori, rappresentazione in bilico tra onirico e reale, delle nostre imperfezioni e crisi interiori stimolate da aspettative e speranze irraggiungibili.
Per ultimo ma non meno in portante, il 27 e il 28 ottobre, va in scena Phoebuskartella, spettacolo dalle tinte grottesche e brechtiane che riflette sull’economia di ieri e oggi con una particolare attenzione alla crisi dei valori che ha comportato.
Quattro produzioni quindi, in cui lo spazio del teatro si apre a nuove visioni, offrendo ad artisti emergenti nuove possibilità di sviluppo e d’espressione con cui comunicare il loro punto di vista sul mondo e sul teatro, dialogando con la città e i suoi molteplici spettatori.
Martina Alessia Parri
Teatro Fontana
Via Boltraffio 21
In scena 18 e 19 ottobre
Orari spettacoli progetto ITACA: 20.30
Prezzo: 10 euro
Per info e prenotazioni tel. 0269015733
Fotografia di Guido Mencari | www.gmencari.com