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Un'Altra Ultima Cena allo Spazio Tertulliano

  • Roberto Sfondrini

Der Führer Schenkt den Juden eine Stadt (Il Führer dona una città agli ebrei), questo è il titolo del film propaganda che i tedeschi girarono con la regia del noto regista tedesco, decorato con la croce di ferro durante la prima guerra mondiale, Kurt Gerron, che sfortunatamente, pur essendo un personaggio famoso in Germania, era di origine ebrea.

Terezìn, o come fu tradotta in tedesco Theresienstadt, è una città ghetto a nord di Praga, creata dai nazisti, per rinchiudere “ebrei speciali” come eroi di guerra, artisti, noti scienziati e comunque personaggi famosi al tempo del terzo Reich; la città è l’illusione folle che vuole mostrare al mondo un luogo sereno e benigno.

Gli ebrei rinchiusi nel campo di Theresienstadt, nonostante la costante minaccia della deportazione, ebbero una notevole vita culturale. Vi era a disposizione una ricca biblioteca e, scrittori, professori, musicisti e attori tennero conferenze, concerti e spettacoli teatrali; gli stessi per quanto possibile si adoperarono perché tutti i bambini deportati potessero continuare il loro percorso educativo.

Malgrado ciò le condizioni di vita nel ghetto erano oltre i limiti di sopportazione umana, infatti, passarono a Terezìn circa 150.000 persone che, fra deportazioni ai campi di Auschwitz e Treblinka e morte direttamente nel ghetto, contarono alla fine del conflitto circa 25.000 superstiti.

Un'Altra Ultima Cena di Alessandro Mauri ci trasporta nel crudele inganno di Terezìn che, mentre fuori si consumano crimini contro l’umanità, deve a tutti costi continuare a mantenere l’immagine di un clima sereno e felice, questo al solo e unico scopo di restare vivi …. sopravvivere!

Lo spettacolo ci conduce alla riflessione di quanto la realtà, spesso purtroppo manipolata, ci aiuti a vivere nell’inganno della felicità; un inganno che ci accompagna nella quotidianità e ci fa credere di trovare la strada per essere al sicuro.

Alessio Contini, Chiara Merzetta e Mirko Lanfredini, con una buona recitazione ed una buona regia di Francesco Colosimo, ci mostrano la finzione forzata ma necessaria, che caratterizza Un'Altra Ultima Cena, trasmettendo in modo profondo le paure e le angosce di ciò che li circonda dietro la maschera delle apparenze.

Un complimento speciale per l’interpretazione all’attore del Kapò nazista, il quale ha saputo conferire al personaggio una forte intensità.

Mi è capitato in passato di assistere a un altro lavoro svolto sul ghetto di Terezìn e posso dire che Un'Altra Ultima Cena, prodotto dalla Compagnia Respira Forte e Cabriole, ci spinge una volta di più a fare una riflessione su ciò che nella vita non è mai scontato.

Consiglio vivamente lo spettacolo che purtroppo resterà in scena solo questo sabato e questa domenica, tempo troppo breve per una rappresentazione così intensa.

Teatro Spazio Avirex Tertulliano

Via Tertulliano, 70 Milano

Dal 12 al 14 gennaio

Orari: Venerdì e Sabato ore 21.00- domenica ore 16.30

Prezzi: Intero 16 euro/ over60 11 euro /under26 10 euro- Biglietti disponibili su vivaticket.it

Info e prenotazioni: tel. 0249472369 o 3206874363

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