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Masha e Orso: la vera storia

  • Rossella Laria

masha e orso

"Masha e l'Orso" è diventato il duo più amato nel mondo dei cartoni animati, superando perfino l'iconica Peppa Pig nelle classifiche dei preferiti dei bambini - una notizia che potrebbe sollevare qualche genitore poco amante della famigerata maialina.

La serie animata "Masha e l'Orso" è ambientata nel cuore di un bosco incantato, dove la piccola, vivace e irrequieta Masha trascorre le sue giornate creando situazioni problematiche per l'Orso, un personaggio tranquillo e pacifico. L'Orso, che ama la quiete, i giochi di scacchi, la lettura rilassata sulla poltrona e le gite di pesca, si ritrova spesso a gestire le bizzarre avventure scatenate dalla piccola Masha.

Ma qual è il segreto del successo di "Masha e l'Orso"? La risposta potrebbe risiedere nel fatto che molti bambini si identificano con l'energica Masha, mentre numerosi genitori potrebbero ritrovarsi nell'Orso paziente e premuroso, che si prende cura di lei mentre pensa con un pizzico di ironia a quel libro che forse non riuscirà mai a terminare.

LA STORIA ORIGINALE DI MASHA E L'ORSO

Una volta c'erano un nonno e una nonna che avevano una nipotina chiamata Masha. Un giorno, le sue amiche suggerirono di andare nel bosco per raccogliere funghi e bacche. "Nonnino, nonnina", disse Masha, "posso andare nel bosco con le mie amiche?" Il nonno e la nonna le diedero il permesso, ma le dissero di stare sempre con le altre per non perdersi.

Entrate nel bosco, le bambine iniziarono a raccogliere funghi e bacche. Masha, distratta dalla raccolta, si allontanò progressivamente dalle altre fino a trovarsi troppo lontana per sentire le loro voci. Dopo un lungo vagabondare, Masha arrivò nella parte più folta del bosco e trovò una casa.

Bussò alla porta, ma nessuno rispose. Entrò quindi nella casa e attese. Abitava lì un grosso orso, che quando tornò a casa la sera e vide Masha, fu felice. "Bene", disse, "ora non ti lascerò più andare via. Accenderai la stufa, preparerai il cibo e imbandirai la tavola". E così, Masha iniziò a vivere nella casa dell'orso, lui se ne andava per tutta la giornata e la piccola restava a occuparsi della casa. "Se provi a fuggire", minacciava l'orso, "ti acchiapperò e ti mangerò".

Masha pensò a un piano per scappare senza perdersi nel bosco. Un giorno propose all'orso: "Orso, lasciami andare per un giorno al villaggio: voglio portare qualcosa ai miei nonni". L'orso rifiutò, offrendosi di portare lui stesso il dono per evitare che Masha si perdesse nel bosco.

Masha preparò dei dolci, li mise in un grosso cesto e disse all'orso: "Metto i pasticcini in questo cesto, tu li porterai al nonno e alla nonna. Ma ricorda: non aprire il cesto e non mangiare i dolci. Salirò sulla quercia e ti terrò d'occhio da lì". L'orso accettò e Masha gli diede il cesto. Quando l'orso uscì per controllare se pioveva, Masha si nascose dentro il cesto, coprendosi con un piatto di dolci.

Durante il viaggio, ogni volta che l'orso pensava di mangiare un dolce, sentiva la voce di Masha che lo avvertiva di non farlo. Credendo che Masha lo stesse osservando da lontano, l'orso continuò il suo viaggio senza toccare i dolci.

Quando l'orso arrivò al villaggio e trovò la casa del nonno e della nonna, lasciò il cesto fuori dalla porta e fuggì spaventato dai cani che gli abbaiavano contro. Nonno e nonna aprirono il cesto e, con grande gioia, trovarono Masha, sana e salva. La lodarono per la sua astuzia e l'accolsero con un caloroso abbraccio.

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