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Inappetenza nei bambini, i trucchi per invogliarli a mangiare

L'inappetenza è la mancanza di appetito che ha svariate cause, derivanti da alcune patologie, ma anche e soprattutto dallo stato d'animo che invisibilmente subisce tutti gli sbalzi di umore e di compatto drastico col mondo esterno. Questa suddetta tipologia di stato insofferente è caratterizzata da una mimica facciale malinconica e da una mente quasi assente, perché l'organismo è privo di sostanze nutritive che si trasformano in brevissimo tempo in energia, per darci quotidianamente la possibilità di agire e muoverci nel migliore dei modi.inappetenza-nei-bambini.jpg

Quando l'inappetenza si verifica nei bambini è davvero difficile debellarla, perché bisogna considerare che essi non si esprimono chiaramente e specificatamente, nella maggioranza dei casi, e ciò rende ancora più difficile gestire la sintomatologia e trovare la giusta soluzione al problema.

Inappetenza bambini: le cause

Analizziamo quali sono le cause principali. Innanzitutto bisogna scrutare attentamente il comportamento del bambino, cioè se si isola o se si sente triste. A questo punto è necessario indagare sul perché di questo suo atteggiamento e di questa sua tristezza improvvisa. Ricordiamoci che tutto ciò che accade improvvisamente è già stato covato da molto tempo, spesso a nostra insaputa, e poi in un momento quando meno ci si aspetta, accade il peggio, ma ha una precisa causa, una radice che è necessario estrapolare, dopo aver scavato nell'animo del soggetto.

Nulla, allora, è più efficace del porre domande semplici ma precise e mirate, con parsimonia, senza dare l'impressione di voler invadere il suo campo, in modo soft, con un atteggiamento che caratterizza la presenza discreta e costante dell'adulto (i genitori o un familiare intimo. I bambini comunicano i loro sentimenti e le loro paure attraverso il cibo, e spesso la causa dell'inappetenza è un disagio interiore dovuto alla gelosia nei confronti del fratellino, oppure a un litigio con un familiare o a causa di problemi scolastici. Bisogna stimolare il bambino a socializzare a tavola, in modo che il pranzo e la cena non siano solo un momento per sfamarsi, ma soprattutto un momento per interagire con i familiari, e anche un momento importante per fargli esprimere liberamente la sua opinione.

Spesso l'inappetenza è provocata da un rapporto ansioso con i genitori, che riflettono involontariamente le loro ansie e i loro problemi, sui figli, e sottovalutano la loro sensibilità e il loro essere come spugne che assorbono tutto ciò che sentono, vedono e scoprono. I bambini non riescono a riflettere sull'accaduto che li ha disturbati interiormente, grazie al filtro della consapevolezza che tutto può ricomporsi e aggiustarsi. Infatti, i bambini si disperano quando si rompe un giocattolo, perché nella loro mente non c'è ancora la consapevolezza che quel giocattolo potrebbe essere riparato. La stessa cosa succede quando qualcuno che loro amano, si allontana brevemente e interrompe un gioco che stavano facendo.

In questo caso si instaura in loro un circolo vizioso, perché subentra l'ansia e la paura di non rivedere mai più quella persona che stava giocando con loro con tanto affetto. Ciò succede perché se i bambini sono molto piccoli, nell'età infantile in generale, non hanno ancora sviluppato la concezione spazio-temporale, e deducono di conseguenza che non c'è un'altra possibilità e un altro tempo da condividere insieme alla persona che amano.

Ecco i rimedi per sconfiggere l’inappetenza nei bambini: non bisogna forzarli a mangiare qualcosa che non vogliono mangiare, ma assecondare i loro gusti, né bisogna pregarli, punirli o premiarli, ma bisogna lasciarli liberi e invitarli a fare le porzioni come desiderano loro, poiché un buon margine di libertà è fondamentale per sbloccarli. Inoltre, è necessario apparire disinteressati, perché gli psicologi moderni affermano che “In questo modo, ciò che il bambino mangia non diventa un problema e si può ristabilire la naturalezza del pasto e dell'alimentazione.

Ognuno, persino un bambino, ha un'innata capacità di stabilire quanto e quale cibo gli è necessario. È l'atteggiamento più spontaneo e naturale, quello che permette ai figli di seguire il proprio istinto e tenere lontane le problematiche psicologiche riguardo al cibo”. Lo ha dichiarato lo psicologo Raffaele Morelli, in un suo documento che spiega le soluzioni da adottare in caso di inappetenza nei bambini.         

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