All You Can Drink: Milano alza il gomito
Più che puoi, cantavano Eros Ramazzotti e Cher.
All you can risponde Milano, che non si lascia mai scappare l'opportunità di sorprenderci con nuove insolite iniziative mondane. Questa volta, la nostra città – notoriamente sprovvista di mezze misure – ha scelto di correre a tutta birra (anzi, vino), prendendo in prestito la formula orientale dell'All you can eat, declinandola in All you can drink.
Dalle scorpacciate di sushi ai due, tre, quattro …. brindisi, i milanesi trovano sempre il modo di andare oltre.
L'iniziativa è da ricondursi alla giovanissima associazione Just Wine – Carlo, ventiduenne, ha riportato a Repubblica:
“Giovedì a Milano è serata universitaria, ma i prezzi sono improponibili. La nostra formula è intelligente: i locali che ci ospitano garantiscono cena a buffet e security, il vino lo portano le aziende sponsor. È vero che alcuni, con 15 €, bevono da soli due bottiglie di vino, ma sono una minoranza”.
Ma è davvero così?
La goliardica iniziativa ha già dato adito a parecchie preoccupazioni – smuovendo Codacons e Silb – Associazione Italiana Locali da Ballo.
Marco Maria Donzelli – presidente del Codacons, appunto – è stato lapidario: “Incitare i giovani a bere alcolici è la cosa più sbagliata che può essere fatta. La società dovrebbe promuovere metodi alternativi per il divertimento dei giovani, non fare in modo che i giovani si ubriachino; nel nostro paese l'alcolismo è una vera e propria piaga che deve essere combattuta”.
Roberto Cominardi – presidente del Silb – ha richiesto espressamente al Comune di Milano di intervenire “contro quella che non solo è concorrenza sleale, ma anche una pratica pericolosa, che spinge i giovani a bere fino a stare male”.
L'idea di “bere fino a star male” non è certo nata ieri: l'open bar in discoteca esistono da sempre, senza contare i free drink che i bar tender discotecari passano sottobanco a ragazzine ammiccanti o tutte le latterie aperte fino a tarda notte che vendono a pochi spiccioli alcolici scadenti ai minorenni.
Tuttavia, quella che nasce come una bella idea – per bere del buon vino senza spendere € 10 a calice – può facilmente tramutarsi in un'abitudine pericolosa, soprattutto per i guidatori e i ragazzini … anche se a questi non andrebbe versato neanche un drink, a prescindere dalla formula utilizzata nel locale.
Nel frattempo, le serate organizzate da Just Wine continuano: l'appuntamento è ogni giovedì all'ATM ai Bastioni di Porta Volta. All'irrisorio costo di € 15 è possibile mangiare e alzare i calici senza limiti.
Milano ha sempre un asso nella manica ... in questo caso un calice: Cheers!
Alexia Altieri