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Animali in corsia negli Ospedali a Treviglio

cane-ospedaleTreviglio, paese della bergamasca con poco meno di 30mila abitanti, ha vinto la sua battaglia di civiltà. L’ospedale cittadino, infatti, ha emesso un provvedimento che anticipa la legge relativa alla presenza di animali in luoghi pubblici, che è ancora in discussione in Lombardia e che è stata finora adottata da pochissime realtà in Italia. Il direttore sanitario Santino Silva ha dichiarato: “Non è una follia, ma un atto meditato (...) un modo per riportare l’ospedale nel cuore dei trevigliesi” L’azienda ospedaliera ha quindi adottato il regolamento per l’accesso agli animali domestici sia nella sede centrale che nelle strutture di Romano, Calcinate, San Giovanni bianco e i poliambulatori.

Pionieri della pet therapy furono gli americani che, grazie agli studi dello psicologo William Tuke, evidenziarono l’influenza benefica degli animali sui bambini affetti da autismo. Tutt'oggi è una pratica comune nella maggior parte delle aziende ospedaliere della realtà anglosassone.

Nell’ospedale di Treviglio gli animali sono ammessi non solo per scopo di pet therapy però ma anche su richiesta dei pazienti che vogliono avere vicino il loro “migliore amico”. Potranno quindi entrare cani, gatti, conigli e qualsiasi forma di animale di affezione nei regolari orari di visita. Questo non significa però che non ci siano regole in merito, gli animali infatti avranno l’obbligo della certificazione di buona salute da parte del veterinario e dell’effettiva vaccinazione e dei trattamenti antiparassitari.

Il regolamento intende quindi facilitare e tutelare il rapporto di affezione con gli animali domestici, ormai diventati parte integrante della vita di molte famiglie, in particolare come supporto ai pazienti fragili ricoverati in ospedale. “Lo stesso regola anche l’accesso ai cani guida, oltre che per accompagnare il padrone al capezzale di un parente, anche per altri scopi, come ad esempio per visite mediche del non vedente nei nostri poliambulatori” continua Silva.

Un passo avanti importante, che si spera serva a dare impulso a far si che diventi una legge regionale con la conseguente possibilità per i nostri amici a quattro zampe di poter accedere liberamente a tutti i luoghi pubblici. Se è vero che “la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”, stiamo andando nella direzione giusta.

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