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Biglietto ATM a 2€: avanti ad oltranza per trovare un accordo

Nessun accordo ancora per dirimere la questione dell'aumento del biglietto ATM a 2 euro

Fumata nera dal consiglio comunale in merito al tanto dibattuto aumento del biglietto ATM a 2 euro, il documento non è stato approvato perché non c’è tra maggioranza e opposizione un accordo dovuto anche agli emendamenti portati avanti dall’opposizione.

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Le opposizioni quindi continuano la loro battaglia dovendo ancora presentare quasi 400 emendamenti, numero più numero meno.

Il confronto fra le due forze di martedì sera ha trovato un punto di sintesi solo sullo sconto dell’abbonamento annuale per chi ha una certificazione di invalidità sotto i due terzi mentre per chi ha invalidità maggiore ha un bonus regionale di 80 euro, gli altri avranno uno sconto comunale a seconda del reddito Isee ancora da terminare non essendoci una delibera definitiva.

Respinto, purtroppo, l’altro emendamento proposto dai pentastellati che voleva un biglietto scontato del 20 per cento per tutti i titoli di viaggio dalle 19 fino alle 22, da venerdì a domenica, per sostenere la voglia di divertimento della gente e incentivarla all’abbandono dei mezzi privati, eliminando problemi di posteggio selvaggio nelle aree della movida e promuovendo una mobilità ecocompatibile che rispetti l’ambiente.

Il dibattito della giornata di ieri è così terminato alle 21 per la caduta del numero legale, oggi invece si riprende a oltranza sperando si possa trovare l’auspicato punto di incontro essendo inoltre prevista, un’ulteriore convocazione del Consiglio giovedì 20 giugno, quando dovrebbe esserci il voto definitivo sulla delibera comunale che dovrebbe porre la parola fine al dibattito che va avanti ormai da giorni.

Ma sostanzialmente cosa cambia con il nuovo biglietto Atm che passa da 1,50 a 2 euro?

Il biglietto passerà quindi dagli attuali 1,50 euro a 2 euro, questo è assodato ed oramai risuona da mesi nelle orecchie di molti concittadini milanesi.

Aspetto meno noto e discusso della vicenda è che il rincaro del biglietto singolo porterà a cascata un aumento di tutte le altre tipologie di biglietti e abbonamenti proposti dal gruppo di trasporto pubblico:

  • il biglietto giornaliero passerà da 4,50 euro a 7 euro;
  • l'abbonamento mensile ordinario aumenterà da 35 euro a 39 euro - doveroso dire che la Lega nella persona di Silvia Sardone, neoeletta con la Lega al Parlamento europeo, ha proposto un emendamento per la riduzione del presente abbonamento di quattro euro per tutto il 2020;
  • il settimanale avrà un incremento da 11,30 euro a 17 euro;
  • il carnet da dieci corse avrà un innalzamento da 13,80 euro a 18 euro - ma dal 2020 nel caso dovesse passare uno dei tanti emendamenti, sarà "condivisibile" e utilizzabile così da più persone.

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Resterà invece invariato il prezzo di 330€ dell'abbonamento annuale che invece potrebbe essere rateizzato suddividendo l'importo in dodici comodi pagamenti mensili da 27,50 euro, ma è ancora tutto da vedere poiché la riscossione non verrebbe gestita da ATM bensì da una società esterna e con costi a carico del cittadino (Un piccolo sacrificio a fronte di un’agevolazione non da poco? Vedremo con i prossimi sviluppi).

 

Non solo rincari ma anche agevolazioni nelle proposte presentate

Non dovrebbe (il condizionale è d’obbligo in una condizione di tale precarietà) cambiare l’importo dell’abbonamento mensile per gli under 27 che dovrebbe attestarsi sempre attorno ai 22 euro e dell’abbonamento annuale che resterebbe fermo a 200 euro, a cambiare sarebbe solo la soglia anagrafica che attualmente è fissata ai 26 anni. L'agevolazione sopra citata dovrebbe mantenere la sua validità fino ai 30 anni in caso di occupazione precaria e con Isee inferiore ai 25 mila euro.

Rimarrebbero invariate anche le tariffe per i senior sopra i 65 anni, donne e uomini, ma saranno gratuiti se avranno Isee sotto i 16 mila, mentre avranno un importo ridotto se l’Isee si attesta tra il 16 e i 22mila euro. Per chi si trova in difficoltà e ha un reddito inferiore ai 6mila euro, invece, la tessera annuale costerà solo cinquanta euro all'anno.

Concludo l’articolo auspicandomi un accordo che sia portavoce delle esigenze dei cittadini e che oltre a rispondere alle necessità di chi attualmente si trova in difficoltà economica risponda anche alla necessità di promuovere una mobilità più sostenibile e che sia sempre più inclusiva.

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