Come gli hacker sfruttano l’intelligenza artificiale per attacchi informatici sempre più sofisticati
L’intelligenza artificiale (AI) sta cambiando il modo in cui viviamo e lavoriamo. E non solo per usi legittimi come scrivere messaggi, organizzare foto o cercare informazioni online. Il lato oscuro dell’intelligenza artificiale ci mostra come i criminali informatici abbiano iniziato a sfruttarla per rendere i loro attacchi più rapidi, convincenti e sempre più difficili da individuare e fermare.
In questo articolo esploreremo come i criminali informatici stanno iniziando a sfruttare l’intelligenza artificiale per perfezionare le loro truffe e quali strategie possono adottare gli utenti per difendersi da questi attacchi sempre più sofisticati.
La potenza dell’AI e il suo ruolo negli attacchi informatici
Uno degli aspetti più significativi dell’intelligenza artificiale è il machine learning, un suo sottoinsieme che permette ai sistemi di apprendere dai dati ed evolvere nel tempo. Questa capacità rende l’AI uno strumento estremamente potente. Se impiegata da criminali informatici, può amplificare drasticamente la portata e l’efficacia dei loro attacchi.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando, basti pensare alle email di phishing. Con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, il linguaggio di questi messaggi è diventato molto più curato, credibile e persino personalizzabile in base ai dati raccolti online. Addio agli errori grammaticali grossolani: oggi queste comunicazioni possono apparire del tutto legittime.
Secondo un recente studio, gli attacchi informatici realizzati tramite email di phishing sono aumentati del 197% nel secondo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre, quasi il 50% degli utenti ha ricevuto almeno un’email di questo tipo generata dall’AI.
Ma non è tutto. L’AI può essere usata anche per analizzare automaticamente reti e sistemi, individuando in pochi istanti eventuali punti deboli. Una volta scoperti, è in grado di creare strumenti su misura per sfruttare quelle specifiche vulnerabilità, consentendo agli hacker di penetrare server o dispositivi prima ancora che i sistemi di sicurezza riescano a reagire.
Una minaccia ricorrente in questo senso è rappresentata dai riskware, programmi apparentemente innocui ma che vengono sfruttati per fare danni. Senza che l’utente se ne accorga, è possibile aprire una porta nascosta nel computer e permettere a un hacker di installare virus o rubare dati sensibili.
Perché i nuovi attacchi sono più difficili da bloccare
A differenza degli attacchi informatici tradizionali a cui eravamo abituati, quelli potenziati dall’intelligenza artificiale sono estremamente dinamici e difficili da rilevare. I software malevoli basati su AI possono adattare il loro comportamento in tempo reale, modificando codice e strategia per eludere i controlli di sicurezza. Questo significa che, mentre gli antivirus tradizionali si basano su firme riconoscibili o comportamenti noti, i malware alimentati dall’AI riescono a camuffarsi, aggirare i filtri e restare attivi più a lungo all’interno dei sistemi colpiti.
Cosa puoi fare per difenderti dai nuovi attacchi informatici
Con le minacce che diventano sempre più sofisticate, è necessario prendere contromisure efficaci.
Secondo quanto afferma un articolo di Cybersecurity360, le aziende devono agire con decisione e rapidità adottando a loro volta soluzioni basate sull’AI per l’individuazione dei nuovi attacchi informatici. In questo senso, sarà fondamentale la formazione continua dei dipendenti, i quali dovranno imparare a riconoscere i pericoli anche attraverso simulazioni di attacchi. Tuttavia, questo potrebbe non bastare e le aziende potrebbero dover delegare la sicurezza a società esterne specializzate in sicurezza informatica.
A livello generale, ogni utente può adottare alcune semplici precauzioni per proteggersi online. Ecco quali:
- Mantieni sempre aggiornati il sistema operativo e le applicazioni, per correggere eventuali vulnerabilità.
- Non cliccare su link o allegati sospetti, soprattutto se provengono da mittenti sconosciuti o inattesi.
- Evita di installare app da fonti non verificate: quando possibile, scarica solo da store ufficiali o siti affidabili.
- Utilizza un buon antivirus, preferibilmente uno che sia in grado di rilevare anche comportamenti anomali nei programmi.
L’AI è una tecnologia potente, utile, ma anche pericolosa, per questo conoscerne i rischi e gli usi impropri è il primo passo per difendersi e non farsi cogliere impreparati.