Concorso docenti: info su domanda online. Possibilità di ricorso per gli esclusi
Lo scorso 29 febbraio si sono aperte ufficialmente le iscrizioni per il concorso docenti 2016: gli interessati hanno tempo fino alle ore 14.00 di mercoledì 30 marzo per fare domanda ed inserire i titoli valutabili.
Note anche le prime informazioni sulle date delle prova: lo scritto si svolgerà dopo il 27 aprile, l’ orale a luglio; il calendario con le date esatte delle prove sarà pubblicato il 12 aprile sul sito del MIUR.
Attenzione alla domanda online
Nella domanda (esclusivamente online, da compilare sul sito del MIUR nella sezione “istanze online”) l'aspirante dovrà compilare le informazioni richieste in merito a:
- Regione e insegnamenti richiesti. La domanda di partecipazione può avvenire in una sola regione, pena l'esclusione; ciascun candidato è libero di scegliere qualsiasi regione, indipendentemente dalla residenza. Attenzione: relativamente alle classi di concorso che prevedono un numero di posti esiguo, sono stati realizzati degli accorpamenti fra regioni (rendendo necessario lo spostamento dei candidati). I candidati possono concorrere per ciascuna delle procedure del bando, indicando nella domanda quelle per cui intende concorrere.
- Titoli di accesso: abilitazione e/o abilitazione e specializzazione in caso di sostegno.
- Altri titoli valutabili in aggiunta al titolo di accesso.
- Titoli di preferenza (art. 5, commi 4 e 5, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487).
- Titoli di riserva.
- Altre dichiarazioni.
È necessario prestare attenzione:
1. A dichiarare tutto ciò che può risultare valutabile: i titoli non dichiarati all'atto della domanda non saranno valutati dalle commissioni.
2. A indicare la lingua straniera prescelta per lo scritto e l'orale, scegliendo tra inglese, francese, tedesco e spagnolo
Eventuali false dichiarazioni causeranno la decadenza dai "benefici eventualmente conseguiti sulla base delle dichiarazioni non veritiere". Relativamente alle condanne penali, in caso di falsa dichiarazione si rischiano sanzioni particolarmente gravi, compreso il licenziamento.
È necessario pagare una tassa
Per la partecipazione al concorso è necessario aver pagato una tassa di 10 euro per ciascuna procedura concorsuale a cui si desidera partecipare ( pena l'esclusione dal concorso), presso conto corrente da intestare alla sezione di tesoreria 348 ROMA SUCCURSALE, IBAN: IT 28S 01000 03245 348 0 13 2410 00 con causale “regione – procedura concorsuale/posto comune per infanzia/primaria, classe di concorso o ambito disciplinare verticale, sostegno – nome e cognome – codice fiscale del candidato”.
Per eventuali chiarimenti, il Ministero ha messo a disposizione degli interessati il numero telefonico 080.9267603, disponibile dal 29 febbraio al 30 marzo, dal lunedì al venerdì (9.00 - 13.00 e 14.00 - 18.00).
Polemiche, ricorsi, petizioni
Il bando relativo al concorso a cattedre, esito di un lavoro a marce forzate per non uscire dalle tempistiche previste, ha portato a un esito denso di criticità, che non ha mancato di sollevare polemiche da più parti.
I grandi esclusi – I neolaureati, i docenti con 36 mesi di esperienza ma non in possesso di abilitazione, tutti i docenti già di ruolo e chi ha il percorso abilitante in corso – sono pronti a fare ricorso. Naturale che i docenti abilitati vadano privilegiati rispetto a queste categorie, ma il possesso di un’abilitazione può davvero distinguere docenti di serie a e docenti di serie b? Perché penalizzare un brillante neolaureato a cui non è stata nemmeno data la possibilità di intraprendere un percorso abilitante?
Intanto, raccoglie sempre più adesioni la petizione RITIRO DEL DDL "LA BUONA SCUOLA" lanciata da Emanuela Petrolati, che ha ottenuto più di 80.000 firme in un mese. L’obiettivo è quello di invalidare il
concorso a cattedre 2016, come avvenne nel 2000.