Coronavirus e i soliti sciacalli: finti tamponi a domicilio e altre truffe

Allarmata dall'emergenza epidemiologica Covid-19, la popolazione ora deve fronteggiare anche truffe e speculazioni.
Truffe ai danni degli anziani
Non bastava il Coronavirus e le solite polemiche politiche, le fake news e le preoccupazioni economiche, i furfanti si sono già organizzati e come sempre non hanno perso tempo. Parliamo di finti tecnici che si spacciano per funzionari dell'Ats (dell'Azienda territoriale sanitaria) nell'hinterland di Milano e in altri luoghi della Lombardia. Si presentano a casa delle persone anziane asserendo di dover eseguire il test col tampone per il Covid-19, vestiti da paramedici, con la classica divisa del soccorritore, e mostrando tesserini falsi. In realtà cercano solo di rubare denaro, gioielli e oggetti di valore.
Coronavirus: allarme sciacalli
Giulio Gallera, assessore al Welfare della Lombardia, durante la conferenza stampa ha dichiarato quanto segue: "Attenzione agli sciacalli che si presentano nella zona rossa con la tuta della Croce Rossa dicendo che devono fare gli screening".
I volontari della Croce Rossa non fanno tamponi a porta a porta e neppure sono stati incaricati di sanificare gli ambienti domestici. In taluni casi gli impostori si son fatti consegnare delle banconote dicendo di dover eliminare il virus dai soldi sporchi. E sono gli stessi carabinieri che chiedono ai cittadini di diffondere la notizia delle truffe in atto, di avvertire soprattutto le persone anziane che sono le prime ad essere prese di mira.
Aumento dei prezzi delle mascherine
Intanto aumentano i prezzi di mascherine, prodotti disinfettanti e salviette igienizzanti vendute online, con rincari da strozzino. La Codacons è pronta a presentare una denuncia contro queste meschine speculazioni. E la Guardia di Finanza sta già effettuando i dovuti controlli sugli improvvisi rincari.
Un esempio? Confezioni da 12 mascherine monouso a tre strati vendute a 90 euro quando normalmente una confezione da 100 costa poco più di 6 euro. Oppure, come si vede in un articolo fotografico di Repubblica, abbiamo persone che davanti alla Stazione Centrale vendono a 10 euro delle mascherine che non dovrebbero costare più di 1 euro.
Un po' di ironia per sdrammatizzare
Ma per fortuna accanto ai delinquenti e ai mascalzoni, c'è sempre chi - altrettanto svelto di inventiva - volge al meglio la sua prontezza di spirito e abbinando immagini e parole regala un sorriso a tutti noi.
E allora trilla il cellulare e tramite whatsApp gli amici ci inviano la fotografia di Willy Smith, a fianco del pastore tedesco di "Io sono leggenda", che s'allontana con la borsa gialla della spesa, lasciandosi alle spalle una Esselunga saccheggiata. Oppure un'altra dove, davanti alle birre di un frigorifero da bar, campeggia un cartello che recita: "Corona... senza virus". Un'ironia innocua, insomma, per sdrammatizzare un po' la situazione e bonariamente prenderci in giro, spronandoci ad usare la fantasia per scopi "sociali" e non puro egoismo, per ridere insieme di noi e non ai danni di qualcuno.
Potrebbero interessarti anche: