Cremlino finanzia partiti euroscettici
Gli Stati Uniti d'America avrebbero fondati sospetti che il Cremlino stia finanziando da mesi tutti i partiti euroscettici con lo scopo di minare la Nato e arrivare alla revoca delle sanzioni economiche imposte dopo il ratto della Crimea per mano russa.
A sostenere questa tesi è il Sunday Telegraph, secondo il quale il Cremlino starebbe sistematicamente "infiltrando i partiti politici" in Europa cercando di scardinare l'Unione Europea con l'adagio latino "Divide et Impera". Il Congresso degli Stati Uniti avrebbe dato mandato al direttore James Clapper della National Intelligence di indagare su presunti finanziamenti della Russia per alimentare le casse dei partiti euroscettici sparsi sul nostro continente.
Il Telegraph cita fonti governative britanniche indicando tra i possibili beneficiari dei rubli di Putin il partito di estrema destra ungherese Jobbik, i nazisti di Alba Dorata in Grecia e la Lega Nord in Italia mentre il Front National di Marine Le Pen è già coinvolto in un processo sui finanziamenti elettorali 2012 e nel 2014 dove risulterebbe beneficiario di «nove milioni di euro di prestito da una banca di Mosca». Le fonti citate dal Telegraph parlano di una vera e propria nuova Guerra Fredda mentre Salvini dice che la sua vicinanza politica allo Zar russo è solo politica.
Le accuse sono quindi tutte da provare e siamo sicuri che gli ingredienti per gli appassionati di spy story ci siano tutti. Se i partiti europei snobberanno le accuse con un "no comment" invece al Cremlino nessuno si scandalizza più di tanto visto che l'Unione sovietica era solita inviare gioielli e bonifici milionari ai partiti comunisti, ai rivoluzionari del Terzo Mondo e qualche volta pure ai terroristi per prefiggere i propri scopi.
Ricordiamo che la Russia occupa diversi territori non riconosciuti: dalla Crimea all’Ossezia, dalla Transnistria all’Abkhazia. Il disegno del nuovo zar Vladimir Putin è sempre più chiaro ricreare quella che lui stesso ha definito come la Novorossija, la Nuova Russia che comprende l'area a nord del Mar Nero che fu conquistata dall'Impero Russo alla fine del XVIII secolo. Tale disegno non è perseguibile solo con le armi ma evidentemente con i tanto inflazionati rubli che dopo il crollo del valore del barile valgono sempre meno.