Denominazione Sigle Alimentari: impariamo a conoscerle
Mangiare sano e bene per stare in salute. Su questo concetto siamo tutti d'accordo, soprattutto oggi, in un'epoca in cui la contraffazione alimentare è purtroppo molto diffusa. Quando acquistiamo un prodotto alimentare, spesso notiamo che sull'etichetta sono presenti diverse sigle. Ma cosa significano realmente? In questo articolo voglio aiutarvi a comprendere meglio queste sigle, così da poter fare scelte alimentari più consapevoli e garantire la qualità dei prodotti che acquistiamo. Alcune di queste sigle sono infatti strumenti di promozione a tutela della qualità del prodotto. Prima di iniziare, una precisazione: tra acronimo e sigla vi è una differenza, ma in questo contesto li utilizzeremo come sinonimi.
D.O.P. – Denominazione di Origine Protetta 🧀
La D.O.P. è probabilmente la sigla più conosciuta e diffusa a livello europeo. In Italia, oltre 160 prodotti e ben 400 tipi di vino rientrano in questa categoria. La denominazione D.O.P. contraddistingue alimenti e vini le cui caratteristiche dipendono essenzialmente da un preciso ambiente geografico, sia per quanto riguarda le materie prime che per le tecniche di produzione. Per ottenere la certificazione D.O.P., i prodotti devono essere realizzati, trasformati e lavorati in aree ben definite e seguendo disciplinari rigidi.
Alcuni Prodotti Alimentari D.O.P.
- Aglio Bianco Polesano
- Basilico Genovese
- Ciliegia dell’Etna
- Fontina Valdostana
- Gorgonzola
- Nocciola Gentile Romana
- Olio Dauno
- Pistacchio Verde di Bronte
- Prosciutto di San Daniele
- Silter della Valle Camonica
- Trentingrana
- Olio Extravergine Veneto Valpolicella, Veneto Euganei e Berici, Veneto del Grappa
- Zafferano dell’Aquila
D.O.C. – Denominazione d’Origine Controllata 🍷
La sigla D.O.C., istituita negli anni Sessanta, è storica e rappresenta un marchio di qualità utilizzato principalmente per i vini prodotti in aree geografiche circoscritte. La qualità dei vini D.O.C. è determinata da caratteristiche specifiche del vitigno, del metodo di produzione e dell’ambiente di coltivazione. Dal 2010, la denominazione D.O.C. è stata inclusa nella D.O.P., ma è ancora utilizzata come menzione tradizionale specifica.
D.O.C.G. – Denominazione d’Origine Controllata e Garantita 🥂
La D.O.C.G. è riservata ai vini che hanno già ottenuto la certificazione D.O.C., ma che si distinguono per il loro particolare pregio da almeno dieci anni. Questa sigla rappresenta l’apice della qualità per i vini italiani.
Esempi di Vini D.O.C.G.
- Amarone della Valpolicella
- Brachetto d’Acqui o Acqui
- Colli di Conegliano
- Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada
- Elba Aleatico Passito
- Franciacorta
- Greco di Tufo
- Lison
- Montepulciano d’Abruzzo
- Nizza (Barbera)
- Sagrantino di Montefalco
- Torgiano Rosso Riserva
- Vermentino di Gallura
I.G.P. – Indicazione Geografica Protetta 🍇
La sigla I.G.P. è riconosciuta a livello europeo e identifica prodotti tipici di una specifica area geografica, dove vengono prodotti, trasformati o elaborati. In Italia, abbiamo circa 120 prodotti alimentari e 118 vini che rientrano in questa categoria. Per i vini, è possibile utilizzare alternativamente la sigla I.G.T.
Esempi di Vini I.G.T.
- Arghillà (Calabria)
- Benaco Bresciano
- Catalanesca del Monte Somma (Campania)
- Daunia (Puglia)
- Fortana del Taro (Emilia Romagna)
- Isola dei Nuraghi (Sardegna)
- Marmilla (Sardegna)
- Provincia di Pavia
- Sebino
- Toscana
- Vallagarina (Trentino Alto Adige)
Esempi di Prodotti Alimentari I.G.P.
- Aceto Balsamico di Modena
- Anguria Reggiana
- Bresaola della Valtellina
- Cappellacci di Zucca Ferraresi
- Fagiolo di Sorana
- Insalata di Lusia (Veneto)
- Lardo di Colonnata
- Melone Mantovano
- Nocciola del Piemonte
- Olio di Roma
- Pesca di Delia
- Riso Vialone Nano Veronese
- Südtirolen Schüttelbrot Alto Adige (pane croccante di segale al finocchio)
- Uva di Puglia
I.G.T. – Indicazione Geografica Tipica 🍾
Fino al 2010, questa sigla era utilizzata per i vini. Oggi, è stata incorporata nella denominazione I.G.P., ma continua a essere usata per identificare vini prodotti con almeno l’85% di uve provenienti dall’area geografica indicata.
S.T.G. – Specialità Tradizionale Garantita 🍕
La sigla S.T.G. si applica a prodotti alimentari con caratteristiche di tradizione che li distinguono nettamente da altri prodotti simili. Riconosce quindi le peculiarità di determinati alimenti, che rispettano metodi di produzione tradizionali.
Esempi di Prodotti S.T.G.
- Amatriciana Tradizionale
- La Mozzarella
- La Pizza Napoletana
- Vincisgrassi alla Maceratese
P.A.T. – Prodotto Agroalimentare Tradizionale 🥓
Questo marchio è utilizzato solo in Italia e si riferisce a prodotti di nicchia o tradizionali. È l’unica sigla attribuita dalle singole Regioni per identificare e tutelare specialità locali.
Alcuni Prodotti P.A.T.
- Miele Lucano
- Prosciutto di Pecora Sardo
- Sanguinaccio
- Speck Altoatesino
BIO 🌿
Il termine BIO, utilizzato in Italia, identifica alimenti e bevande prodotti con metodi biologici, ossia senza l’impiego di sostanze chimiche. Il logo BIO europeo è caratterizzato dalla sagoma di una foglia stilizzata composta da 12 stelle bianche su fondo verde chiaro. Per poter utilizzare il logo, il prodotto deve contenere almeno il 95% di ingredienti agricoli coltivati con metodo biologico. Dal 2012, il marchio BIO è applicabile anche ai vini, sostituendo l’indicazione “ottenuto da uve biologiche”.
Spero che questo breve vademecum sia utile per meglio identificare i prodotti alimentari, soprattutto quelli di provenienza estera.