Elezioni Presidenziali USA. I dieci motivi della sconfitta di Hillary Clinton
Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti. A sorpresa. perché i sondaggi lo davano perdente. La sconfitta Hillary Clinton ha cercato, dopo ore di silenzio, di far buon viso a cattiva sorte, palesando un controllo artefatto. I corrispondenti dagli U.s.a., infatti, la danno imbufalita e, ancor più, molto sorpresa, sicura com'era di sedere alla Casa Bianca.
Si rincorrono le analisi e le giustificazioni sui motivi della sua disfatta. Cerchiamo di sintetizzarli in dieci flash.
1) Ha fatto affidamento sul voto degli afro-americani ma costoro, disertando in maggioranza le urne, han creato un vuoto di preferenze notevole.
2) Hillary, pur avendo il sostegno della quasi totalità dei media, non è mai entrata nel cuore degli americani che l'hanno percepita lontana dai loro bisogni.
3) Nemmeno sugli ispanici ha potuto contare, nonostante la regolarizzazione "sospetta" di migliaia di costoro negli ultimi mesi da parte dell'amministrazione Obama.
4) Il suo staff ha sottovalutato Trump, ritenendolo una macchietta a metà strada fra Reagan e Berlusconi. Dimenticando che il primo si è imposto su Carter, strapazzandolo, e il secondo si è permesso di metter all'angolo un pugile forsennato come la sinistra italiana.
5) La Clinton ha puntato su temi che pur occupando ogni giorno le prime pagine dei giornali e le aperture dei telegiornali, in realtà non sono percepiti dalle persone come fondamentali. Parliamo dei diritti degli omosessuali in primis.
6) I cattolici americani l'hanno abbandonata in massa, seguendo le indicazioni - implicite - dell'episcopato, feroce avversario dei cosidetti temi pregnanti sbandierati dall'ex first lady.
7) Le sue posizioni in politica internazionale hanno spaventato molti, quasi che un conflitto con Putin fosse dietro l'angolo. E, in aggiunta, i suoi flop come segretario di stato, in materia, si son aggiunti alle percezioni ostili.
8) L'America rurale e della provincia, da sempre contraria ai progressisti, si è volta in massa verso Trump. facendo, alla fine, la differenza.
9) La sua sconfitta è una lezione per il giornalismo militante - in particolar modo d'oltre Atlantico, ma non solo - il quale ha abbandonato l'obiettività per uno schieramento ideologico lontano dalla realtà.
10 ) Anche i sondaggisti dovrebbero rivedere le loro tecniche di rilevazione. Non è la prima volta che fanno figuracce, ma quest'ultima è un invito alla riflessione profonda.