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Falso fisioterapista aveva violentato 100 persone: ridotta la pena

fisioterapia Un tipico esempio di immoralità e di falsa professionalità, ingannando chi aveva bisogno di lui, che vestiva gli abiti di medico finto. No, non stiamo parlando di una serie di film televisivi né di un nuovo documentario sulla società moderna, ma di un fatto reale. Si tratta di un uomo che ha “lavorato” in maniera indisturbata, perché nessuno lo avrebbe immaginato, come falso medico, approfittando della fiducia dei pazienti veri, che si sono affidati a lui nelle cure, ricevendo invece solo violenza da parte di chi ha abusato di una professione molto delicata, in quanto privo del titolo di studio inerente.

Il colpevole è R. Benatti, un falso fisioterapista e medico sportivo che aveva i suoi falsi studi privati a Gallarate (Varese) e a Belluno, dove ha violentato 100 pazienti dopo averli sedati con anestetici. Nel 2007 era stato accusato per violenza sessuale, ma poi era stato scarcerato. Successivamente la polizia trovò nel suo computer numerose foto delle parti intime dei suoi pazienti e uno di loro confessò che nonostante era stato addormentato, si era accorto che il falso medico lo stava violentando, e così il falso fisioterapista fu arrestato nuovamente nell'aprile del 2013, e questa volta avrebbe dovuto addossarsi la pena pesante di 30 anni di reclusione, stabilita dal tribunale di Busto Arsizio, in provincia di Varese.

Inoltre, Benatti avrebbe dovuto risarcire più di un milione di euro per le vittime, ma il 18 marzo, cioè pochissimi giorni fa, nel processo d’appello a Milano, è arrivata la sentenza, con la quale si scopre che la pena è stata ridotta a 24 anni di reclusione, a causa della prescrizione per i reati di truffa ed esercizio abusivo della professione e per l'assoluzione dall'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti.

I giudici, che hanno confermato il risarcimento per le parti civili, hanno accolto, quindi, la richiesta del sostituto pg di Milano Laura Barbaini, che aveva proposto la riduzione della pena stabilita in primo grado. Una realtà tragica, se si considera il fatto che mettersi in mano di incompetenti e affidarsi a medici di cui non si conosce bene il passato di studi accertati e consolidati con tanto di esperienza pluriennale, potrebbe risultare molto nocivo e pericoloso alla salute e allo stato psicologico della persona ingenua e fiduciosa.   

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