Immigrazione o invasione programmata?
È ormai impossibile non parlarne o non aver sentito parlare del caso immigrazione.
In questi ultimi mesi in particolare si sta intensificando il fenomeno migratorio, presente già da molti anni ma parecchio ridimensionato rispetto ad ora: nel 2014 oltre 170mila migranti hanno raggiunto le coste italiane in fuga da povertà, conflitti e persecuzioni. L’emergenza non sembra placarsi. Dal 1 gennaio al 30 giugno 2015 i migranti che sono arrivati in Europa via mare sono più di 150 mila, di cui 74.009 in Italia.
Si tratterebbe di persone disperate che fuggono da paesi in ginocchio per le guerre civili (Nigeria, Libia, Siria, Somalia, Etiopia, Iraq) a cui si aggiungono membri di altre nazionalità asiatiche ed africane. Tuttavia le prime perplessità sono emerse vedendo barconi con persone dai tratti negroidi provenire dalla Libia nonostante la tipologia nordafricana non sia come quella dell’Africa nera (è possibile però che persone provenienti da Somalia e Nigeria o zone vicine abbiano raggiunto il Mediterraneo via terra per sbarcare).
Invasione programmata
Alcuni partiti di destra vedono in questa ondata migratoria una vera e propria invasione programmata a tavolino da cerchie di potere che avrebbero interessi a rendere l’Europa un continente caotico, multietnico, senza identità né particolarità territoriali. E il dubbio è lecito poiché questa Unione Europea obbliga i propri membri ad aderire a leggi assurde come quella di distruggere raccolti di pomodori, arance, limoni, latte e altri prodotti alimentari in surplus per far girare le merci tra le nazioni aderenti all’unione: uno spreco di un’assurdità vergognosa.
Razzismo vs buonismo
Tralasciando le illazioni viene spontaneo chiedersi se tutta questa gente possa essere accolta, e ancora ne verrà molta, in Italia e in Grecia visto che i due paesi sono i primi raggiungibili via mare per gli africani e gli asiatici. Già le economie italiana e greca vacillano, così si rischia un vero disordine sociale, alimentato dal razzismo spesso dovuto allo scompenso con cui vengono date priorità a “profughi” o “rifugiati” rispetto ai cittadini aventi diritto sgravi fiscali o case popolari: gli stessi cittadini che fino a ieri magari avevano pagato le tasse a differenza di chi non ha alcuna radice culturale italiana.
Il mio non è razzismo, anzi, è anti-buonismo: si perché dare l’illusione che tutti possano venire qui sempre è grave e criminale perché già solo la traversata mediterranea è una roulette russa che falcia vite ogni giorno, alimenta la tratta illegale messa in piedi dagli scafisti e contribuisce a portare in Europa persone che si lamentano per i mancati comfort della nuova “patria”. Ora, mi chiedo: se li accogliamo i soldi ci sono allora…ma se ci sono perché loro si lamentano del cibo e degli alloggi, forse per destabilizzare il sistema? Se così fosse sarebbero criminali al pari di chi manifesta violentemente in piazza perché è così che fanno anche loro tra l’indifferente impotenza delle forse dell’ordine. Se invece si lamentano a ragione è perché le risorse qui mancano e mancando non dovremmo più accoglierne.
Mi viene in mente un passo de “Il diario di Anna Frank” in cui la giovane racconta che la sua famiglia durante la guerra si era rifugiata in casa di amici ed era costretta a non uscire dall’edificio bevendo a colazione latte scaduto con moltissimo zucchero per non sentire il sapore di avariato ed inacidito: enorme lezione di umiltà che non si augura a nessuno però non mi spiego la diversità tra questa situazione e quella di gente che scappa dalla guerra, o così dice, mentre telefona in roaming con gli smartphone indossando anche talvolta capi firmati… qualcosa non torna.
Sono una risorsa!
La signora Boldrini e la signora Kyenge sostengono che gli immigrati siano una risorsa: come possono esserlo se non lavorano? Se lavorassero toglierebbero molto lavoro agli italiani già in crisi lavorativa e afflitti dalla piaga Fornero con pensioni che superano i 70 anni di età.
Forse è il coraggio che ci insegnano? Non credo nemmeno questo perché chi scappa dalla guerra non lascia i parenti lì a morire e non lascia la patria senza opporre un strenua resistenza. Ma non siamo tutti coraggiosi, non si può pretendere troppo oggigiorno…
Buoni si ma non scemi
I centri di prima accoglienza sono al collasso e i rischi di pandemie sono presenti ogni giorno. Mi viene in mente quel che pochi mesi fa sostenne il Dalai Lama: accogliere è giusto e buono ma bisogna dare un limite all’accoglienza altrimenti si affonda. Sacrosanta verità! Il buonismo del nostro governo e della Chiesa terrena è offuscato dai soldi che entrano nelle tasche di Coop rosse e Caritas quindi non hanno di certo a cuore vite di persone quasi tutte di fede islamica.
Terrorismo e scafismo legalizzato
Mesi fa girava, su siti internet vicini a cellule terroristiche islamiche, una cartina del Mediterraneo con indicate le direttrici dei futuri sbarchi di migranti che avrebbero invaso le coste europee: le stesse tratte sono quelle oggi percorse dagli scafisti verso i paesi infedeli indicati dai terroristi.
In realtà è la stessa marina militare italiana, tedesca, britannica che porta dalle coste libiche e tunisine il carico umano di queste scialuppe trasandate, a rischio e pericolo del personale di marina (era avvenuto uno scontro a fuoco proprio pochi mesi fa presso le coste libiche). Insomma è stato legalizzato lo scafismo da parte dell’Europa che vuole regole severe ma solo a vantaggio dei paesi che contano.
“Basta con il falso buonismo! L’accoglienza di migliaia di immigrati nelle nostre città è ormai una bomba sociale che mette a rischio la sicurezza dei cittadini. Non è possibile accusare di strumentalizzazione politica e di razzismo tutti coloro che chiedono che venga salvaguardata la sicurezza delle famiglie che sempre più spesso si vedono piombare in casa delinquenti che non esitano ad uccidere per pochi spiccioli, come è avvenuto alla coppia di coniugi nel Catanese massacrata da un ivoriano ospitato al Cara di Mineo. E non si contano gli episodi di gravissime aggressioni e di stupri commessi da immigrati che fatichiamo a commiserare come dei disperati in cerca di aiuto”. È quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP (il Sindacato Indipendente di Polizia) che continua: ““Bisogna porre fine allo schifoso business dell’accoglienza, che serve a riempire le tasche di chi utilizza gli immigrati per fare soldi facili, a spese però di quei cittadini che se li ritrovano in casa, come i due poveri anziani massacrati per pochi spiccioli nella loro casa del Catanese, e delle Forze dell’Ordine che sono costrette a fronteggiare la loro rabbia e la loro disperazione, venendo spesso aggrediti e feriti, come è avvenuto pochi giorni fa a Palermo. Non era necessario attendere l’inchiesta su Mafia Capitale per scoprire gli interessi più o meno leciti che ruotano intorno all’accoglienza – continua Maccari – ma soprattutto ora che centinaia di migliaia di immigrati si riversano nel nostro paese, bisogna fare in modo che tutte le procedure, dall’identificazione ai rimpatri, siano rapide ed efficienti. Oppure, come ha sostenuto l’autorevole politologo Luttwak, occorre attuare una politica di respingimenti in mare che non metta a rischio le vite dei profughi, per non fare sopraffare l’Europa da quell’Islam che rischia di distruggerla come avvenne all’Impero Romano con le invasioni barbariche. Non è più tollerabile che solo per divorare milioni di euro di rimborsi per l’accoglienza, gli immigrati vengano tenuti per mesi nelle nostre città, magari occupando alberghi e strutture ricettive, danneggiando l’economia, ma soprattutto mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.”
Italia fascista e razzista, resto d’Europa anche ma non è un problema
Infatti Italia e Grecia, sotto diktat della Merkel devono aprire nuovi centri di registrazione (e di prigionia perché col trattato di Schengen chi viene registrato in Italia non può uscire dal paese nonostante debba raggiungere i parenti in Francia, Inghilterra o Germania).
Quando l’Italia renziana appena appena accenna a tirare acqua al proprio mulino viene tacciata di razzismo, egoismo e fascismo ma quando a battere i pugni sulla scrivania dell’Europarlamento sono Francia, Germania e Regno Unito allora la musica cambia e subito arrivano provvedimenti e cordoni di forze dell’ordine in assetto antisommossa per placare l’ondata in arrivo.
Soluzione della destra
I partiti di destra sono concordi con la visione del vescovo congolese Nicolas Djomo che esorta gli africani immigrati a non lasciare la propria terra per cercare un Eden fittizio in Europa ma a rimanere per creare una terra migliore insieme. Infatti NATO e ONU spendono tanti soldi per missioni di pace in luoghi dove la pace passa in secondo piano rispetto a petrolio, oppio e diamanti ma non ha interesse ad aiutare Siria, Nigeria, Libia e Somalia… aiutando gli immigrati a casa loro si evita un viaggio mortalmente pericoloso, si evita di alimentare il racket degli scafisti e si evita di spopolare un continente per sovrappopolarne un altro.
Soluzione della “sinistra” renz-alfaniana
Accogliere tutti senza criteri (profughi veri, dissidenti politici, discriminati sessuali, ergastolani fuggiti dalle prigioni, assassini, stupratori, spacciatori e criminali) sembra essere la priorità del governo. Il lauto guadagno delle Coop rosse deve essere davvero da capogiro per svendere l’identità socio-culturale della nazione per il denaro che sicuramente già non manca nella politica…
Le generazioni future pagheranno pesantemente le scelerate scelte di Renzi, Alfano, Boldrini, Kyenge, Chaouki e “compagnia bella”.
Lezioni di parità sessuale
Non dobbiamo dimenticare che molte persone che vengono qui sotto mentite spoglie di profughi provengono da culture e società che pongono la donna al di sotto dell’uomo: non lamentiamoci se poi un bruto cresciuto con l’idea che la donna sia un oggetto peccaminoso si permette di fare quel che non deve con persone di sesso femminile di una società paritaria diversa e considerata infedele. In più si aggiunge la componente del branco che rende forti i vigliacchi criminali, gli stessi che isolati si farebbero scrupoli ad osare con una donna in compagnia del suo uomo.
Il caso politico di Palagonia
In un paese della Sicilia, è stata uccisa barbaramente una coppia di anziani da un giovane ivoriano (ricordo che in Costa d’Avorio la guerra è finita nel 2011… che profugo sarà mai?), forse aiutato da almeno un complice. Il caso è diventato politico, qualche giorno dopo che un cittadino italiano ha sorpreso e ucciso con la pistola un ladro in casa nel foggiano: diretta conseguenza è il processo che non può andare bene per l’italiano che ha subito la rapina in casa. Insomma gli italiani devono scegliere tra la morte senza opposizione oppure l’autodifesa ben sapendo che andranno in galera per essersi arrogati un diritto di natura. La figlia degli anziani uccisi (la madre forse è stata prima violentata) chiede spiegazioni a Renzi addossandogli le responsabilità. Meloni e Salvini gettano benzina sul fuoco sostenendo che è colpa dello stato che permette gli sbarchi e, ancor peggio, le razzie di bande di criminali italiani e non.
È già troppo tardi, bisogna riprendersi i propri diritti ora!
Dott. Stefano Todisco