Lizzano – Discarica Vergine, quali i disegni della Regione?
Discarica Vergine, gli interrogativi e le perplessità aumentano in maniera esponenziale
La Discarica Vergine di Lizzano (Taranto) torna a far notizia e, questa volta, con un'infinità di quesiti che non rendono ancora ben chiaro il futuro. Tanti i punti interrogativi relativi a ciò che avverrà, relativi alle volontà delle forze politiche e, altresì, della Regione Puglia.
E, tra i cambiamenti e le notizie, emerge solo ciò che viene reso pubblico, così come enunciato e sottolineato dall'associazione di volontariato del loco, AttivaLizzano.
Nello specifico, la suddetta fa riferimento alle manovre del Direttore dell'AGER e a quelle del Presidente della Regione Puglia, alla vendita dell'immobile, evitando di condividere quanto avvenuto con le popolazioni interessate.
Una condotta che, se paragonata a una proporzione matematica, diviene simile al modo con cui viene recepita la politica dagli amministratori attuali, nonostante le esigenze dei cittadini.
Di seguito, riportiamo la missiva dell'associazione AttivaLizzano riportante le perplessità, i dubbi e le problematiche che ci si trova a fronteggiare
Sulla travagliata questione discariche nel tarantino e in particolare la discarica Vergine, la politica regionale gioca un ruolo importantissimo. Sono di questi giorni i continui cambiamenti di scenari che ruotano intorno all’argomento discariche a occupare le pagine dei quotidiani locali: vendita alla Lutum srl del compendio immobiliare su cui insiste l’impianto di smaltimento rifiuti della Discarica Vergine, manovre poco chiare del Direttore dell’AGER Dott. Grandaliano, esecutore diretto delle manovre del Governatore della Regione Puglia Emiliano sul futuro di questa discarica, estromissione acclarata delle associazioni ambientaliste da qualsiasi tavolo tecnico regionale inerenti problemi ambientali locali, in barba alla trasparenza e condivisioni delle popolazioni interessate.
Siamo sconcertati dal modo in cui viene recepita la politica dagli amministratori attuali e, in particolare, da Emiliano che non ha minimamente preso in considerazione le esigenze motivate dei cittadini ai quali non ha concesso udienza.
Ora, con l’avvicinarsi della competizione elettorale provinciale di Taranto, sarebbe interessante sapere come si esprimeranno i candidati alla presidenza della Provincia di Taranto a proposito del futuro della discarica Vergine. Avranno a cuore il benessere della popolazione provinciale in fatto di materie ambientali? Dovranno contrastare i disegni ambigui che in questi giorni la Regione Puglia sta architettando in gran segreto sullo spinoso problema Vergine e del suo nocivo impatto che da tempo permane insoluto.
Fino ad ora pare si sia espresso su questo tema solo il sindaco di Sava, il Dott. Dario IAIA, dichiarandosi favorevole alla immediata e definitiva chiusura della discarica Vergine. Gli altri???
Lizzano, 04/10/2018
Asssociazione AttivaLizzano Onlus
Presidente Pro Tempore
Angelo DEL VECCHIO
Lizzano e la discarica – incontro fra istituzione e cittadini
Si terrà sabato 6 ottobre alle ore 18.15, presso l'Aula Consiliare del Comune di Lizzano, l'incontro denominato “Lizzano e la Discarica”.
Durante il convegno si alterneranno:
Dott.Ssa Antonietta D'Oria – Saluto di benvenuto del Sindaco di Lizzano
Intervengono:
Dott. Valerio Morelli – Assessore all'ambiente Comune di Lizzano Breve excursus storico sulla presenza della discarica nel territorio comunale
Dott.Ssa Antonietta D'Oria – Sindaco Comune di Lizzano Situazione sanitaria e diffusione statistica delle patologie nel Comune di Lizzano
Avv. Gianfranco Grandaliano – Commissario Agenzia territoriale Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti Prospettive per il futuro
Avv.Angelo Masini - Avvocato del Foro di Taranto Aspetti giuridici della vicenda
Avv. Eliana Baldi – Avvocato del Foro di Taranto Aspetti giuridici della vicenda
Ringraziamenti e conclusioni del Sindaco di Lizzano - Dott.Ssa Antonietta D'Oria
Presenta e modera la Dott.Ssa Paola Pagano
Al termine degli interventi sarà possibile rivolgere alcune domande ai relatori.
Eleonora Boccuni