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Lizzano – Quali le sorti di questo paese (e non solo)?

  • Eleonora Boccuni

marina lizzanoNella nota riportata dall'associazione AttivaLizzano e pubblicata sul Quotidiano di Puglia, si parla delle sorti ambientali del piccolo comune della provincia ionica e suoi limitrofi, durante un incontro a tema

Si discute delle sorti ambientali di Lizzano e dintorni. E, naturalmente, questo tema passa attraverso il futuro prossimo della discarica “Vergine”. A confrontarsi e ad evidenziare, all'unanimità, le preoccupazioni legate ad una possibile riapertura del sito in località “Palombara”, isola amministrativa di Taranto, diversi sindaci del versante orientale ed associazioni. Se ne è discusso nella sala azzurra del Comune di Lizzano dove si sono incontrati il sindaco Antonietta D’Oria, l’assessore all'ambiente Valerio Morelli, il consigliere comunale con delega all'ambiente Anna Maria Lecce, il sindaco di Sava Dario laia, di Faggiano Antonio Scadrea, di Roccaforzata, il vice di San Marzano Fiorino Cesarina, il presidente del comitato territorio bene comune di San Marzano Baglivo, l’associazione Attiva Lizzano con Angelo Del Vecchio ed il rappresentante dell’associazione laboratorio resistere di Fragagnano. Anche i siNdaci dei comuni di Grottaglie, Torricella e Fragagnano, impossibilitati a partecipare per impegni istituzionali, hanno sposato in toto l'iniziativa. Le perplessità dei presenti derivano soprattutto dai tempi di bonifica dell’area e riguardano ciò che poi, seguirà. Proprio sugli interventi previsti, restano ancora grandi ombre, così come i sindaci hanno evidenziato.

Le dichiarazioni dell'amministrazione comunale di Lizzano

«I comuni coinvolti e le associazioni – precisa l’amministrazione comunale di Lizzano - hanno manifestato la forte preoccupazione sulle vicende che interessano la discarica Vergine alla luce delle notizie apprese sugli organi di stampa nei giorni scorsi. Permane l’incertezza sull'esito dell’incontro per stabilire il cronoprogramma, già annunciato per lo scorso 9 ottobre presso il dipartimento della Regione Puglia e poi rinviato.

Dopo quella data, non vi è stato un nuovo invito a partecipare ai lavori per il cronoprogramma, non si sa se lo stesso si sia tenuto e se cosi fosse, non si conoscono le decisioni prese. Fondato è il timore, stante a quanto è stato riportato sulla stampa nei giorni scorsi, che la Lutum srl, proprietaria del compendio immobiliare che ha dichiarato la disponibilità ad effettuare la bonifica, che, una volta eseguita, possa riprendere l’attività di raccolta rifiuti presso la discarica Vergine. I presenti hanno manifestato con fermezza la loro contrarietà».

La parola ai partecipanti

«Dall'incontro, con esito positivo – precisano i partecipanti - è emersa la volontà dei comuni e delle associazioni di fare fronte comune. L’obiettivo è e resta la chiusura definitiva della discarica e la bonifica del sito, a condizione che non vengano utilizzate sostanze inquinanti. Per far ciò è opinione condivisa di sottoscrivere un accordo comune, con unità di intenti, per predisporre tutte le azioni necessarie alla verifica di quanto è già stato fatto e per la vigilanza delle azioni che saranno intraprese. Indispensabile diviene il coinvolgimento della cittadinanza dei comuni coinvolti per territorio». Dall'incontro è emersa dunque, la necessità di coinvolgere le istituzioni e, nell'ordine la provincia di Taranto, il comune di Taranto, la regione Puglia, l’ager Puglia e I’arpa Puglia per apprendere e verificare lo stato dell’arte e pretendere il giusto coinvolgimento istituzionale per tutte le fasi, le opere e le iniziative che saranno adottate e intraprese per la discarica. «Si pretendono risposte chiare o meglio l’unica risposta che si pretende – tuonano tutti - è di avere la chiusura e la bonifica del sito, una volta per tutte».

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