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Lombardia, da zona rossa a arancione: cosa cambierà?

  • Michele Canziani
Regione Lombardia: passaggio da zona rossa a zona arancioneLa maggior parte dei giornali ha ipotizzato per domani 27 novembre il passaggio della Lombardia da Zona Rossa a Arancione. L'assessore al Welfare Gallera, al termine della conferenza stampa sul provvedimento per l'isolamento degli asintomatici nelle RSA, ha dichiarato ieri che "i numeri delle terapie intensive sono buoni e per questo siamo al lavoro per il cambio di colore della nostra regione. Potrebbe succedere già questo sabato, o al massimo lunedì".

La Lombardia

Come ribadito più volte in questi giorni dal governatore Fontana, Giulio Gallera ha anche detto che le riaperture dovranno comunque essere graduali e accompagnate da un grandissimo senso di responsabilità dei lombardi.
Sentendo le affermazioni del mondo scientifico e del ministro della Salute Speranza verrebbe da pensare che le attuali misure anti-covid saranno confermate fino ai primi di dicembre.
Quale che sia la data precisa del passaggio da una zona di rischio a un'altra, bisogna dire che le restrizioni volte a limitare i contatti tra le persone e quindi la diffusione del virus siano state adeguate e i primi risultati siano sotto agli occhi di tutti. Purtroppo il numero dei decessi sarà l'ultimo valore a diminuire.

Da zona Rossa a zona Arancione: cosa cambia?

E quando la Lombardia entrerà nella fascia considerata a rischio epidemico intermedio, cosa cambierà nella vita dei cittadini?
La zona Arancione prevede alcuni allentamenti delle norme come per esempio la libera mobilità dalle 5 alle 22 all'interno del proprio Comune, ossia senza dover usufruire della autodichiarazione. Ma resta il divieto di uscire dal proprio Comune se non per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità.
Rimane in vigore la chiusura di ristoranti, bar, gelaterie, pub, come anche il divieto di consumare cibo e bevande nella adiacenze dei locali. Permane inoltre la possibilità della consegna a domicilio e della ristorazione da asporto. 
Restano chiusi al pubblico i musei, le palestre, le piscine e i centri benessere. Sarà però possibile svolgere attività fisica individuale all'aperto, anche frequentando centri sportivi purché si svolga attività all'aperto e si evitino assembramenti. 
Apriranno tutti i negozi al dettaglio e i centri commerciali rimarranno chiusi solo nei giorni festivi e prefestivi. 
È previsto il rientro in classe degli studenti di 2° e 3° media.
 
 
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