Milano – Asili ghetto; avvocatessa pirata della strada
Boom di bimbi stranieri negli asili: “Mancano mediatori culturali”. L'educatrice: “Ci dobbiamo esprimere a gesti nella babele di lingue”
“Per farci capire siamo costretti a improvvisarci mimi, a esprimerci a gesti anche per le questioni più elementari”, queste le dichiarazioni rilasciate da un'educatrice che, nel corso della sua esperienza professionale, ha avuto modo di lavorare in diverse scuole per l'infanzia con alta densità di bimbi di origine straniera. Dunque, da qui le difficoltà che emergono e il problema relativo al fatto di non potersi relazionare con i genitori che, molto spesso, non parlano l'italiano.
“L’assenza di mediatori culturali è un problema da prendere in considerazione seriamente - spiega l’educatrice - È giusto raccogliere le firme, per chiedere al Comune di fare la sua parte. In alcuni casi gli stranieri si aiutano tra di loro - asserisce - e chi conosce bene l’italiano fa da interprete per gli altri. La situazione più difficile – racconta - mi è capitata con un bambino arrivato da poco dall’India assieme alla mamma, per un ricongiungimento familiare. Con la donna era impossibile comunicare, e il piccolo all’inizio si esprimeva solo a gesti”. Il rovescio della medaglia è “una grande fiducia in noi educatori, un rispetto che alle famiglie italiane è ormai sconosciuto”.
Milano – Avvocatessa investe due ragazzi, indagata per lesioni gravi e omissione di soccorso
Avvocatessa, del foro di Milano, investe due ragazzi in scooter. Lei, mentre è alla guida, parla al cellulare, poi rallenta, vede che i due sono caduti a terra, accelera e scompare.
La donna è ora indagata per lesioni gravi e fuga, ma dal casellario giudiziale risulta anche che l’avvocatessa 33enne, ha appena patteggiato una condanna per associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
Uno spiacevole episodio, quasi raccapricciante, il quale è stato descritto da una testimone che ha assistito al sinistro e che, successivamente, ha chiamato i soccorsi.
Solo uno dei due investiti, entrambi 30enni, ha riportato 8 fratture scomposte alla tibia.
La mattina seguente l’avvocatessa, forse per rimorso o per timore di essere stata “incastrata” dalle telecamenre, vuole denunciare l’accaduto.
Difatti, in tanti hanno visto i pezzi della sua auto rimasti a terra e, inoltre, come dianzi menzionato, c’erano le telecamere.
“Ieri sera ero sconvolta perché avevo litigato con il mio fidanzato – fa mettere a verbale – sì, mi sono accorta che i due ragazzi erano a terra, ma ero troppo turbata e arrabbiata, quindi non mi sono fermata. Poi ho visto che uno si stava rialzando, ero tranquilla - E ancora fa trascrivere nel verbale - Non ho chiamato nemmeno il 118 perché ho visto che due persone erano accorse dai ragazzi e altra gente si era fermata, quindi non importava che mi fermassi anche io, ho pensato che se avessero avuto bisogno di soccorsi qualcuno, quella notte, li avrebbe aiutati”.
Alla 33enne è stata subito ritirata la patente ed è stata indagata per lesioni gravi e omissione di soccorso. Inoltre, come se non bastasse, la bella avvocatessa deve decidere da che parte della legge stare, perché proprio a maggio ha già patteggiato una condanna a due anni per associazione a delinquere; infatti, è finita immischiata in un’altra brutta storia, quella volta per truffa.
Eleonora Boccuni