Porno, droga e violenza sono i tre nei della nostra società
Si, cari lettori, purtroppo è stato accertato che questi sono i tre nei della nostra società, che vive "sepolta" dalle menzogne e dalle esperienze negative che non vengono a galla per punire i veri colpevoli, ingigantendo così il problema. La violenza che viene vissuta spesso tra le mura domestiche ad opera di bruti che non sono degni di essere definiti "Uomini", rimane irrisolta e impunita, per paura di creare il tanto famigerato scandalo e, per non incrementare le polemiche e le critiche negative a danno delle vittime, si vive l'incresciosa situazione nel silenzio assoluto.
Tutto ciò è assurdo se consideriamo che le donne hanno lottato per interi anni, cercando di ottenere i diritti che prima erano vietati. L'emancipazione sociale del sesso debole ha raggiunto numerose tappe importanti e ha vinto serie battaglie di concetti e opinioni apparentemente discriminatori. Ma le cose non sembrano cambiate poi tanto, visto e considerato che ancora oggi nel 2014 si parla di violenza e si assiste al degrado sociale in materia di rispetto umanitario e di civiltà. Se consideriamo anche il porno e il modo in cui viene vissuto oggi dalle nuove generazioni, non possiamo non pensare che non si ha rispetto neanche per il proprio corpo e lo si tratta con estrema volgarità, oltre a considerarlo come oggetto di baratto per ottenere cose futili.
Siamo davvero scesi nella meschinità più assoluta e non riusciamo più a trovare l'appiglio giusto per risollevarci da questa morale velenosa che dilaga sempre di più. inoltre, a questi due fattori scabrosi si aggiunge una terza realtà "scomoda" e mortale, che è la droga. Si sperimentano sempre più sostanze nocive alla salute, illudendosi di superare i momenti bui della vita e di stordire il dolore morale delle esperienze negative, facendo uso di sostanze stupefacenti che accecano la mente, la razionalità e il senso del sano vivere.
Lo Stato non interviene in senso positivo e la scuola non fa nulla per riorganizzare la vita di quei giovani che sono in balia delle "tempeste" della vita. Tutto ruota attorno al dio denaro che coinvolge anche le menti più pure e semplici e le trascina nel pericoloso vortice della materialità. Cosa fare per curare questi nei della nostra società? La parola d'ordine è EDUCARE.
Educare a scuola, in famiglia, nelle comunità parrocchiali, nei gruppi giovanili, nella politica, nelle comitive, nei centri di formazione culturale, in televisione, nei mass-media, alla radio, nei bar, nei luoghi commerciali, nelle discoteche, nei saloni dei centri commerciali, nell'aula magna dell'università, negli ospedali, nei manifesti cartacei, nei social network, nei libri e in tutte le forme possibili sociali che aiutano a condividere un concetto sano e importante per salvare la propria vita e quella degli altri e renderla migliore.
Bisogna operare per sensibilizzare l'opinione pubblica ai problemi sociali più importanti e più gravi e all'educazione dei sani principi umanitari, che aiutano a porre le basi solide della prevenzione.
Ognuno, nel suo piccolo, può divulgare una filosofia positiva della vita e stimolare gli altri ad agire allo stesso modo, come se i trattasse di una rivoluzione morale, capace di coinvolgere tutta la società, avendo come fine utile, quello di salvare la vita umana e incrementare l'interesse per le cose buone, valide, costruttive e salutari.