Riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario: un'analisi approfondita
Negli ultimi anni, il dibattito sulla riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario ha acquisito crescente rilevanza sia a livello internazionale che in Italia. Questa proposta mira a migliorare la qualità della vita dei lavoratori senza compromettere la loro retribuzione.
Come sosteneva Bertrand Russell:
"Se il salario non dipendesse dal tempo lavorato, ma solo dalla produttività, avremmo più tempo per la cultura, il divertimento e la felicità."
In questo articolo, esamineremo le esperienze internazionali, con un focus particolare sulle iniziative più recenti in Europa e nel mondo, le proposte legislative e le sperimentazioni aziendali in Italia, comprese quelle nel settore bancario, e le principali argomentazioni a favore di questa misura.
Esperienze internazionali
Diversi paesi hanno sperimentato la riduzione dell'orario di lavoro mantenendo invariata la retribuzione, ottenendo risultati significativi.
Islanda
Tra il 2015 e il 2019, l'Islanda ha condotto una sperimentazione su larga scala, coinvolgendo oltre 2.500 lavoratori, riducendo la settimana lavorativa a 35-36 ore senza diminuire i salari. I risultati hanno evidenziato un aumento della produttività e un miglioramento del benessere dei dipendenti.
Spagna
Nel 2025, il governo spagnolo ha approvato una proposta per ridurre la settimana lavorativa da 40 a 37,5 ore, mantenendo invariata la retribuzione. Questa misura, frutto di un accordo con i sindacati, mira a migliorare la qualità della vita dei lavoratori e ad aumentare la produttività.
Il Ministero del Lavoro spagnolo stima che circa 12 milioni di lavoratori beneficeranno di questa riduzione dell'orario. La misura include anche il rafforzamento del diritto alla disconnessione digitale, garantendo che i dipendenti non siano obbligati a rispondere a comunicazioni al di fuori dell'orario lavorativo.
Francia
In Francia, l'orario di lavoro legale è fissato a 35 ore settimanali, una delle riduzioni più significative in Europa. Alcune aziende e settori stanno sperimentando ulteriori riduzioni dell'orario, come la settimana lavorativa di quattro giorni, per migliorare l'equilibrio tra vita professionale e privata.
Germania
Il sindacato IG Metall ha proposto di ridurre l'orario settimanale da 35 a 32 ore nel settore siderurgico, senza riduzione salariale. Questa proposta mira a promuovere la settimana lavorativa di quattro giorni anche in altri settori industriali, migliorando la qualità della vita dei lavoratori e la produttività.
Belgio
Dal 2022, il Belgio ha introdotto la possibilità per i lavoratori di concentrare l'orario settimanale in quattro giorni, senza ridurre il numero totale di ore lavorate. Questo approccio offre maggiore flessibilità, consentendo ai dipendenti di beneficiare di un giorno libero aggiuntivo.
Paesi Bassi
I Paesi Bassi vantano una delle settimane lavorative più corte d'Europa, con una media di 28 ore settimanali. Molte aziende offrono orari di lavoro flessibili e ridotti, garantendo un elevato livello di produttività e soddisfazione tra i dipendenti.
Regno Unito
Oltre 100 aziende britanniche hanno adottato la settimana lavorativa di quattro giorni dopo una sperimentazione di successo. Questa iniziativa ha portato a un aumento della produttività e a un miglioramento del benessere dei lavoratori, senza riduzioni salariali.
Giappone
Nel 2019, Microsoft Giappone ha sperimentato la settimana lavorativa di quattro giorni, riscontrando un aumento della produttività del 40%. Questo successo ha incoraggiato altre aziende giapponesi a considerare modelli di lavoro più flessibili per migliorare l'equilibrio tra vita lavorativa e privata.
Iniziative in Italia
Anche in Italia, il tema della riduzione dell'orario di lavoro è al centro del dibattito politico e sociale.
Proposte legislative
Nel 2024, la Commissione Lavoro della Camera ha adottato come testo base una proposta che mira a favorire la sottoscrizione di contratti collettivi per una progressiva riduzione dell'orario di lavoro fino a 32 ore settimanali, a parità di salario.
La proposta prevede incentivi per i datori di lavoro che adottano tali modelli organizzativi, come l'esonero contributivo fino al 30% per 36 mesi.
Dopo una fase sperimentale di 3 anni, il Governo potrebbe rendere obbligatoria la riduzione dell'orario con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
I sindacati italiani hanno storicamente sostenuto la riduzione dell'orario di lavoro come mezzo per migliorare le condizioni dei lavoratori e promuovere l'occupazione. Negli ultimi anni, questo tema è tornato al centro del dibattito sindacale, con diverse organizzazioni che hanno espresso posizioni favorevoli e avanzato proposte specifiche.
Sperimentazioni aziendali
Molte aziende italiane hanno autonomamente introdotto la settimana lavorativa corta, riscontrando benefici in termini di produttività e soddisfazione dei dipendenti.
Il settore bancario italiano in prima linea
Nel settore bancario, diverse realtà hanno deciso di implementare riduzioni dell’orario di lavoro.
Intesa Sanpaolo
- Riduzione dell'orario di 30 minuti settimanali, anticipando l'uscita del venerdì.
- Introduzione della "settimana corta", permettendo ai dipendenti di lavorare 9 ore al giorno per 4 giorni, mantenendo invariata la retribuzione.
UniCredit
- Anticipazione dell’uscita del venerdì di 30 minuti per i dipendenti full-time.
- Miglioramento del work-life balance con modelli di flessibilità.
Banca Valsabbina
- Anticipazione della chiusura del venerdì pomeriggio, per adattarsi alla riduzione dell'orario di lavoro.
Queste iniziative dimostrano come il settore bancario stia abbracciando il concetto di settimana lavorativa ridotta, valutando il suo impatto su produttività e benessere dei dipendenti.
Argomentazioni a favore della riduzione dell'orario di lavoro
Miglioramento del benessere dei lavoratori
✅ Più tempo per la famiglia e per sé stessi, riducendo stress e migliorando la salute mentale.
✅ Maggiore soddisfazione lavorativa, con impatti positivi sulla produttività.
Aumento della produttività
✅ Studi dimostrano che meno ore di lavoro non significano meno efficienza, anzi, favoriscono una maggiore concentrazione e migliori risultati.
Creazione di nuovi posti di lavoro
✅ Le aziende potrebbero essere incentivate ad assumere nuovi dipendenti per coprire le ore mancanti, contribuendo così a ridurre la disoccupazione.
Adattamento alle nuove tecnologie
✅ Con l’automazione e l’IA, molte mansioni diventano più efficienti.
✅ Distribuire equamente i benefici della digitalizzazione può prevenire la concentrazione della ricchezza.
La riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario è una realtà che si sta diffondendo a livello globale. Lavorare meno non significa necessariamente produrre di meno, ma anzi può migliorare la qualità della vita dei lavoratori e aumentare la produttività.
Come sosteneva Bertrand Russell, lavorare meno potrebbe liberare il tempo delle persone per attività più significative, contribuendo non solo a una società più produttiva, ma anche più felice e realizzata.