Ritorno al paganesimo?
Una domanda quella proposta nel titolo che non mi pare del tutto astrusa né fuori luogo. Infatti, si sentono sempre più spesso proposte e/o inviti ad assistere a riti ancestrali e comunque di stile marcatamente pagano. Il termine pagano deriva dal latino paganus, ossia abitante del villaggio. Studi recenti affermano che il pagus (villaggio) era una entità non solo sociale ma anche religiosa, quindi con proprie feste e riti sacri. Oggi con il termine paganesimo si vogliono indicare le religioni antiche e le loro cerimonie. Risultano coniati anche i termini “neopaganesimo”, “paganesimo moderno” e “paganesimo secolare”.
La spinta per scrivere l’articolo mi viene offerta dal triste episodio successo in Veneto, dove un giovane che partecipava a un rito sciamanico è stato ritrovato morto (si parla di un probabile delitto).
La figura dello sciamano si identifica nella convinzione che gli avvenimenti terreni, così come il destino, sono determinati da spiriti ultraterreni, e che solo lo sciamano è in grado di entrare in contatto con queste entità. Rappresenta dunque il trait d’union tra il nostro mondo terreno e quello degli spiriti. È interessante notare che una persona non diventa sciamano per sua iniziativa, ma unicamente perché è chiamato dagli stessi spiriti, a cui non può rifiutare di lasciarsi possedere. Gli scopi di uno sciamano sono prevalentemente divinatori e curativi e, per raggiungere lo scopo, fa uso di preghiere, canti, danze, invocazioni e suoni di tamburi e corni. Gli spiriti insegnerebbero al neofita le proprietà delle piante medicinali, come riconoscerle e l’abilità nel saperle usare; inoltre, il sapere le modalità d’uso di sostanze stupefacenti, come ad esempio funghi allucinogeni. Uno sciamano, grazie agli spiriti di cui è posseduto, viaggia fuori dal corpo e così può andare a caccia di anime, fungere da indovino e dettare profezie, agire sulle forze della natura affinché gli ubbidiscano (una pretesa un po’ troppo utopica).
La domanda che si affaccia alla mente di chi ha appreso dell’incidente successo in Veneto è senz’altro questa: come è possibile che nel 2024 vi siano ancora persone che si lasciano incantare tanto da aderire e partecipare a riti legati a un tempo remoto in cui l’umanità, scientificamente e teologicamente ancora ignorante, cercava risposte al senso dell’esistenza affidandosi più alla fantasia, all’immaginazione che non al buon senso e alla ragione? Loro si possono scusare, ma nel nostro tempo scusare diviene difficile. Il paganesimo può includere pratiche come lo sciamanesimo, la Wicca, il druidismo, il vudù e altre forme di spiritualità, dove la venerazione di antiche divinità e madre natura divengono connesse. Oggi pare stia prendendo sempre più piede celebrare il matrimonio celtico o druidico, che deriva da tradizioni e religioni antiche del III secolo a.C. e che si unisce a elementi di neopaganesimo. Ovviamente, una celebrazione che con il matrimonio cristiano non ha nulla a che vedere.
Esistono diverse correnti di paganesimo, ognuna con caratteristiche proprie. Eccone alcune: paganesimo tradizionale, pagani New Age, pagani Thelemici, paganesimo politico, Wicca, stregoneria tradizionale e neopagani. Ad esempio, il movimento New Age, sorto alla fine del XX secolo nel mondo occidentale, è un movimento a carattere spirituale che accorpa insegnamenti di religioni diverse per ottenere un benessere personale. In senso stretto, si riferisce a un movimento utopistico di tipo spirituale/religioso che attende la venuta di una nuova era chiamata Età dell’Acquario.
La maggior parte di questi movimenti, rispetto al cristianesimo, ha un atteggiamento di rifiuto totale, mettendolo sempre sotto accusa e ritenendolo il capro espiatorio di tutti i mali (chissà perché proprio e solo il cristianesimo, e sempre sottolineando qualche azione negativa, comunque commessa da uomini, e mai risaltando ciò che di buono il cristianesimo ha portato nell’umanità).
Riprendendo l’inizio dell’articolo, mi chiedo che senso dare alla tragica morte di quel giovane? Ritornare a culti ancestrali, abbandonandosi all’uso di sostanze allucinogene per creare immagini illusorie, a che vale? Ritenere di essere tanto potenti da comandare alla natura e dialogare con i morti non è forse vanagloria? Probabilmente per alcuni è auspicabile che si sveglino dal sonno della ragione.