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Russia-Ucraina: escalation continua

missili-russiLa Russia di Vladimir Putin, dopo aver riconosciuto le elezioni farsa indette dai terroristi filorussi, unico stato del mondo ad averle considerate valide e legittime come se fosse normale andare ai seggi sotto la minaccia di armi e blindati, invece di lavorare per riportare la pace nella martoriata regione ucraina, intensifica le ostilità e le minacce con Europa e USA installando  sei lanciatori missilistici tattici "Iskander" al confine di Luhansk, complessi missilistici in grado di montare testate nucleari tattiche.

Sulla vicenda delle elezioni nell'est ucraina che si sono concluse con la vittoria plebiscitaria del comandante militare separatista Aleksander Zakharchenko, intanto monta sul web la polemica sugli osservatori italiani invitati dalle stesse autorità del Donbass a constatare la regolarità delle elezioni. Tra gli osservatori invitati a Donetsk troviamo ben 4 italiani tutti della scuderia di Forza Italia: l’onorevole Lucio Malan, questore del Senato della Repubblica ed ex capo della propaganda di Forza Italia, l’ex europarlamentare forzista e sindaco di Rivarolo Canavese Fabrizio Bertot, Alessandro Musolino e Alessandro Bertoldi.

Onestamente non ho notato nulla di irregolare in queste elezioni – aveva detto Bertot – i seggi erano pieni di gente festante. Di fronte alle urne sono state allestite piccole orchestre di musica folcloristica e sono stati distribuiti ortaggi e generi alimentari. E’ chiaro, stiamo parlando di una situazione molto particolare, nel Donbass c’è la guerra civile. Detto ciò, tuttavia, non mi sento assolutamente di condannare la legittimità di questo voto”.

Il premier ucraino Petro Poroshenko aveva parlato di “ignobile farsa” e la stessa Miss PESC Federica Mogherini aveva dichiarato: “Le consultazioni del Donbass sono del tutto illegali, esse rappresentano un nuovo ostacolo sulla strada della pace”. Anche il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni aveva bocciato in pieno la farsa.voto-est-ucraina

A parlare più delle parole restano sempre le immagini: seggi pieni di miliziani armati che controllano voti e votanti, militari armati che sparano in direzione dei militari di Kiev in una tregua mai davvero rispettata.

E se per Bruxelles e tutte le capitali europee questo voto farsa è una palese violazione degli accordi di Minsk, la Russia per bocca dell'ambasciatore russo presso l'UE Vladimir Chizov, si dice delusa dal commissario Mogherini:  "Posso esprimere delusione davanti a questa interpretazione, in particolare, il tentativo di presentare le elezioni nel sud-est dell’Ucraina come qualcosa in contrasto con l’accordo di Minsk».

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