Sicurezza sul lavoro, Romani: “Il 1° maggio ci ricordi che tutelare i lavoratori è una priorità”
Prima dell’estate la relazione della Commissione d’inchiesta regionale lombarda in Aula
In occasione della Festa del 1° Maggio, il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani lancia un appello chiaro e deciso: la sicurezza sul lavoro deve diventare la priorità assoluta per le istituzioni e per tutto il sistema produttivo.
“Mai come quest’anno – dichiara Romani – la ricorrenza del 1 maggio deve sollecitare l’attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Nei primi due mesi del 2025, i dati Inail parlano chiaro: 92.711 infortuni denunciati in Italia (+7,2% rispetto al 2024), di cui 119 mortali (+19%). In Lombardia le vittime sono salite a 27, rispetto alle 19 dello stesso periodo dello scorso anno.”
Secondo Romani, quella della sicurezza è una battaglia culturale che coinvolge tutti i livelli istituzionali – regionali, nazionali ed europei – e che richiede un nuovo approccio normativo, capace di adattarsi a un mercato del lavoro sempre più tecnologico e complesso.
“Servono normative più innovative, ma anche un investimento forte in formazione e informazione, affinché la sicurezza diventi non solo un obbligo, ma un’opportunità. Imprese più sicure sono imprese più produttive, capaci di ridurre costi e tutelare il capitale umano.”
Romani annuncia che prima dell’estate sarà presentata in Aula la relazione conclusiva della Commissione regionale d’inchiesta “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, presieduta dal Consigliere regionale Samuele Astuti.
“Un lavoro durato quasi due anni, fatto di ascolto e dialogo con tutte le realtà impegnate nella tutela dei lavoratori. È il momento di un intervento sinergico: istituzioni, aziende e sindacati devono collaborare per un modello che unisca prevenzione, controllo, formazione e comunicazione.”
Infine, Romani rivolge un messaggio anche al mondo sindacale:
“Abbiamo bisogno di sindacati forti sul territorio, che difendano i diritti dei lavoratori con determinazione, ma che riconoscano anche il ruolo fondamentale delle imprese come motore di sviluppo e di benessere sociale.”