Taranto e l’operaio licenziato: i volti dell’altruismo
Sabrina Ferilli e Michele Riondino vicini all’operaio licenziato, offerti stipendio e assistenza legale.
Quello che sta accadendo a Taranto sta ottenendo un’eco non indifferente, non solo a livello territoriale bensì anche nazionale. Dopo la fiction “Svegliati Amore Mio” e il post che ha dato il via all’odissea dell’operaio licenziato da ArcelorMittal, alcuni volti noti del piccolo e grande schermo, si sono mobilitati sostenendo l’uomo in questione attraverso dei gesti di generosità e altruismo.
Si tratta di un episodio riprovevole, quasi inverosimile ma che, purtroppo, è accaduto realmente e ha reso protagonista l’operaio R.C. che, nello specifico, si sarebbe soffermato alla sola condivisione di un post sul famoso social network per poi invitare (i suoi contatti) a seguire la fiction dianzi menzionata.
A tal proposito, Sabrina Ferilli, la protagonista femminile di “Svegliati amore mio” (la fiction sceneggiata e diretta da Simona Izzo e Ricky Tognazzi nella quale si racconta la storia che si svolge intorno a un’acciaieria le cui polveri sottili provocano una leucemia alla figlia della protagonista), ha offerto il pagamento di uno stipendio e la sua disponibilità a sostenere le spese legali necessarie a ricorrere contro il licenziamento di R. C., l'operaio colpito da un richiamo disciplinare prima e dopo dal licenziamento.
Il ringraziamento del sindacato nei confronti di Sabrina Ferilli “Ringraziamo Sabrina Ferilli per la sensibilità e la solidarietà dimostrate in queste ultime ore - avrebbe asserito il coordinatore provinciale Francesco Rizzo del sindacato Usb - l’attrice ha telefonato a R. C. dopo aver appreso che il lavoratore dello stabilimento siderurgico di Taranto era stato licenziato. A Sabrina Ferilli va il ringraziamento, mio e di tutto il sindacato che rappresento, per aver offerto al lavoratore la propria immediata disponibilità a sostenere le spese legali, oltre al pagamento di uno stipendio”.
La generosità di Michele Riondino Ma Sabrina Ferilli non è stata l'unica promotrice di un gesto di solidarietà, in quanto, anche Michele Riondino, l’attore tarantino organizzatore dell’Uno Maggio nella città bimare, si è offerto di pagare le spese legali. “Anche lui si è offerto di sostenere le spese legali e di questo lo ringraziamo. Stiamo già procedendo, tramite il nostro avvocato, al ricorso contro il licenziamento” ha comunicato il sindacato Usb. Gesti notevoli che fanno riflettere sulla profonda umanità e benevolenza delle persone, perché, in fin dei conti, ogni persona ha il diritto di vivere la propria vita, di avere un lavoro, di potersi esprimere liberamente (ovviamente in maniera decorosa) e, soprattutto, di rivendicare la propria salute.
E, dunque, la possibilità che qualcuno riesca ad avvicinarsi alla realtà tarantina potrebbe, effettivamente, essere uno spiraglio di luce per tutti o? Che futuro attende i tarantini? “Difendere i diritti degli altri è il fine più alto e nobile di un essere umano” Khalil Gibran.