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Taser: La pistola che dà la scossa

taser pistola elettricaDa un po' di tempo a questa parte si sente parlare di una pistola elettrica, chiamata Taser, e della sua sperimentazione tra le nostre Forze dell'Ordine. Di che cosa si tratta esattamente? Proviamo a capirne di più.

Iniziamo a capire l'origine di questo nome Taser. Il nome non nasce da qualche parola strana, ma è preso da un libro per ragazzi del 1911 in cui il protagonista, che sta visitando l'Africa, inventa un fucile elettrico per potersi difendere da eventuali attacchi di tribù ostili. Il titolo del libro è "Tom Switt and his electric rifle", traduzione, " om Switt e il suo fucile elettrico".

La pistola "spara", anzichè proiettili, scariche elettriche che servono a immobilizzare i malintenzionati. In molti paesi del mondo quest'arma è già in dotazione e usata. L'arma deve essere usata solo da Agenti di polizia, Carabinieri solo dopo un preciso addestramento.

Come funziona? Premendo il grilletto della pistola vengono espulsi due dardi che, grazie a due piccolissimi cavi metallici, formano un circuito elettrico che, al momento dell'impatto con il corpo della vittima, si chiude generando una scarica elettrica che paralizza la persona immobilizzandola. Questo perché interagendo con il sistema nervoso di chi è colpito, va a provocare una temporanea paralisi muscolare, rendendo così la "vittima" inoffensiva. Nell'addestramento si consiglia di mirare verso gli arti o parte bassa del torace, evitando zone del corpo più sensibili, come ad esempio la testa. Inoltre prima di premere il grilletto è opportuno valutare dove avviene la caduta del colpito, perché sarebbe grave se ad esempio cadesse in acqua o precipitasse nel vuoto. I dardi sono piccole freccette metalliche molto sottili, che vengono sparate a una velocità di novanta metri al secondo, che tuttavia restano collegate alla cartuccia grazie a cavi rivestiti in materiale isolante. Questa freccette sono in grado di passare anche attraverso gli abiti.

Vediamo adesso di conoscere un po' meglio come è fatta quest'arma.

La pistola ha un grilletto e, premendolo, si innesca una scarica di cinque secondi, con circa venti impulsi elettrici al secondo. Per far terminare la scarica è necessario rilasciare il grilletto. La pistola è dotata di una sicura, facilmente manovrabile anche da chi è mancino. È inoltre dotata di una batteria estraibile, posta nel calcio dell'arma, che permette di raggiungere le cinquecento scariche. La durata della stessa è fornita da un display.

Due sono le cartucce e ciascuna può lanciare una coppia di dardi a una distanza tra i sette e gli undici metri. Il propellente impiegato è azoto gassoso compresso. Vi sono anche quattro elettrodi che possono entrare in gioco quando sono esaurite le cartucce consentendo di innescare una scarica elettrica, solo però in un corpo a corpo.

Vi è poi la presenza di due puntatori laser, i quali sono in grado di mostrare i punti di impatto dei due dardi. Led permettono anche il puntamento al buio.

Ogni pistola possiede etichette Afid, che permettono di identificare la pistola che ha sparato e per quante volte.

Questa è l'arma che probabilmente si troveranno ad usare le nostre forze di Polizia. È sicura? Quali controindicazioni potrebbe avere, ad esempio su portatori di pacemaker o altre invalidità? Si può usare su persone anziane o donne in stato di gravidanza?

Sono domande a cui va sicuramente data una risposta chiara, prima di trovarci a dover celebrare qualche grave infortunio.

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