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Terre rare in Italia: cosa sono, dove si trovano e perché sono strategiche

L’Italia e le sue “terre rare”

Da un po’ di tempo a questa parte si sente spesso parlare di terre rare, non ultima la questione relativa all’Ucraina, che vede coinvolti anche gli Stati Uniti d’America.
Ma cosa sono le terre rare? Dove si trovano? E in Italia ce ne sono?

Proviamo allora a entrare nel merito.terre rare italia mf ia

Per terre rare si intende un insieme di elementi chimici essenziali per la produzione di tecnologie avanzate: microchip, batterie, componenti industriali e molto altro.
È noto che la Cina controlla gran parte del mercato delle terre rare, e questo monopolio può generare dipendenza economica e strategica, fattore considerato problematico.
Le terre rare sono 17 elementi chimici, classificati come strategici, e la loro domanda sul mercato è destinata a crescere.

Il termine "terre rare" può trarre in inganno: non significa che siano particolarmente difficili da trovare, ma che sono rare in alte concentrazioni all’interno di un giacimento. Questo rende il processo estrattivo costoso e complesso.

I 17 elementi delle terre rare:

  • Ittrio

  • Scandio

  • Lantanio

  • Cerio

  • Praseodimio

  • Neodimio

  • Promezio

  • Samario

  • Europio

  • Gadolinio

  • Terbio

  • Disprosio

  • Olmio

  • Erbio

  • Tulio

  • Itterbio

  • Lutezio

Esistono giacimenti primari e secondari, e diverse tecniche di estrazione, che tuttavia comportano rischi ambientali non trascurabili.


Le regioni italiane e le terre rare

Terminate queste brevi informazioni, vediamo dove in Italia è possibile trovare giacimenti o riserve utili di minerali strategici.

  • Piemonte
    Nella zona di Punta Corna, nel torinese, si trovano depositi di cobalto, oggi non più sfruttati. Il cobalto è fondamentale per la produzione di batterie ricaricabili. Presente anche grafite, utile in ambito industriale (materiali refrattari, lubrificanti, matite).

  • Liguria
    All’interno del Parco Nazionale del Beigua (tra Genova e Savona) esiste un ampio giacimento di titanio. Tuttavia, essendo area protetta UNESCO, l’estrazione è bloccata da vincoli ambientali. La regione ospita anche manganese, essenziale per ferro e acciaio, e barite. Nel savonese, è presente grafite.

  • Lombardia
    A Gorno (provincia di Bergamo), si estraeva zinco fino agli anni ’80. Potrebbe tornare vantaggioso riavviarne l’estrazione. Presenti anche rame, barite, berillio e cobalto.

  • Lazio
    Riserve di litio sono presenti nei pressi del Lago di Bracciano, molto richiesto dall’industria tecnologica. Vi si trovano anche cobalto, barite e manganese.

  • Calabria
    Presenza di tungsteno (o volframio), utilizzato nelle lampadine a incandescenza e nelle valvole termoioniche. Nella Sila calabrese si riscontra grafite.

  • Campania
    Nei Campi Flegrei sono presenti riserve di litio.

  • Sardegna
    L’isola ospita tungsteno, bauxite (da cui si ricava l’alluminio), e fluorite. A Silius, nel Cagliaritano, si trova una miniera con 3 milioni di tonnellate di fluorite, minerale essenziale per le batterie al litio.

  • Sicilia
    Presenti antimonio e manganese.

  • Trentino-Alto Adige
    Sono stati individuati magnesio, manganite, cobalto, rame e barite.

  • Veneto
    Presenti miniere di magnesio e rame.


Considerazioni finali

Come si può constatare, anche l’Italia possiede risorse minerarie strategiche, sempre più richieste a livello globale. Tuttavia, la loro estrazione resta complessa, costosa e a forte impatto ambientale, tema oggi centrale.

Il problema della disponibilità di terre rare riguarda l’intera Europa, che rischia una dipendenza eccessiva da nazioni estere, in primis la Cina.
Una questione non facile, ma che va affrontata con lungimiranza, responsabilità e soluzioni sostenibili.

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