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Alice nella Città 2025: «Tutti Giù per Terra», il nuovo corto di Puccioni

La XXIII edizione di Alice nella Città – sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma (15–26 ottobre 2025) – si apre a una riflessione necessaria sulla violenza di genere con l’anteprima di "Tutti Giù per Terra", il nuovo cortometraggio di Marco Simon Puccioni. Il film, un intenso dramma psicologico di 19 minuti, sarà presentato il 18 ottobre alle ore 12:00.

Marco Simon Puccioni, regista noto per il suo cinema d'autore e impegnato su temi civili con opere come Riparo e Il filo invisibile, torna al formato breve per affrontare la persistenza del trauma e i limiti del sistema giudiziario.tutti giu per terra1

La Storia di Viola: dal bullismo alla violenza

Al centro della narrazione c'è Viola, interpretata da Cinzia Scaglione (anche co-sceneggiatrice), una donna segnata da un brutale episodio di bullismo infantile e da una violenza sessuale subita in età adulta. La sinossi rivela che il film si muove costantemente tra passato e presente: Viola bambina, umiliata e aggredita dai coetanei, si alterna a Viola adulta, mentre racconta la sua aggressione recente ad Alberto, un commissario di polizia che, pur desiderando aiutarla, si trova «impotente di fronte a un sistema bloccato».

Il cast vanta la presenza di un attore di primo piano come Tommaso Ragno, affiancato da Beatrice Stella, Andrea Bonella, Rocco Ruslan Turcan, Giuseppe F. Capitolino, Dalila Aprile, Marica Roberto e Maria R. Russo.

Note di regia: il trauma che distorce il tempo

Nelle sue note, Puccioni spiega la scelta stilistica che caratterizza l'opera: «Il film si muove tra realismo e sogno, tra presente e passato, perché così funziona il trauma: distorce il tempo, confonde la realtà, ti intrappola nella ripetizione».

Il regista sottolinea che "Tutti Giù per Terra" non parla solo del trauma, ma soprattutto della «complicità silenziosa di un sistema che troppo spesso non ascolta, non protegge, non comprende». La violenza di genere, secondo Puccioni, si incide nel corpo e nella memoria, diventando «una forza invisibile ma costante».

Nonostante la crudezza dei temi, l'opera si conclude con un messaggio di resistenza. «Anche nei luoghi più bui,» afferma Puccioni, «credo che il cinema possa creare uno spazio per qualcosa di tenero: non una redenzione, forse, ma una forma di resistenza. Non una chiusura, ma l’inizio fragile di una voce che reclama la propria storia».tutti giu per terra2

La squadra autoriale e produttiva

Prodotto da Giampietro Preziosa per Inthelfilm con il sostegno di Nuovo Imaie e del MiC, il corto vanta una squadra tecnica di alto livello: sceneggiatura di Cinzia Scaglione in collaborazione con Puccioni e Costanza Bongiorni, fotografia curata da Sara Purgatorio, scenografia di Emita Frigato e montaggio di Giuliana Sarli, con musiche originali firmate M2.

La casa di produzione Inthelfilm, attiva dal 1995 con particolare attenzione alle tematiche sociali e civili, conferma con questo progetto la sua linea editoriale volta a conciliare cinema di qualità e interesse per il vasto pubblico, affidandosi a registi che uniscono sguardo intimo e rigore stilistico. L'appuntamento per l'anteprima è fissato per il 18 ottobre, portando ad Alice nella Città un'opera che promette di suscitare un profondo dibattito.

🎬 Regia

Marco Simon Puccioni è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano.

Ha un'ampia esperienza professionale nel cinema e nella televisione, avendo realizzato diversi documentari, lungometraggi di finzione, cortometraggi e programmi TV.

Alcuni dei suoi lavori più noti includono film come:

  • Il filo invisibile (2022)
  • Come il vento (2013)
  • Riparo (2007)
  • Quello che cerchi (2001)

È anche noto per il suo impegno nell'innovazione audiovisiva e nel cinema che affronta tematiche sociali, sia nella fiction sia nel documentario.tutti giu per terra3

Secondo una sua presentazione, fa parte della comunità LGBTQ+ ed è padre di due adolescenti con suo marito. Alcuni suoi lavori, come i documentari Prima di tutto e Tuttinsieme, e il film Il filo invisibile, affrontano proprio il tema delle famiglie omogenitoriali.

Ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Gran Premio della Giuria al Festival du film italien d'Annecy 2007 per Riparo e il Premio Anna Magnani alla Regia 2022 per Il filo invisibile.

È stato inoltre presidente di associazioni come Cinema Senza Confini e Ring, ed è stato fondatore e parte del primo direttivo dei 100autori (Associazione dell'autorialità cinetelevisiva).

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