Festival dei Laghi Europei 2025 a Iseo: programma, storia e curiosità
Dal 29 maggio al 2 giugno a Iseo, sul lago omonimo in provincia di Brescia, torna il Festival dei Laghi Europei, la più importante manifestazione dedicata ai laghi di tutta Europa che, nata nel 2010, ha l’obiettivo di valorizzare le peculiarità ambientali, culturali e geografiche di questi luoghi, su cui si specchiano paesi ricchi di tradizioni.
IL PROGRAMMA
Durante la kermesse, grande attenzione verrà riservata ai prodotti tipici delle località lacustri, esposti nella grande mostra mercato BontàLago, tra degustazioni, show-cooking, conferenze, dialoghi con scrittori, spettacoli e due concerti della rassegna Onde Musicali sul lago d’Iseo.
L’iniziativa è anche una buona occasione per scoprire le bellezze storiche e paesaggistiche di Iseo e dei territori limitrofi ed è organizzata dall’Amministrazione Comunale di Iseo in collaborazione con Visit Lake Iseo.
LA STORIA DI ISEO
Tra i paesi del lago, Iseo è il centro storico che ha meglio conservato l’organizzazione urbana medievale, pervenuta quasi intatta fino all’ultimo scorcio dell’Ottocento.
In epoca altomedievale, Iseo crebbe in prosperità, configurandosi come il centro più importante dell’area sebina. La prima citazione del toponimo Hisegies compare in un diploma imperiale di Lotario I del 837, nel quale vengono confermate al monastero di Santa Giulia di Brescia le sue proprietà e le corti.
A partire dall’XI-XII secolo, Iseo fu centro economico e strategico di primaria importanza per il controllo degli scambi e dei transiti fra il Bresciano, la Valle Camonica e la sponda bergamasca.
Iseo fu circondato da diverse cerchie di mura: la più antica cingeva probabilmente solo la collina sulla quale sorgevano il castello e la chiesa di Santo Stefano; poi furono realizzati altri due ampliamenti, fino ad arrivare all’inizio del XIV secolo, quando fu costruita la cinta muraria più ampia.
Il castello, fulcro difensivo dell’abitato, è uno degli esempi meglio conservati di architettura militare basso-medievale della provincia.
Tra il XII e il XIV secolo, il paese fu coinvolto nelle guerre con il Comune di Brescia e nelle dispute fra impero e papato, vivendo momenti drammatici, tra cui l’assedio e il saccheggio del 28 luglio 1161 da parte dell’esercito di Federico Barbarossa.
Iseo conservò comunque un livello di ricchezza elevato, tale da consentire la realizzazione di edifici religiosi e la diffusione di un’edilizia civile in pietra, che ancora oggi si può riscontrare nelle contrade del Sombrico e del Campo.
Nel contempo emersero esponenti della nobiltà locale, tra i quali la famiglia più rappresentativa fu quella ghibellina dei Da Iseo/Oldofredi, che, alleata con la famiglia Federici della Valle Camonica, mantenne per vari secoli un controllo politico ed economico sia del paese che di larga parte del territorio.
Dal 1454, con la pace di Lodi, Venezia estese in modo stabile i suoi possedimenti ai territori bresciano e bergamasco, che avrebbe mantenuto per circa tre secoli e mezzo.
Gli anni tra il 1820 e il 1860 furono caratterizzati da una forte espansione economica: filande, concerie e opifici erano localizzati sulla sponda del lago per usufruire dell’acqua necessaria alle lavorazioni manifatturiere e per la facilità di trasporto delle merci attraverso chiatte.
Punto di partenza per la visita della cittadina è piazza Garibaldi, nella quale confluiscono spontaneamente tutte le direttrici d’ingresso all’abitato. Qui si trova il monumento, scolpito da Pietro Bordini e inaugurato nel 1883, dedicato a Giuseppe Garibaldi, nel quale il condottiero per la prima volta non è raffigurato a cavallo.
Dalla piazza ci si può muovere verso nord, attraverso l’interessante quartiere medievale del Sombrico, giungendo all’area sacra della pieve di Sant’Andrea; verso est si percorre via Mirolte con meta il castello; verso sud ci si inoltra nella contrada del Campo, un tempo sede di filande e opifici.