Halloween da paura al Monastero di Torba
“Halloween è Il giorno in cui ci si ricorda che viviamo in un piccolo angolo di luce circondati dell'oscurità di ciò che non conosciamo"
Stephen King
Pochi giorni e ci siamo. Arriva la festa dell’anno tanto attesa da bambini e ragazzi da sempre amanti di scheletri streghe e magie.
Halloween fa parte della nostra cultura?
Andando a ritroso nel tempo scopriamo che non è solo una festa " americana" di origine celtica.
In Italia questa festa ci appartiene da sempre : in passato In Umbria, ad esempio, fino al secondo dopoguerra i bambini si mettevano la farina in faccia per rappresentare i morti.
In Abruzzo un tempo si scavavano le zucche e si metteva all’interno una candela per utilizzarle come lanterne.
In Sardegna la mattina del 2 Novembre i ragazzini bussavano alla porta chiedendo offerte e ricevendo pane fatto in casa, fichi secchi, fave, mandorle, uva passa, melegrane e dolci fatti in casa. Anche in Liguria i bambini andavano per le case per ricevere dolci e ascoltare storie di paura raccontate dai nonni.
Quindi la vicinanza con la nostra festa dei morti (celebrata il 2 Novembre) non è del tutto casuale.
Halloween resta comunque per chi sceglie di crederci , la notte più magica e paurosa dell’anno.
Il nome Halloween deriva dal fatto che la festa si celebra la vigilia (“Eve”) di Ognissanti (“All Hallows”). Si usa mascherarsi da spiriti per ingannare le anime dei morti che si crede tornino sulla terra a trovarci .
E’ la notte delle streghe, dei gatti neri, dei pipistrelli, delle zucche, piena di mistero e fascino.
“Dolcetto o scherzetto? ”Esclamano i bambini, che i passanti cercano di addolcire con cesti di caramelle e cioccolate, per allontanare la cattiva sorte.
E quest’anno lo scherzetto ce lo fa anche il meteo: in Italia temperature infuocate, con l’arrivo dell’anticiclone Monster. Avremo un Halloween con condizioni tipiche di Giugno in tutta Italia.
Come possiamo passare questa magica notte? Una proposta arriva dal Monastero di Torba a Gornate Olona (VA), che aprirà i battenti da sabato 29, domenica 30 e lunedì 31 ottobre alle ore 17, 18.30 e alle 20 con visite guidate .
Un racconto affascinante, denso di miti, archeologia, storia, ma anche di folklore .
Per l’occasione, alle ore 19.45 si potrà gustare una cena a tema autunnale presso il ristorante interno “Antica Torre”, servita nel refettorio del Monastero.
Il Menù sarà così composto:
Antipasti: Mostarda di zucca con crema di caprino e formaggella vaccina, Fiore di pancetta ed aceto balsamico, Sfornato di zucca e funghi
Primo: Risotto alla zucca, amaretto e calamari al limone
Secondo: Arrosto di maiale con salsa di zucca, vincotto ed uvetta
Dolce: Torta morbida al cacao con crema pasticciera alla zucca
Sono compresi: coperto, acqua, 1/4 di vino e caffè.
Su richiesta anticipata è possibile avere anche un secondo piatto vegetariano.
Il costo della cena : € 35 a persona
Acquistando il biglietto di ingresso e visita guidata per le ore 18.30 la cena è automaticamente prenotata.
Se ti iscrivi al FAI in loco o rinnovi il giorno dell’evento entri gratuitamente e ti sarà rimborsato il biglietto.
Costi
Iscritti FAI: € 6, intero: € 14, residenti (Comuni di Gornate Olona e Castelseprio): € 6
Per gli adulti accompagnatori: iscritto FAI e Residente gratuito. Intero 8€
Per informazioni
0331 820301 faitorba@fondoambiente.it
Per info e prenotazioni: anticatorre.torba@gmail.com; tel. 348 8687196.
Inoltre, nei pomeriggi di domenica 30 e lunedì 31 ottobre, alle ore 14.30 e 16, i più piccoli potranno partecipare a un’avvincente visita-gioco.
Un pomeriggio speciale per aspettare la notte di Halloween insieme agli abitanti del Monastero e alle loro storie, esplorandone stili di vita, abitudini e credenze.
Una caccia al tesoro dove i piccoli visitatori andranno a caccia di storia seguendo guerrieri longobardi e fedeli destrieri, monache benedettine, e la badessa Aliberga Fino a scoprire i sepolcri spettrali della torre…
Questa attività è rivolta a bambini dai 6 ai 10 anni. Un ristorante interno accoglierà i bambini per la merenda.
Ingressi: Intero bambini € 10; Bambini iscritti FAI, Residenti nei Comuni di Gornate Olona e Castelseprio € 6; Adulti accompagnatori intero € 8; Adulti accompagnatori iscritti FAI o residenti nei Comuni di Gornate Olona e Castelseprio gratuito.
Scoprendo il Monastero
Il Monastero di Torba è un luogo che profuma di antico silenzio e di fiori, circondato da un bosco che sembra incantato. È circondato dal parco archeologico di Castelseprio, riscoperto solo negli anni ’50 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 26 giugno 2011.
Al suo interno, salendo nei piani superiori, è possibile ammirare la Torre di Torba, costruita dai romani e riadattata in seguito per le esigenze monastiche.
Al primo piano troviamo il sepolcreto delle badesse, con degli affreschi che riportano il nome di Aliberga.
Al secondo piano è ancora presente l’oratorio delle monache con quadri di scene religiose .
Filmati e audioguide ci raccontano la storia. La Chiesa di Santa Maria costruita tra il VIII e il XIII secolo è esterna al Monastero. All’interno di essa sono state rinvenute alcune tombe e una cripta.
Grazie ai restauri del FAI, il Monastero è splendido. I portici sono testimoni dell’ospitalità dell’ordine monastico per pellegrini e viaggiatori, che possono riposare al coperto e usufruire anche del forno a legna.
Leggende
La storia del Monastero è circondata da tante leggende .
Una di esse racconta che i volti mancanti delle tre monache, rappresentate in un dipinto posto al secondo piano della torre, non siano mai stati disegnati a causa della loro fuga dal monastero e che, oggi, ormai divenute spiriti, le badesse vaghino nelle vallate di Torba cercando di rientrare nel quadro per ritrovare la pace.
Un’altra leggenda ci parla della tempesta che, abbattendosi sul monastero, sradicò un grande albero dalle cui radici emerse la tomba del re longobardo Galdano da Torba.
Si racconta che un brigante iniziò un giorno a saccheggiare i paesi attorno al Monastero, trovando una giovane donna di nome Raffa che si bagnava nelle acque del fiume Olona la portò nel suo nascondiglio, lei allora lo accecò con del sale e prese a picchiarlo con un randello.
L’uomo resistette ai colpi e inseguì la fanciulla fino in cima alla torre: fu qui che lei lo avvinghiò e caddero insieme nel vuoto. Il brigante perse la vita, mentre Raffa si salvò miracolosamente. Per questo motivo decise di costruire presso la torre stessa una piccola cappella dedicata all’arcangelo Raffaele, ritenuto il proprio salvatore.
Queste e altre storie del mistero ci aspettano in questo magico luogo...Non resta che organizzare subito un viaggio e trascorrervi una degna notte di paura.
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