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Largo Carrobbio a Milano

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Largo Carrobbio è uno spazio pubblico situato nel cuore del centro storico di Milano. Si tratta di una piccola piazza con una fontana nel mezzo, una chiesa e una serie di edifici storici di grande bellezza. La piazza è uno dei luoghi più amati dai milanesi in quanto offre un'atmosfera di pace e tranquillità, lontana dal caos e dal trambusto della città.

Largo Carrobbio è situato tra Via Torino e Corso di Porta Ticinese, a pochi passi da Piazza del Duomo. È un luogo magico non solo per la sua bellezza, ma anche perché è pieno di storia. In questa piazza, infatti, sono stati firmati alcuni dei documenti più importanti della storia di Milano, tra cui l'atto di riconoscimento della Repubblica di Milano nel 1450.

Al centro della piazza c'è la famosa fontana di Carrobbio, una magnifica opera realizzata nel 1638 da Francesco Croce. La fontana ha una vasca centrale decorata con statue e figure che rappresentano varie divinità e figure mitologiche. La fontana è circondata da quattro postazioni. Una di queste è dedicata a San Carlo Borromeo, l'altro santo patrono di Milano.

Sulla piazza si affaccia anche la Chiesa di San Carlo al Corso, una delle più antiche chiese di Milano. La chiesa è stata fondata nel 1620 da San Carlo Borromeo, e al suo interno custodisce alcuni dipinti e statue di grande valore. La facciata della chiesa è stata progettata dall'architetto Carlo Buzzi nel 1799.

Largo Carrobbio è uno dei luoghi più amati dai milanesi e uno dei luoghi più ricchi di storia di Milano. La piazza è un luogo ideale per passeggiare, ammirare la fontana e scoprire la storia della città.

La misteriosa storia di Largo Carrobbio

Si narra ancora oggi che al “Carrobbio”, vecchia zona di Milano vicina a via Torino, nelle ore notturne, si possono udire i lamenti dei malati di lebbra che provengono da una delle due torri che nel ‘500 affiancavano Porta Ticinese, chiamata “Torre dei Malsani” poiché nelle vicinanze vi era il lebbrosario dove venivano internati gli appestati per evitare la diffusione del morbo.

Secondo una delle tesi più avvalorate il termine “Carrobbio” deriva da “Quadruvium”, dovuto alla confluenza di più vie nella Porta Ticinese. Al Carrobbio la storia scorre intensa e contraddittoria, rituale, misterica ed esoterica: fu luogo ove si svolgevano le “Ordalie”, sede della Santa Inquisizione, luogo dove si consumava il culto del dio Mitra, sede dove si ufficializzava la libertà degli schiavi; vi fecero sosta i tre Re Magi.

Dal lontano medioevo ci giungono notizie che per molto tempo il Carrobbio fu considerato il confine tra due mondi, quello disciplinato della città e quello dei demoni che contaminavano negativamente la vita dei cittadini.

Il Manzoni nei “Promessi Sposi” descrive il Carrobbio come “una delle parti più desolate di Milano”. La zona fu rifugio di truffatori, briganti, prostitute e quanti altri avessero motivo di nascondere le proprie malefatte; ma veniva anche scelto come luogo di incontri per cuori infranti. Ed è proprio in uno di questi casi che al Carrobbio si consuma la versione milanese di “Giulietta e Romeo”. Regilda e Roberto sono due giovani innamorati osteggiati dal padre di lei. Roberto abbandonerà Milano perché denunciato per stupro dal genitore di Regilda. In futuro il padre avrà di che pentirsi. Anche Regilda abbandonerà Milano alla ricerca di Roberto ma subirà stupri, violenze, sopprusi e solo dopo lungo tempo riuscirà a ricongiungersi con l’amato. Troppo tardi per godere del loro vero amore, causa la morte precoce di Regilda.

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