Avere stile in modo etico: 6 preziosi consigli della stilista Marina Spadafora
Tutti sappiamo, nostro malgrado, che dietro l’immagine glamour dei grandi nomi della moda si celano storie di sfruttamento della manodopera e di danni ambientali.
E‘ sempre stato cosi, fin dai tempi della rivoluzione industriale, quando nella produzione tessile lavoravano donne e bambini su turni lunghissimi e in condizioni di lavoro malsane; l'unica differenza è che oggi la manodopera viene svolta nel Paesi in via di sviluppo.
Il fenomeno del fast fashion ha peggiorato la situazione, aumentando gli sprechi: un sistema perverso che spinge a comprare continuamente abiti per pochi euro, ignorando le risorse usate per la loro produzione.
La moda etica propone, invece, un approccio sostenibile a tutto il processo produttivo (design, acquisto materie prime e produzione) che possa massimizzare il beneficio per le popolazioni coinvolte e, contemporaneamente, minimizzare l’impatto sull’ambiente.
Ora vi starete chiedendo, ma sarà possibile essere stilosi in modo sostenibile?
MilanoFree ha chiesto il parere alla stilista Marina Spadafora, che crede in una moda bella ed etica (guarda ad esempio la linea Auteurs du Monde).
Ecco i suoi consigli per avere uno stile unico fatto di piccole scelte responsabili:
1- Fate attenzione a dove sono stati prodotti gli abiti: se sceglierete articoli prodotti vicino a voi, invece che in paesi lontani, avrete ridotto l’impronta CO2 del vostro guardaroba. Ad esempio, a Milano oltre ai tradizionali mercatini di Natale (ad esempio il Darsena Christmas Village o il Wunder Mrkt, con date tutto l'anno), ci sono molte botteghe artigiane interessanti.
2- Buttatevi sull'usato! Potete cercare abiti di seconda mano in rete oppure nei tanti negozi ed eventi in città come East Market. Di sicuro ci vorrà un po’ di pazienza e tanto occhio ma quando avrete scovato il vostro tesoro, potrete sfoggiare qualcosa di davvero speciale!
3- Comprate equo e solidale: avrete dei capi artigianali (rarissimi ormai) e ogni volta che li indosserete potrete pensare alla comunità che avete supportato con il vostro acquisto (Fair&Ethical Fashion Show, Commercio Equo e Solidale)… non è romantico?
4- Cercate tessuti riciclati, ce ne sono di nuovissimi come Econyl e Orange Fiber, ma il più comune sono il poliestere e il caldo pile ottenuti dal recupero del PET (le onnipresenti bottiglie dell’acqua).
5- Attenzione ai coloranti tossici! Dal 2013 (direttiva REACH) i coloranti azoici (ovvero artificiali) sono banditi dall'Europa, ma quali produttori del Far East rispettano le norme Europee? I controlli sulle importazioni sono a campione ed è difficile tutelarsi in questo caso, ma cercate di capire se il venditore ispira fiducia. Questi coloranti, oltre a danneggiare l’ambiente, sono spesso causa di dermatiti.
6- Concedetevi il lusso di un capo realizzato su misura, potrete scegliere ogni dettaglio e vi calzerà di sicuro a pennello! Tra l’altro, avere una sarta di fiducia oppure imparare basi del cucito (ad esempio con un corso di refashion) vi permetterà di adattare, recuperare e riciclare vecchi vestiti, abiti a cui siete affettivamente legati o perché hanno una fantasia fuori dal comune.Con queste dritte, il vostro stile non solo sarà più etico, ma decisamente più interessante, originale, unico. Come diceva la grande Coco: “Per essere insostituibili bisogna essere unici”.