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Villa Faraggiana a Meina

villa faraggiana lagomaggiore 1Villa Faraggiana, uno degli edifici più della sponda piemontese del Lago Maggiore, si trova in una splendida posizione tra Arona e Meina, lungo la Statale del Sempione.

E’ un’elegante costruzione a pianta rettangolare a due piani, che si affaccia sul lago, riconoscibile dal suo stile essenziale, che rendono il complesso maestoso con il suo taglio squadrato netto. Uno dei tratti distintivi è la cancellata posta lungo il perimetro che corre sulla strada del Sempione, con il grande ingresso, caratterizzato da due colonne ai lati, sormontate da dei leoni in pietra accovacciati.

La villa venne fatta costruire nel 1852 dal senatore Raffaello Faraggiana, su progetto dell’ingegnere di Galliate, Antonio Busser. 

Il senatore era un vero e proprio mecenate, che raccolse in questa villa autentici tesori d’arte e di storia e trasmise la sua passione nell’ambito famigliare.

I Faraggiana erano una nobile famiglia originaria di Sarzana in Liguria, trasferitasi a Novara verso la seconda metà dell’Ottocento e gestiva in Piemonte diverse attività imprenditoriali e commerciali, oltre ad avere importanti relazioni a livello sociale e politico.

Il terreno dove sorge la villa apparteneva ad Amalia de Bayer, moglie di Alessandro Faraggiana, la quale, rimasta vedova del primo marito Carlo de Albertis, era tornata con un bambino piccolo

dalla famiglia che risiedeva a Pallanza, poco distante da Meina.

La sua facciata, molto ampia si armonizza con lo stile neoclassico dell’edificio è ricca di particolari, come il timpano, gli altorilievi raffiguranti la divinità allegorica romana della Fama, da cinque medaglioni raffiguranti i grandi della letteratura italiana, Dante, Boccaccio, Petrarca, Ariosto e Tasso, e da undici busti di altri illustri personaggi italiani.

Il complesso è immerso in un parco di circa settanta ettari, che agli inizi del Novecento era ricco di piante pregiate e ricoperto da splendide orchidee, e popolato di animali esotici vivi e impagliati.

Annesse si trovano le abitazioni per i custodi, un frutteto, limonaie e serre per la produzione di frutta e verdura anche d’inverno, e infine uno studio fotografico, passione del Marchese Faraggiana.

Una delle caratteristiche del complesso della Villa è lo chalet-museo in legno, voluto proprio dal senatore Raffaello Faraggiana, costruito alla fine dell’Ottocento, nell’ultimo decennio dell’ottocento, con i lavori sempre affidati all’architetto Busser, terminati nel 1904. La struttura particolarissima nella forma e nello stile vede anche una torre con orologio. Negli anni raccolse una sontuosa esposizione etnografica composta da utensili delle popolazioni africane, animali impagliati, trofei di caccia, cartoline.

Ancora notevole il salone di rappresentanza con il “Trionfo delle arti”, affresco attribuito a Mosè Turri, o la “stanza delle quattro stagioni”, così chiamata perché negli angoli del soffitto, entro finte cornici dorate, si riconoscono quattro ritratti di Caterina Ferrandi in altrettanti periodi della sua vita.

Altra sala degna di una visita è un locale pavimentato a parquet, la cui volta è dipinta con un blu intenso con decorazioni a losanghe in oro zecchino.

Tutte le informazioni e prenotazioni si possono avere contattando la Fondazione UniversiCà al numero 0321231655, visitando il sito museomeina.it o presso la pagina Facebook sul Museo Meina.

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