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Il Tau: origini e storia della croce francescana

tau san francesco originiCome mai un articolo che tratta di questa Croce francescana? Perché capita di vederla indossata non solo dai frati francescani, ma spesso anche appesa all'interno di automobili, e allora mi sono detto che era il caso di conoscere più a fondo la sua origine, e quindi...

Le origini del Tau

Le sue origini sono remote, infatti, trovano conferma nell'alfabeto ebraico dove l'ultima lettera era chiamata TAU – TAW o TAV, che poteva essere scritta nel seguente modo. Λ X + T. Del segno del Tau se ne parla anche nel libro del profeta Ezechiele (Ez.9,4), dove raccomanda a Israele di restare fedele a Dio, essendo simbolicamente segnato col sigillo del Tau sulla fronte.

Altre fonte è in Apocalisse (Apoc. 7,2-3) dove si accenna al Tau come segno di redenzione. Un altro richiamo lo troviamo in (Ef. 1,13) dove è richiamato come segno esteriore del sigillo dello Spirito Santo donatoci il giorno del Battesimo. Nella traduzione della Bibbia nella sua versione greca detta "dei settanta", il Tau divenne una T. I primi cristiani lo adottarono molto presto come rappresentazione della Croce di Cristo in riferimento all'Antico Testamento.

Durante il Medioevo la comunità religiosa di Sant'Antonio Eremita, che manteneva contatti con San Francesco, era impegnata nell'assistenza e cura dei lebbrosi, i quali usavano proprio una croce fatta a Tau quale amuleto per difendersi dalle piaghe della terribile malattia. Sappiamo che Francesco vedeva in ogni lebbroso Cristo stesso, quindi si può senz'altro ritenere che lo stesso, in seguito, abbia adottato il Tau quale distintivo, combinando l'antico significato di fedeltà alla Parola di Dio per tutta la vita con il comandamento di servire gli ultimi, identificati in quel tempo con i malati di lebbra.

Nel 1215 Papa Innocenzo III, che cinque anni prima aveva approvato la comunità voluta da Francesco, durante un suo sermone in occasione dell'apertura del Concilio Laterano IV, svoltosi nella città di Roma, fece riferimento proprio al testo del profeta Ezechiele citando in Tau. Il santo d'Assisi adottò il Tau come sigillo personale e con esso firmava ogni suo scritto. Alcuni restauratori, chiamati per sistemare la cappella di Santa Maddalena nell'Eremo di Fonte Colombo in quel di Rieti, hanno identificato una Tau dipinta di rosso nel vano di una finestra, attribuendola a San Francesco. Negli scritti che attengono al Santo è riportato che Francesco era solito far notare ai suoi frati che se si spalancavano le braccia, il loro abito religiosi aveva il medesimo aspetto di una croce a Tau.

Oggi, i seguaci di San Francesco, religiosi o laici, sono usi portare il Tau come segno, sigillo del proprio impegno a seguire gli insegnamenti del Santo; come ricordo della vittoria di Cristo sul principe di questo mondo. È segno del riconoscimento e dell'appartenenza alla grande Famiglia Francescana e alla sua spiritualità.

Il Tau non è un amuleto ne un porta-fortuna, ma un segno concreto di chiara devozione e appartenenza cristiana. È un impegno di vita alla sequela di Cristo, Via, Verità e Vita. Diviene perciò testimonianza di fedeltà. 

 

Ecco, adesso ogni volta che ci capita di vedere una croce a forma di Tau sappiamo darle il giusto significato.

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