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Io, Moby Dick di Corrado d'Elia diventa libro

  • Alessio Corini

corrado delia photo angelo redaelli

Io Moby Dick, uno dei testi chiave del percorso poetico-teatrale di Corrado d'Elia diventa libro. Il testo del monologo del celebre attore milanese che interpreta il capitano Achab, con una ben argomentata introduzione di Alessandro Rivali, un'interessante postfazione di Silvana Costa e con una riflessione preliminare dello stesso d'Elia nella quale troviamo contenuti alcuni degli elementi cardine che ne hanno stimolato la realizzazione, è disponibile in libreria nel formato curato dalle edizioni Ares.

Si tratta complessivamente di un lavoro molto interessante per comprendere le motivazioni di fondo che hanno spinto d'Elia a intraprendere il viaggio creativo che lo ha portato a costruire uno spettacolo che raccoglie un importante consenso di pubblico ogni qual volta viene rappresentato.

Se non erro, Io Moby Dick dovrebbe rappresentare l'esordio di Corrado d'Elia nel mondo della letteratura, dopo anni di militanza nelle vesti di autore/attore/registra teatrale che ce lo hanno fatto conoscere negli anni di quella che ormai possiamo senza ombra di dubbio definire una carriera lunga e di successo nel mondo del teatro milanese.

Chi conosce e ama gli spettacoli di Corrado non potrà non ritrovare in questo libro tutti gli ingredienti fondamentali della sua poetica in cui spicca la celebrazione di personaggi come Caligola, Cirano e appunto Achab votati alle sfide impossibili e all'orgogliosa lotta contro la mediocrità che rappresenta da sempre uno degli avversari più temibili di chi, come d'Elia, ha sempre cercato di porsi "in direzione ostinata e contraria" rispetto alle mode e alle convenienze.

Già, perché, come scrive lo stesso d'Elia: "solo ponendoci in disequilibrio possiamo crescere" in un tempo come il nostro che: "ha via via cancellato ogni grande domanda".

copertina moby dick corrado delia edizioni ares

 Io Moby Dick rappresenta, infatti, l'incarnazione in forma libresca di   un anelito mai sazio verso la verità che, come la balena bianca, si   sottrae alla presa quanto più ostinatamente la si cerchi, finendo     addirittura per travolgere e distruggere chi a tale ricerca si consacri.

 Si tratta indubbiamente di spunti di pensiero stimolanti in un'epoca   come la nostra post-pandemica in cui il teatro, luogo dove la verità   non solo la si racconta, ma la si vive, è stato dipinto a tratti come il   luogo del contagio e del terrore e non in senso artaudiano.   Un'epoca in cui la necessità di andare oltre col pensiero e con la   fantasia per ambire all'assoluto senza nome che nel capolavoro   di Melville prende la forma del Leviatano, si rende più forte che   mai,  più forte di prima.

 Ecco allora che tra le pagine di Io Moby Dick il lettore potrà   assaporare il profumo della scena alimentando la voglia di vedere   lo  spettacolo o di rivederlo se si era già degli aficionados dei lavori   di d'Elia. Per :"imbarcarci dunque sul fragile Pequod con un pugno   di uomini che possiamo ben riconoscere come i nostri sensi, le   nostre sensibilità. Perché Moby Dick è: "una favola e una storia   deliziosa" dietro cui "c'è ben altro".

Io. Moby Dick

Edizioni Ares

Prezzo 14 euro.

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