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L'Otello sbarca a Milano

  • Ilaria Senati

otelloOtello. Si può uccidere per troppo amore?
Investe Milano il celebre dramma shakespeariano attuale, rude, disincantato. Dal 3 al 15 novembre in scena a Teatro Litta.

Solo l’oscurità ad avvolgere i personaggi.  Nessuna impegnativa scenografia a detrarne la forza espressiva. Solo un pozzo in cui immergersi a piene mani. Acqua che non lava, che non purifica lo spirito. Acqua che ribolle dei più bassi istinti, agitata come l’animo dei protagonisti.

Composto tra il 1602 e il 1604 da William Shakespeare e rappresentato, con buon margine di probabilità, per la prima volta nel 1604 dalla Compagnia del re, King’s men (come documentato in un’annotazione dei Revels’  Accounts), l’Otello torna a rivivere oggi sul palco del Teatro Litta per mano del genio creativo di Corrado D’Elia, direttore e leader della Compagnia Teatro Libero, nonché regista e interprete del famoso dramma.

Discendenza impegnativa da gestire, data la fama dell’originale e la lunga schiera di fedelissimi del drammaturgo di Stratford. Eppure, l’operazione sembra riuscita perfettamente.
A calcare il palco, infatti, non troviamo una bieca rivisitazione dell’Otello.  Anzi, se vi aspettate il classico dei classici, lasciate perdere.

Al Litta irrompe in scena lo Iago. Nuovo, moderno, perverso. Un dramma di un’umanità importante e coraggiosa.
Sul palco un Corrado d’Elia in gran forma pronto a incalzare una pregevole interpretazione dell’Otello sulla via della follia, dell’odio, della paura. La più grande paura dell’uomo, quella di una fiducia mal riposta, di un amore tradito.
Bella Desdemona, nelle vesti della timida e rassegnata consorte, si rivela, come da disegno, un personaggio di gran forza nel dramma delle certezze disilluse.
Nel complesso, un lavoro di livello, con esibizione di pregio per tutta la compagnia.otello 3

Come dicevo se siete alla ricerca di un piatto classico da lettura della domenica, lasciate perdere, ma, se anche voi come me, credete nella voce del teatro, nell’onestà del mezzo rappresentativo, nella forza di un’umanità che non sussurra, ma vive ieri, oggi e domani, se credete in tutto questo non posso che consigliarvi un biglietto in sala. Teatro Litta, dal 3 al 15 novembre.  Otello.

L’amore non uccide. Il dubbio, sì.

 

Aggiunta replica straordinaria sabato 14 novembre ore 18:00

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