Gli Stemmi Papali: sette simboli tra fede, storia e curiosità
Sono portato a pensare che tutti sappiano che ogni Papa, dopo la nomina, presenta un proprio stemma, in cui esprime la propria visione di fede. In fondo, lo stemma rappresenta – e ha rappresentato nella storia – una sorta di “biglietto da visita spirituale”.
Con quest’articolo voglio presentarne sette, partendo dal pontefice che sedeva sul soglio pontificio nell’anno della mia nascita. Di ogni stemma descriverò la blasonatura e aggiungerò qualche nota curiosa.
Stemma di Papa Pio XII
Pio XII, al secolo Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli, nato a Roma, è stato il 260° papa della Chiesa cattolica.
Blasonatura: d’azzurro, alla colomba con la testa rivolta d’argento, imbeccante un ramoscello d’ulivo di verde e posata su un monte di tre cime d’argento, movente da una burella di verde posta su un mare ondato naturale.
Curiosità: l’arma è “alludente” all’assonanza tra “Pacelli” e pax coeli, simboleggiata dalla colomba con l’ulivo. Il termine burella può indicare un panno scuro o un luogo sotterraneo stretto e buio.
Stemma di Papa Giovanni XXIII
Giovanni XXIII, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli, era di umili origini e terziario francescano. È stato canonizzato nell’aprile del 2014.
Blasonatura: di rosso, alla fascia d’argento, alla torre al naturale chiusa e finestrata di nero, attraversante sul tutto e accostata in capo da due gigli d’argento. Il capo patriarcale di Venezia è d’argento, con leone alato passante, guardante e nimbato, che tiene con la branca anteriore destra un libro aperto con la scritta PAX TIBI EVANGELISTA MEUS, il tutto d’oro.
Curiosità: la scritta latina significa “mio evangelista di pace” e richiama san Marco, simbolo di Venezia. Nimbato indica “cinto di nimbo”, ovvero con aureola.
Stemma di Papa Paolo VI
Paolo VI, al secolo Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini, era originario di Concesio (BS) e nel 1954 fu nominato arcivescovo di Milano.
Blasonatura: di rosso, al monte di sei cime uscente dalla punta, sormontato da tre gigli disposti uno e due, il tutto d’argento.
Curiosità: lo stemma appartiene alla famiglia Montini. Il suo pontificato è ricordato anche per l’enciclica Humanae Vitae (“Vita umana”).
Stemma di Papa Giovanni Paolo I
Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani, originario del Bellunese, fu eletto papa il 26 agosto 1978. Scrisse il saggio Catechetica in briciole nel 1949.
Blasonatura: d’azzurro, al monte di sei cime d’argento uscente dalla punta, sormontato da tre stelle d’oro, disposte una e due. Capo patriarcale di Venezia come nei precedenti.
Curiosità: il Leone di San Marco è ancora presente. Il motto latino PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS si traduce con “Pace a te, Marco, mio evangelista”.
Stemma di Papa Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II, Karol Jòzef Wojtyla, polacco, fu eletto il 16 ottobre 1978. Il suo soprannome da giovane era “Lolek”.
Blasonatura: d’azzurro, alla croce patente d’oro, con legno verticale spostato verso il fianco destro, accompagnata nel cantone sinistro inferiore dalla lettera M, anch’essa d’oro.
Curiosità: la “M” nello stemma rappresenta la forte devozione mariana del Papa, legata anche all’attentato del 13 maggio 1981.
Stemma di Papa Benedetto XVI
Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, teologo tedesco, fu papa dal 2005 al 2013, anno in cui abdicò.
Blasonatura: di rosso, cappato d’oro, con una conchiglia d’oro. Cappa destra con testa di moro naturale, coronata e collarinata di rosso; cappa sinistra con orso naturale, lampassato, caricato di fardello rosso cinghiato di nero.
Curiosità: la conchiglia simboleggia i pellegrini e richiama una leggenda su sant’Agostino. L’orso rappresenta Frisinga, come anche la testa di moro. Lampassato si riferisce alla lingua degli animali araldici colorata diversamente.
Stemma di Papa Francesco
Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio, è argentino con radici italiane. È stato eletto nel marzo 2013.
Blasonatura: d’azzurro, con disco raggiante d’oro caricato dalle lettere IHS in rosso, con croce sopra la H e tre chiodi neri in punta. Nel cantone destro una stella a otto raggi d’oro (Vergine Maria), nel sinistro un fiore di nardo d’oro in sbarra (San Giuseppe).
Curiosità: il motto Miserando atque eligendo è tratto da un’omelia di Beda il Venerabile e può essere tradotto come: “guardò con misericordia e scelse”.
Termino questa panoramica con l’augurio che questo viaggio nella storia araldica del papato possa aver suscitato curiosità. Un tema forse insolito, ma denso di significato.
Potrebbe interessarti anche:
Le chiese giubilari della Diocesi di Milano per l'anno Santo 2025
Il Giubileo, insieme nel nome della Chiesa
Calendario Giubileo 2025: tutti gli eventi e celebrazioni dell’anno Santo