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I Mulini ad acqua in Milano e provincia

mulino acquaI mulini, costruzioni una volta molto presenti poi, con l'industrializzazione, destinati ad "andare in pensione" e ridursi spesso a ruderi, anche se oggi si tende a un recupero di questi manufatti. 

Il nome mulino o molino, che nel latino classico si disse moletrina o mulitrina,  voce composta da mòla e tritare, da cui anche "trititicum" cioè grano. Per cui mulino è la macchina per girare le macine destinata a ridurre i grani in farina e, per estensione, l'edificio che la contiene.

Il mulino esercita un fascino particolare, probabilmente perché nasconde in sé un significato mistico, infatti, simboleggia il movimento, la vita che procede. La ruota, o le pale se mulino a vento, si muovono sfruttando elementi naturali vitali e, muovendosi, rappresentano lo scorrere del tampo. Diviene anche simbolo di morte e rinascita, poiché il chicco di grano muore per rinascere farina e divenire pane. Dopo questa breve precisazione vi porto a conoscere alcuni vecchi mulini presenti nella nostra provincia milanese.

Il fiume di Milano, l'Olona, ha visto, lungo le sue rive, il sorgere di parecchi mulini, soprattutto nel XVII secolo, con la presenza di un centinaio di queste costruzioni. Dopo la seconda guerra mondiale se ne potevano contare solo una decina. Il possedere e gestire un mulino era anche motivo di potere, tanto è vero che sia i Visconti sia gli Sforza fecero costruire alcune fortificazioni sui mulini lungo il fiume Olona. Questi si trovavano soprattutto tra Legnano e Pogliano, infatti, a Legnano a valle del castello Visconteo si trova il mulino Cornaggia.

La presenza di mulini lungo il corso dell'Olona è documentata sin dal 1043, tra le località di Legnano e Castegnate, mentre un altro documento datato 1238 e 1261  certificano la presenza di altri mulini. Un acquarello del pittore Giuseppe Pirovano del 1849 ci mostra la presenza di un mulino Arcivescovile sempre a Legnano. Lo sfruttamento intensivo delle acque dell'Olona portò all'emanazione degli "Statuti delle strade e delle acque del contado di Milano". Una "grida" fu successivamente emanata e obbligava gli utilizzatori delle acque a comprovare, tramite documentazione scritta, i dettagli dei vari impieghi. Il non rispetto prevedeva multe piuttosto salate. Sotto la sorveglianza del commissario del fiume si costituì a Milano un consorzio tra gli utilizzatori.

Tra la sorgente della Rasa di Varese sino alla città di Milano, si contarono, siamo nel 1606, ben 106 mulini di cui 105 utilizzati per la macinatura del grano, mentre uno di proprietà dei Reverendi Frati di San Vittore Olona e ubicato a Milano, azionava un maglio per la produzione di armi e corazze. Un altro mulino è il mulino Montoli a San Vittore Olona.

Un censimento effettuato verso la fine del 1700 riportava già una diminuzione della presenza di mulini, dove alcuni movevano anche filatoi, torchi da olio e magli. Questi mulini, in buona parte in mano a famiglie nobili, vedeva anche la presenza dell'Ospitale Maggiore di Milano e la mensa Arcivescovile della Diocesi Milanese. Nel XIX secolo molti industriali corsero per accaparrarsi gli antichi mulini, alcuni cedettero l'attività, altri rifiutarono l'offerta. Un esempio industriale lo abbiamo con il Cotonificio Cantoni, che adeguò il mulino alle proprie esigenze produttive. Col XXI secolo, purtroppo i mulini rimasero ben pochi, e alcuni divenirne preda del tempo.

Per chi avesse voglia di concedersi una esplorazione dei mulini ancora esistenti, ecco un brve elenco.

  • a Varese i mulini Grassi, con la presenza di meridiane storiche e un pregevole affresco.
  • a Gurone, nel comune di Malnate, il mulino Sonzini, anteriore al 1772.
  • a Vedano Olona, il mulino delle Fontanelle.
  • a Castelseprio, il mulino Zacchetto.
  • a Castiglione Olona il mulino Celeste.
  • a San Vittore Olona il mulino Meraviglia, il mulino Cozzi e il mulino Melzi-Salazar.
  • a Nerviano il mulino Star Qua.

 

Per chi poi è appassionato di sport, in primavera a San Vittore Olona si svolge la gara, a competizione internazionale, di cross campestre, la "Cinque Mulini". 

Visitare e far conoscere un mulino, soprattutto ai bambini, è un'esperienza interessante e coinvolgente, oltre, magari, a poter acquistare dell'ottima farina.

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