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La fase 2 dei trasporti: i racconti dei viaggiatori in Lombardia

mantieni distanza trenord specchiaStamattina iniziava la Fase 2, con la ripresa delle attività lavorative di tanti viaggiatori. Le sensazioni raccolte nei giorni precedenti davano l’impressione che molti avrebbero continuato a lavorare in smart working.

Altri viaggiatori invece, avrebbero utilizzato il mezzo privato e solo alcuni avrebbero ripreso i mezzi pubblici.

Di fatti al mattino i pochi commenti raccolti sulle pagine social, hanno confermato le aspettative della vigilia:

pochi viaggiatori sui mezzi pubblici.

Abbiamo raccolto alcune testimonianze, che riportiamo. 

Elvezia Gamba per il comitato di Romanoelvezia 

Questa mattina ero per la verità molto preoccupata perché non avevo idea di cosa avrei potuto trovare.

Quindi onde evitare problemi - anche data la pochissima frequenza di treni sia verso Milano che verso - romano sono partita con largo anticipo.

Il l treno il 2054 che solitamente a Romano è già molto pieno era vuoto: credo che in tutto il treno saremmo stati forse una trentina per esagerare.

Il treno era sporco oltre che vuoto, pieno di pollini che svolazzano e per una asmatica allergica non è il massimo. A bordi né gel o altro a disposizione dei viaggiatori.

Più volte il capotreno ha diffuso le norme su come sedersi e come comportarsi a bordo.

Arrivati in orario a Central, siamo scesi e per uscire dalla stazione, una sola uscita obbligata con solo la misurazione della temperatura.

Ad oggi il vero problema è sicuramente la mancanza dei treni al pomeriggio con buchi temporali inaccettabili. Dalle 13 alle 1730 assenza di treni; infatti questa mattina una signora ci raccontava, che lei esce dal lavoro alle 14 e per arrivare a Romano, il primo treno disponibile è il 2077 delle ore 17.25.

Greta Grassini pendolare del Malpensa Express

Oggi ho preso il solito treno (ore 6.52 da Busto Arsizio Nord) che uso da quando è iniziata l'emergenza covid-19 perché i diretti mpx-Cadorna non li hanno rimessi. Nessuna segnaletica sul treno e poca gente, giusto qualche faccia nuova rispetto alle scorse settimane.

Anche sulla metro Verde ho trovato poca gente ma forse il mio orario di viaggio (7.30) è poco indicativo. Sicuramente ATM si è molto impegnata nella parte relativa alla comunicazione ai passeggeri per il discorso distanziamento e a Garibaldi hanno previsto due diversi percorsi per chi entra e chi esce dal metrò.

Vedremo questa sera alle 17 come andrà il rientro. 

Amelia Accardo pendolare di Certosa di Pavia

amelia pendolare

Ed eccomi pronta ad affrontare la fase 2 di questa situazione, mi alzo e non mi ricordo neanche i gesti che facevo ogni giorno fino al 6 marzo, ultimo della mia vita “normale”, mi faccio il caffè per poi bere il cappuccino al bar come da abitudine o rischio di non trovare nulla di aperto?

Intanto penso al pranzo, come al solito lo yogurt, ok preparo lo zaino, asciugamano, guanti, mascherine, mi vesto mi trucco, ed ecco la mascherina che mi soffoco.

Mi metto in auto, qualche macchina in giro c’è, arrivo al parcheggio davanti alla materna di Guinzano, vuoto, ma proprio vuoto sembra ad agosto con le scuole chiuse…. ok, strada per arrivare in stazione qualche macchina, nessun umano a piedi.

Arrivo in stazione, 10 – 15 pendolari in tutto, volti e mani coperte, sguardi vuoti e niente chiacchiericcio, niente assembramenti, niente compagnia di amici pendolari della mattina, tutti sparsi e tutti come assorti, paure e difficoltà, sembra un corridoio del San Matteo, tutti con quella “attesa” di che? Forse di come andrà il viaggio, il lavoro, etc.

 

Arriva il treno in orario, salgo in testa, tutto ben segnalato, siamo io e una signora che voleva fare il biglietto, valica la piccola saletta pre -macchinista chiusa al pubblico e si informa, esce dopo un po’, il controllore la informa: “signora no biglietti in treno, va via e io rimango sola”.

Intanto sulla mia chat dei pendolari pubblico, a seguito anche di richieste foto della situazione sui treni; successivamente gli amici mi chiedono come va’, e che nel bene o male si sentono tranquillizzati da quello che gli mando.

Sicuramente pensano a un futuro rientro dei loro cari che usano o useranno i mezzi pubblici nelle prossime settimane.

 Le fermate si susseguono con poca gente che sale - Rogoredo deserta - quindi arrivo a Garibaldi con una signora di fronte a me, e scesa alla mia fermata quello scenario mi ha fatto piegare:

 ore 8.24 niente…. nessuno…vuoto…. silenzio…. ok mi aspettavo poca gente, ma non questo….

 Ho lasciato una Milano che sonnecchiava e ne ho trovata una in coma.

“volevo piangere - va bene trovare Zeccone, Guinzano e Certosa di Pavia decimate dalla presenza umana- ma vedere Garibaldi passante senza nessuna persona su entrambe le banchine e scale mobili è stato un pugno in pieno stomaco.

Arrivo la mio solito bar con una speranza, lo vedo aperto, vedo i volti familiari, mi spiegano di ordinare fuori che mi portano loro quello che voglio, e sulla panchinetta mono posto mi godo il cappuccino con schiuma fatta da un professionista e le mie gallette di riso , tavolino con igenizzante, persone distanti, sorrisi timidi, persone come me entusiaste per un cappuccino, vedo poi il cartello, a pranzo ordina e porta via, bene dai, prospettiva interessante.

Mi avvio verso l’ufficio ed ecco la mia migliore amica nonché’ collega che mi aspetta, due mesi senza vederla, tante telefonate e video chat non valgono il rivederla anche a un metro di distanza, la vedo, mi commuovo, non riesco a parlare

 

“Ciao tutto bene? Ma si, via 4 piani a piedi (fa bene fare le scale ed evitare ascensore) e si entra in office, e fase 2 sia”.

 

Fronte Regione, l’Assessore ai trasporti ha commentato:

Da prima analisi dei dati di questa mattina possiamo dire che per il sistema regionale del trasporto ferroviario non si sono verificati particolari disagi. La media dei viaggiatori è del 25% rispetto alla media di un giorno feriale in tempo di normalità. La situazione dunque è complessivamente positiva ma teniamo alta l'attenzione proseguendo con l'azione di monitoraggio». 

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